Gianni Forte
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Attualità

Gianni Forte, nuovo direttore artistico inter/nazionale di Teatri di Bari

Prestigioso incarico per l'autore, drammaturgo, traduttore e attore di origini andriesi

Teatri di Bari guarda al futuro: nelle prossime ore verrà presentata la nuova istanza per il triennio 2025-2027 da candidare al Ministero della cultura. Un progetto che, con il prezioso sostegno degli Enti locali (Regione Puglia e Comuni), vuole allargare lo sguardo verso l'estero, con la nomina a direttore artistico inter/nazionale di Gianni Forte, di origini andriesi, in condirezione con Teresa Ludovico, Nicola Lagioia per il progetto letterario e Lello Tedeschi per il progetto di teatro e carcere, all'interno dell'Istituto Penale per Minorenni di Bari.

Teatri di Bari è l'unico "Teatro della città di rilevante interesse culturale" in Puglia (in precedenza denominato dal Mic "Teatro di rilevante interesse culturale"), riconosciuto tra le più importanti realtà culturali nazionali. Negli anni ha saputo offrire una programmazione culturale di elevato prestigio nei propri spazi - il Teatro Kismet a Bari, il Teatro Radar a Monopoli e La Cittadella degli artisti a Molfetta - accogliendo compagnie riconosciute in Italia e all'estero, con artisti come Emma Dante, Claudio Tolcachir, Concita de Gregorio, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Mariangela Gualtieri, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Michele Placido, Enzo Decaro, Carlo Buccirosso, Lello Arena, Giorgio Colangeli, Biagio Izzo, Lunetta Savino, Carlotta Natoli, Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande dei Motus, Danio Manfredini, Sabina Guzzanti, Giorgio Tirabassi, Silvia Calderoni, Valter Malosti, Ermanna Montanari e Marco Martinelli del Teatro delle Albe, Roberto Latini, Carlo Formigoni, Chiara Guidi di Societas Raffaello Sanzio. La conferma è data anche dai numeri: sono stati oltre 105mila gli spettatori che hanno seguito gli spettacoli nei tre teatri pugliesi nel triennio 2022-2024, con un gradimento in continua crescita, passato dai 20mila del 2022 (dopo la pandemia) agli oltre 50mila dell'ultima annualità.

Una realtà che costituisce anche un volano occupazionale per il territorio: nella scorsa triennalità Teatri di Bari ha impiegato 525 figure professionali per un totale di oltre 30mila giornate lavorative, impegnate negli spettacoli programmati in Puglia e nelle tournée in tutta Italia. Un lavoro votato alla multidisciplinarietà e alla contaminazione, che abbraccia diversi linguaggi artistici, attento alla formazione del pubblico, attraverso un'offerta di laboratori e incontri che creano una connessione tra artisti e spettatori. Un teatro di comunità che vive anche al di fuori delle strutture coinvolte, animando strade, piazze e periferie.

A guidare il pubblico nell'esplorazione della contemporaneità è il pensiero di intellettuali del nostro tempo, tra cui Ritanna Armeni, Mario Desiati, Antonella Lattanzi, Fabio Stassi, Vittorio Lingiardi, Francesca Mannocchi, Marco Damilano, Chiara Tagliaferri, Tomaso Montanari, Chiara Valerio, Loredana Lipperini, Rosella Postorino, Goffredo Fofi, Domenico Starnone e Donatella Di Pietrantonio, ospiti della rassegna che il presidente onorario di Teatri di Bari, Nicola Lagioia, organizza annualmente al Teatro Kismet.

A creare un luogo di cultura e spettacolo, aperto periodicamente alla comunità cittadina, è Sala Prove, progetto curato da oltre 25 anni all'interno dell'IPM 'N. Fornelli' di Bari da Lello Tedeschi, un centro stabile di formazione e produzione teatrale che vede protagonisti i giovani detenuti.

