Politica
Gestione dei rifiuti: il Consiglio Provinciale contrario all'accorpamento dell'ATO BT
Ieri approvato all'unanimità un ordine del giorno. Quest'oggi la discussione in Regione
BAT - martedì 8 ottobre 2013
9.40
Ieri l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio Provinciale della BAT di un ordine del giorno nel quale si pone un preciso diniego all'accorpamento dell'ATO BT (ente gestore dei rifiuti solidi urbani) con quello di Bari. Oggi la Regione Puglia discute in Consiglio Regionale proprio del Piano Regionale Gestione Rifiuti che potrebbe essere approvato definitivamente dopo l'adozione da parte della Giunta. In particolare dagli attuali sei Ambiti Territoriali Ottimali (praticamente uno per provincia), si passerebbe a cinque con l'accorpamento di quello della BAT con quello di Bari.
Il Consiglio Provinciale, invece, propone il mantenimento immutato dell'attuale ripartizione degli attuali sei ambiti territoriali (consentendo la realizzazione degli impianti già previsti, con i dovuti adeguamenti a completamento della dotazione impiantistica) e l'esclusione di impianti programmati caratterizzati da significative criticità localizzative come nel caso di "Grottelline" a Spinazzola: «Questo accorpamento - ha spiegato il Presidente della Provincia Francesco Ventola nell'illustrare l'ordine del giorno in aula -, oltre ad arrecare danni ed aggravi di natura ambientale, produrrebbe una brusca interruzione ad un percorso amministrativo, gestionale e culturale che negli ultimi anni è stato faticosamente avviato nel nostro territorio con grande impegno delle varie comunità coinvolte e con l'impiego di risorse anche economiche molto rilevanti. Tale percorso, ora in fase avanzata di attuazione, si è rivelato virtuoso ed ha prodotto effetti e benefìci oggettivamente riscontrabili, tutti nel solco delle direttive comunitarie, nazionali e regionali. Questo orientamento ha portato i nostri comuni ad adeguare diligentemente il loro percorso amministrativo per livelli di servizio omogenei e di raccolta differenziata corrispondenti ai parametri legislativi. I risultati di Raccolta Differenziata raggiunti nei comuni che hanno introdotto il sistema di porta a porta sono superiori ai limiti di legge del 65%, mentre anche altri comuni del Bacino Bt stanno lavorando per raggiungere levati livelli di Raccolta Differenziata».
Nel Piano Regionale Gestione Rifiuti Urbani, inoltre, si afferma che "esistono situazioni di squilibrio a livello provinciale", legati nella Bat alla mancanza di impianti pubblici utili alla raffinazione del CSS primario ed all'urgenza di realizzare impianti di trattamento meccanico-biologico e nella Provincia di Bari alle capacità insufficienti degli impianti di discarica esistenti e dell'impianto di raffinazione CSS di Conversano. Secondo il Presidente Ventola «l'unico effetto collegato all'accorpamento dell'Ato Bat con l'Ato Bari, previsto nel Piano Regionale Gestione Rifiuti Urbani, sarebbe quello di garantire ad un altro territorio diverso dal nostro di supplire alle proprie insufficienze in termini di volumi di discarica. La storia recente testimonia come il nostro territorio abbia sempre risposto con generosità alle esigenze di altri territori, come confermato dalle reiterate ordinanze regionali a carico della discarica di Trani. Per questo, conservare l'attuale ripartizione degli attuali sei Ambiti Territoriali sarebbe la soluzione migliore».
Il Consiglio Provinciale, invece, propone il mantenimento immutato dell'attuale ripartizione degli attuali sei ambiti territoriali (consentendo la realizzazione degli impianti già previsti, con i dovuti adeguamenti a completamento della dotazione impiantistica) e l'esclusione di impianti programmati caratterizzati da significative criticità localizzative come nel caso di "Grottelline" a Spinazzola: «Questo accorpamento - ha spiegato il Presidente della Provincia Francesco Ventola nell'illustrare l'ordine del giorno in aula -, oltre ad arrecare danni ed aggravi di natura ambientale, produrrebbe una brusca interruzione ad un percorso amministrativo, gestionale e culturale che negli ultimi anni è stato faticosamente avviato nel nostro territorio con grande impegno delle varie comunità coinvolte e con l'impiego di risorse anche economiche molto rilevanti. Tale percorso, ora in fase avanzata di attuazione, si è rivelato virtuoso ed ha prodotto effetti e benefìci oggettivamente riscontrabili, tutti nel solco delle direttive comunitarie, nazionali e regionali. Questo orientamento ha portato i nostri comuni ad adeguare diligentemente il loro percorso amministrativo per livelli di servizio omogenei e di raccolta differenziata corrispondenti ai parametri legislativi. I risultati di Raccolta Differenziata raggiunti nei comuni che hanno introdotto il sistema di porta a porta sono superiori ai limiti di legge del 65%, mentre anche altri comuni del Bacino Bt stanno lavorando per raggiungere levati livelli di Raccolta Differenziata».
Nel Piano Regionale Gestione Rifiuti Urbani, inoltre, si afferma che "esistono situazioni di squilibrio a livello provinciale", legati nella Bat alla mancanza di impianti pubblici utili alla raffinazione del CSS primario ed all'urgenza di realizzare impianti di trattamento meccanico-biologico e nella Provincia di Bari alle capacità insufficienti degli impianti di discarica esistenti e dell'impianto di raffinazione CSS di Conversano. Secondo il Presidente Ventola «l'unico effetto collegato all'accorpamento dell'Ato Bat con l'Ato Bari, previsto nel Piano Regionale Gestione Rifiuti Urbani, sarebbe quello di garantire ad un altro territorio diverso dal nostro di supplire alle proprie insufficienze in termini di volumi di discarica. La storia recente testimonia come il nostro territorio abbia sempre risposto con generosità alle esigenze di altri territori, come confermato dalle reiterate ordinanze regionali a carico della discarica di Trani. Per questo, conservare l'attuale ripartizione degli attuali sei Ambiti Territoriali sarebbe la soluzione migliore».