Enti locali
Garanzia Giovani, Pistillo: «Cronaca di un fallimento annunciato»
La nota del coordinatore UGL Giovani Bat
Andria - martedì 5 aprile 2016
8.54
A quasi due anni dal via, il programma di occupazione europeo Garanzia Giovani, nato per essere di ausilio agli under 30 per trovare un lavoro, si rivela un vero e proprio flop. È quanto si deduce da un report dell'Istituto per lo Sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (Isfol), ente pubblico di ricerca che dipende dal ministero del Lavoro: quasi un milione di giovani si sono iscritti al programma, ma solo 32 mila (il 3,7%) hanno trovato un lavoro vero.
A parlarne è il coordinatore UGL Giovani BAT, Salvatore Pistillo: «Garanzia Giovani avrebbe dovuto garantire una risposta in quattro mesi. Impegno in gran parte non rispettato. Al netto delle cancellazioni il totale di iscritti al 31 marzo è di 872 mila. Sono dei numeri record nell'ambito delle politiche del lavoro, segno evidente che i giovani ci sperano ancora. Ahimè, la maggior parte dei tirocini, per cui sono previsti rimborsi da 400 euro mensili, non vengono erogati. L'INPS si occupa dell'emissione degli assegni che in tanti, però, non ricevono, neanche a pochi giorni dal termine di tirocini e contratti a tempo determinato. Senza contare che alcuni tirocinanti finiscono, dopo poche settimane, a svolgere le mansioni di un normale dipendente, ma senza stipendio e senza diritti. Un vero e proprio fattore di disorganizzazione è la mancanza di un coordinamento a livello centrale del progetto, in grado anche di effettuare un follow-up dopo l'esperienza lavorativa dei ragazzi, e soprattutto assicurandosi che sul portale ministeriale finiscano offerte veramente idonee per i ragazzi, fattore quest'ultimo che, come si può vedere andando a spulciare tra le offerte di Garanzia Giovani, succede molto poco».
L'UGL Giovani ha stilato una serie di proposte presentate al Ministro Poletti nel corso di una convention nazionale. Afferma Pistillo: «Per esempio occorrerebbe rendere più incisivo il lavoro degli Youth Corner, al fine di garantire agli iscritti un servizio personalizzato e continuativo. Bisognerebbe inoltre rendere modificabili i parametri e i punteggi di profilazione dell'occupabilità, utilizzando metodi di rilevazione misti che prevedano la possibilità per gli operatori di modificare quelli assegnati automaticamente dai sistemi informatici. Bisognerebbe coinvolgere e valorizzare maggiormente il terzo settore e i progetti legati al servizio civile, affidando la progettazione a centri di ricerca con competenze specifiche nei diversi settori. Infine è necessario intervenire sul portale nazionale Garanzia Giovani rendendolo uno strumento di intermediazione idoneo agli obiettivi del piano, migliorando il sistema d'iscrizione, onde evitare future cancellazioni per via di requisiti non rispettati. Ci auguriamo che la Regione Puglia con il suo Governatore Emiliano, si mobiliti in questa direzione, al fine di limitare il più possibile il numero dei neet. L'UGL Giovani si propone, come sempre, di essere di ausilio nei confronti degli addetti ai lavori della Regione Puglia, perché sulla formazione giovanile non si può più perdere tempo».
A parlarne è il coordinatore UGL Giovani BAT, Salvatore Pistillo: «Garanzia Giovani avrebbe dovuto garantire una risposta in quattro mesi. Impegno in gran parte non rispettato. Al netto delle cancellazioni il totale di iscritti al 31 marzo è di 872 mila. Sono dei numeri record nell'ambito delle politiche del lavoro, segno evidente che i giovani ci sperano ancora. Ahimè, la maggior parte dei tirocini, per cui sono previsti rimborsi da 400 euro mensili, non vengono erogati. L'INPS si occupa dell'emissione degli assegni che in tanti, però, non ricevono, neanche a pochi giorni dal termine di tirocini e contratti a tempo determinato. Senza contare che alcuni tirocinanti finiscono, dopo poche settimane, a svolgere le mansioni di un normale dipendente, ma senza stipendio e senza diritti. Un vero e proprio fattore di disorganizzazione è la mancanza di un coordinamento a livello centrale del progetto, in grado anche di effettuare un follow-up dopo l'esperienza lavorativa dei ragazzi, e soprattutto assicurandosi che sul portale ministeriale finiscano offerte veramente idonee per i ragazzi, fattore quest'ultimo che, come si può vedere andando a spulciare tra le offerte di Garanzia Giovani, succede molto poco».
L'UGL Giovani ha stilato una serie di proposte presentate al Ministro Poletti nel corso di una convention nazionale. Afferma Pistillo: «Per esempio occorrerebbe rendere più incisivo il lavoro degli Youth Corner, al fine di garantire agli iscritti un servizio personalizzato e continuativo. Bisognerebbe inoltre rendere modificabili i parametri e i punteggi di profilazione dell'occupabilità, utilizzando metodi di rilevazione misti che prevedano la possibilità per gli operatori di modificare quelli assegnati automaticamente dai sistemi informatici. Bisognerebbe coinvolgere e valorizzare maggiormente il terzo settore e i progetti legati al servizio civile, affidando la progettazione a centri di ricerca con competenze specifiche nei diversi settori. Infine è necessario intervenire sul portale nazionale Garanzia Giovani rendendolo uno strumento di intermediazione idoneo agli obiettivi del piano, migliorando il sistema d'iscrizione, onde evitare future cancellazioni per via di requisiti non rispettati. Ci auguriamo che la Regione Puglia con il suo Governatore Emiliano, si mobiliti in questa direzione, al fine di limitare il più possibile il numero dei neet. L'UGL Giovani si propone, come sempre, di essere di ausilio nei confronti degli addetti ai lavori della Regione Puglia, perché sulla formazione giovanile non si può più perdere tempo».