Di fianco alla programmazione teatrale prosegue nella nuova triennalità l'intenso lavoro di produzione. Nell'ultimo triennio sono 15 i nuovi spettacoli presentati, oltre al repertorio, a Bari e in tournée in 760 teatri italiani. Un'azione che ha puntato alla valorizzazione di giovani talenti attoriali e di giovanissimi danzatori del territorio e non solo, come Giuseppe Scoditti, che al Teatro Kismet ha debuttato con i suoi primi due spettacoli, Caterina Filograno, in scena nella prossima triennalità con un nuovo spettacolo coprodotto da Teatri di Bari, Sofija Zobina e la Compagnia di danza Eleina D.

Nel 2025 verranno presentate sei coproduzioni, tra nuove e consolidate collaborazioni con teatri nazionali, centri di produzione, festival e compagnie tra le più importanti a livello nazionale: Carrozzeria Orfeo, Teatro di Sardegna, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Sipario Toscana, Fondazione Teatro di Napoli, Fondazione Teatro Piemonte Europa, Elsinor Centro di produzione di Milano, Gli Scarti Centro di Produzione di La Spezia, Accademia Perduta, Campania Teatro Festival, Centro di produzione Solares di Parma, Teatro Stabile d'Abruzzo, Tradizione e Turismo, Viola Centro di Produzione di Roma, Teatro Nazionale di Torino. Spettacoli che esplorano i temi dell'elaborazione del lutto come perdita personale e lutto sociale, Misurare il salto delle rane; la corruzione, nella riscrittura della celebre opera di Molière Tartufo con la regia di Michele Sinisi; la violenza dell'universo in cui si svolge il romanzo di Nicola Lagioia La città dei vivi, che segue al successo de La Ferocia (Miglior spettacolo ai Premi Ubu 2024). A queste si aggiungerà lo spettacolo Flusso, con Lino Guanciale e Gianmarco Saurino, che dopo un primo studio messo in scena al Romaeuropa festival verrà replicato nei festival estivi - sempre in forma di studio - per poi debuttare nel 2026.

Il progetto culturale di Teatri di Bari sostiene gli artisti del territorio partendo dalla Puglia. Tante le collaborazioni e le progettualità del 2025 che accolgono le istanze culturali degli artisti pugliesi, valorizzando giovani talenti. Tra questi il nuovo lavoro tutto al femminile di Caterina Filograno, un'indagine sull'influenza della famiglia matriarcale sulle scelte individuali (Anche in casa si possono provare emozioni forti). Un progetto (Romeo e Giulietta) che unisce danza contemporanea e teatro, con la regia di Michelangelo Campanale e le coreografie di Vito Cassano. Un racconto di meraviglia per le nuove generazioni (Fare un fuoco) di Francesco Niccolini e Luigi D'Elia.
Con il proposito di puntare a sviluppare una rete di collaborazione con le realtà culturali d'eccellenza oltre confine viene nominato Gianni Forte. Autore, drammaturgo, traduttore e attore, perfeziona la proposta di Teatri di Bari con la sua pluriennale esperienza nel campo delle arti performative. Negli anni è stato co-fondatore e direttore artistico dell'ensemble ricci/forte performing arts, membro del consiglio di amministrazione del GIFT International Festival di Tbilisi e co-direttore artistico del settore teatro della Biennale di Venezia.

"Assumere oggi la co-direzione artistica dei Teatri di Bari – spiega - accanto a Teresa Ludovico, tornando a casa, in Puglia, è per me una sfida entusiasmante, un'occasione per tessere un nuovo racconto, consolidando quanto di straordinario è stato fatto finora, aprendo ulteriori strade di crescita". E traccia la sua visione artistica per il Teatro della città di rilevante interesse culturale: "Teatri di Bari inteso come un laboratorio vibrante, dove artisti italiani e internazionali possano incontrarsi, contaminarsi, sperimentare. Un teatro che si faccia portavoce di tematiche identitarie attuali, che affronti questioni urgenti come diversità, appartenenza, trasformazioni sociali e ambientali, e che coinvolga direttamente le comunità attraverso progetti, anche site-specific e partecipativi, capaci di rendere il pubblico non solo spettatore, ma parte attiva di un'esperienza condivisa".
  • Gianni Forte
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