Cronaca
Furti ad Andria: pericolo (o bufala) per i gadgets che si rivelano spie GPS
Le Forze dell'Ordine mettono in guardia la popolazione del Nord Barese
BAT - sabato 11 gennaio 2014
Oltre a togliere il dialogo, la faccia ladra della tecnologia prova anche a toglierci automobili e case: è l'ultima trovata di scaltri ladri che, fingendosi distributori di gadget gratuiti, tentano di imbrogliare i passanti con accendini e portachiavi contenenti microchip. Si tratta di una pratica non ancora molto diffusa, ma la sua grave portata spinge le forze dell'ordine a mettere in guardia la popolazione del Nord Barese: «In questi giorni vengono distribuiti dei portachiavi da agganciare all'interno della vostra auto. Le persone ve li offrono gratuitamente presso i parcheggi o i distributori di carburante. Non accettateli. Essi contengono un microchip. Questi delinquenti poi vi seguono fino a casa e vengono a conoscenza dei vostri movimenti per effettuare intrusioni e furti».
Sono frequenti le segnalazioni di chi dichiara di aver subito furti in casa, in seguito all'introduzione nei loro appartamenti di questi microchip, mascherati da innocenti amuleti. I denunciatori affermano di aver accettato i gadget-spie agli incroci regolati da semaforo; si tratterebbe, dunque, dell'ultima trovata furfantina per seguire le tracce del malcapitato e privarlo di auto o oggetti preziosi. Al diavolo quindi inseguimenti e appostamenti sotto casa; l'arte brigantesca sposa la tecnologia e, se tutto fosse davvero così, potremmo trovarci a essere complici e vittime allo stesso tempo.
Le forze di polizia e carabinieri sono avvertiti, ma è giusto anche informare i potenziali passanti su tale eventualità. Alcuni ne parlano come fosse l'ennesima bufala, e fanno conciliare rapine e accidentalità. Ma è meglio non lasciare nulla al caso ed essere prudenti. Se vi capita di vedere persone che offrono accendini, portachiavi o quant'altro, pensate che dentro ci possono essere un GPS in grado di localizzarvi, e una batteria a lunga durata in grado di seguirvi fin dentro casa e spianare il terreno al tecnologico ladro. La tattica è ormai secolare: oggetto gratuito e accattivante per scopi ingannevoli. Il portachiavi come la caramella, mai accettarlo dagli sconosciuti.
Servizio a cura di Floriana Doronzo di BarlettaLife.it
Sono frequenti le segnalazioni di chi dichiara di aver subito furti in casa, in seguito all'introduzione nei loro appartamenti di questi microchip, mascherati da innocenti amuleti. I denunciatori affermano di aver accettato i gadget-spie agli incroci regolati da semaforo; si tratterebbe, dunque, dell'ultima trovata furfantina per seguire le tracce del malcapitato e privarlo di auto o oggetti preziosi. Al diavolo quindi inseguimenti e appostamenti sotto casa; l'arte brigantesca sposa la tecnologia e, se tutto fosse davvero così, potremmo trovarci a essere complici e vittime allo stesso tempo.
Le forze di polizia e carabinieri sono avvertiti, ma è giusto anche informare i potenziali passanti su tale eventualità. Alcuni ne parlano come fosse l'ennesima bufala, e fanno conciliare rapine e accidentalità. Ma è meglio non lasciare nulla al caso ed essere prudenti. Se vi capita di vedere persone che offrono accendini, portachiavi o quant'altro, pensate che dentro ci possono essere un GPS in grado di localizzarvi, e una batteria a lunga durata in grado di seguirvi fin dentro casa e spianare il terreno al tecnologico ladro. La tattica è ormai secolare: oggetto gratuito e accattivante per scopi ingannevoli. Il portachiavi come la caramella, mai accettarlo dagli sconosciuti.
Servizio a cura di Floriana Doronzo di BarlettaLife.it