Religioni
"Generare e lasciar partire": si conclude il percorso di catechesi con l’arte
Martedì 14 maggio il terzo e ultimo laboratorio promosso dall’ufficio catechistico diocesano
Andria - sabato 11 maggio 2019
06.30
Si terrà martedì 14 maggio alle ore 19.00 presso l'Opera Diocesana "Giovanni Paolo II" (via Bottego 36 – Andria), il terzo ed ultimo laboratorio di un percorso di catechesi con l'arte, promosso dall'Ufficio Catechistico Diocesano ed avente come tema: "Generare e lasciar partire".
La finalità dei tre laboratori è quella di legare la liturgia alla catechesi utilizzando, come veicolo di formazione, la presentazione in particolare di alcune opere d'arte presenti in diocesi. Da qui la collocazione dei tre incontri in preparazione dei tempi forti dell'Avvento, della Pasqua e quest'ultimo della Solennità della Pentecoste. Al fine di favorire, inoltre, la modalità laboratoriale, è stata data la possibilità di partecipare ai tre incontri, ad un solo rappresentante per ogni comunità parrocchiale, fornendo però il materiale per poter replicare nei gruppi di catechesi della parrocchia, quanto sperimentato nei laboratori.
Da secoli la Chiesa ha sempre cercato di valorizzare l'arte quale linguaggio particolarmente adatto alla celebrazione della fede e alla comunicazione del Vangelo. "Annunciare Cristo – scrive Papa Francesco nell'Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium – significa mostrare che credere in Lui e seguirlo non è solamente una cosa vera e giusta, ma anche bella, capace di colmare la vita di uno splendore e di una gioia profonda, anche in mezzo alle prove. In questa prospettiva – continua il Santo Padre – tutte le espressioni di autentica bellezza possono essere riconosciute come un sentiero che aiuta ad incontrarsi con il Signore Gesù".
La bellezza e quella artistica in particolare, costituisce pertanto una preziosa alleata in ordine alla proposta di una fede bella. Nella nostra Italia, e nella nostra diocesi, così come evidenziato anche dalla recente inaugurazione del Museo Diocesano, viviamo in mezzo ad una foresta di bellezze, un'eredità impressionante di opere d'arte, per lo più legate al Cristianesimo, che costituiscono tra le espressioni più significative della fede a livello storico e culturale.
L'intero percorso di catechesi con l'arte è altresì a sostegno dell'annuale programma pastorale del Vescovo Mons. Luigi Mansi che ha invitato la comunità diocesana a concentrare in questo anno l'impegno pastorale, in particolare sugli ambiti della famiglia e dei giovani. Da qui la scelta di soffermarsi sul significato del generare e del partire. L'esperienza del generare riguarda il tempo della vita, nel quale si diventa papà e mamma e tutto il tempo successivo dell'educazione dei figli. Si è genitori (si mette al mondo qualcuno) e si diventa padri e madri (li si educa alla vita). Generare comporta però anche il lasciar partire e tutto questo può divenire soglia possibile di fede, perché un bambino può "risvegliare" un adulto a una vita che va oltre e favorire esperienze umane vissute in profondità.
Nel primo laboratorio, attraverso la presentazione di diverse opere d'arte, ci si è così soffermati sulla figura della Vergine Maria, che ha generato Gesù e lo ha colmato di tenero affetto. Nel secondo laboratorio ci si è invece soffermati sulla scena biblica, espressa dalla tela ottocentesca presente presso la chiesa Cattedrale di Andria, di Abramo nell'atto di sacrificare il figlio Isacco. Dal sacrificio incompiuto di Isacco si è poi passati a riflettere sul sacrificio compiuto di Cristo sottoponendo ai catechisti altre importanti "bellezze" presenti in diocesi. Il terzo laboratorio avrà come tema: "Dal generare alla fede all'errare" e saranno presentate opere che interpretano, evocano e annunciano detta esperienza.
La finalità dei tre laboratori è quella di legare la liturgia alla catechesi utilizzando, come veicolo di formazione, la presentazione in particolare di alcune opere d'arte presenti in diocesi. Da qui la collocazione dei tre incontri in preparazione dei tempi forti dell'Avvento, della Pasqua e quest'ultimo della Solennità della Pentecoste. Al fine di favorire, inoltre, la modalità laboratoriale, è stata data la possibilità di partecipare ai tre incontri, ad un solo rappresentante per ogni comunità parrocchiale, fornendo però il materiale per poter replicare nei gruppi di catechesi della parrocchia, quanto sperimentato nei laboratori.
Da secoli la Chiesa ha sempre cercato di valorizzare l'arte quale linguaggio particolarmente adatto alla celebrazione della fede e alla comunicazione del Vangelo. "Annunciare Cristo – scrive Papa Francesco nell'Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium – significa mostrare che credere in Lui e seguirlo non è solamente una cosa vera e giusta, ma anche bella, capace di colmare la vita di uno splendore e di una gioia profonda, anche in mezzo alle prove. In questa prospettiva – continua il Santo Padre – tutte le espressioni di autentica bellezza possono essere riconosciute come un sentiero che aiuta ad incontrarsi con il Signore Gesù".
La bellezza e quella artistica in particolare, costituisce pertanto una preziosa alleata in ordine alla proposta di una fede bella. Nella nostra Italia, e nella nostra diocesi, così come evidenziato anche dalla recente inaugurazione del Museo Diocesano, viviamo in mezzo ad una foresta di bellezze, un'eredità impressionante di opere d'arte, per lo più legate al Cristianesimo, che costituiscono tra le espressioni più significative della fede a livello storico e culturale.
L'intero percorso di catechesi con l'arte è altresì a sostegno dell'annuale programma pastorale del Vescovo Mons. Luigi Mansi che ha invitato la comunità diocesana a concentrare in questo anno l'impegno pastorale, in particolare sugli ambiti della famiglia e dei giovani. Da qui la scelta di soffermarsi sul significato del generare e del partire. L'esperienza del generare riguarda il tempo della vita, nel quale si diventa papà e mamma e tutto il tempo successivo dell'educazione dei figli. Si è genitori (si mette al mondo qualcuno) e si diventa padri e madri (li si educa alla vita). Generare comporta però anche il lasciar partire e tutto questo può divenire soglia possibile di fede, perché un bambino può "risvegliare" un adulto a una vita che va oltre e favorire esperienze umane vissute in profondità.
Nel primo laboratorio, attraverso la presentazione di diverse opere d'arte, ci si è così soffermati sulla figura della Vergine Maria, che ha generato Gesù e lo ha colmato di tenero affetto. Nel secondo laboratorio ci si è invece soffermati sulla scena biblica, espressa dalla tela ottocentesca presente presso la chiesa Cattedrale di Andria, di Abramo nell'atto di sacrificare il figlio Isacco. Dal sacrificio incompiuto di Isacco si è poi passati a riflettere sul sacrificio compiuto di Cristo sottoponendo ai catechisti altre importanti "bellezze" presenti in diocesi. Il terzo laboratorio avrà come tema: "Dal generare alla fede all'errare" e saranno presentate opere che interpretano, evocano e annunciano detta esperienza.