Cronaca
«Fumata nera» per l'Auditorium «Manzoni»
Ancora nessun accordo tra Comune e Scuola per le attività del Teatro Minimo. A rischio la «Residenza Teatrale» vinta ad inizio anno con un progetto regionale
Andria - venerdì 1 febbraio 2013
15.52
Nessun accordo è stato ancora trovato tra Comune di Andria e Istituto Comprensivo «Don Bosco - Manzoni» di Andria per la gestione dell'Auditorium «Paola Chicco» per le annate 2013-2014. L'ormai unico teatro cittadino, infatti, è risultato vincitore di un bando regionale sui «Teatri Abitati», grazie al progetto posto in essere dal Teatro Minimo ma i tempi divengono sempre più stretti per firmare la convenzione che dia seguito al finanziamento. Il rischio, infatti, è perdere i soldi della Regione Puglia per continuare ad avere in quel luogo cittadino una cosiddetta residenza teatrale.
Per dar seguito a questa convenzione è necessario «aver sottoscritto con un Ente Locale, che ha nella propria piena disponibilità uno spazio teatrale ubicato sul territorio pugliese con capienza non inferiore a 100 posti, attrezzato per le attività di spettacolo dal vivo ed in regola con le autorizzazioni di legge e le norme di sicurezza vigenti in materia di pubblici spettacoli», e prosegue il bando «l'affidamento, almeno per il periodo 1° settembre 2012/31 dicembre 2014, della gestione della programmazione e della gestione in esclusiva dei servizi, nonchè l'apertura al pubblico dello spazio teatrale in convenzione, a cura del soggetto istante, attraverso ogni tipo di attività, per almeno 30 giornate nel 2012, 90 giornate nel 2013 e 60 giornate nel 2014».
Al centro del contendere tra i tre enti vi è una struttura ormai risistemata che può contenere più di cento persone ma che è integrata nel plesso scolastico «Manzoni» in Largo Caneva ad Andria. Il problema sollevato dal Dirigente Scolastico dell'Istituto, Prof. Lorenzo Lo Sapio, è derivante dalla sicurezza durante le ore scolastiche e durante le ore notturne: «E' impossibile ipotizzare che gente estranea all'istituto possa entrare in qualsiasi momento nell'istituto stesso - ci dice il Dirigente Scolastico - sopratutto quando i ragazzi sono in classe. In quel momento è davvero non ipotizzabile. Ma a rendere difficoltoso il tutto ci si mette anche la possibilità di utilizzo della struttura da parte di soggetti non conosciuti e non autorizzati. Ad ora nessuna bozza di convenzione è giunta sulla mia scrivania ed attendo le autorità competenti».
Negli scorsi giorni diverse riunioni a Palazzo di Città hanno animato i pomeriggi del Municipio, ma ad ora nessuna soluzione è stata ancora trovata ed il tempo passa inesorabile per il Teatro Minimo che rischia di perdere un punto di riferimento per il teatro territoriale. Sono solo 12, in tutta la Puglia, le residenze teatrali finanziate e dopo le ottime esperienze delle scorse due annualità perdere questa opportunità sarebbe una disdetta: «Noi vogliamo trovare una soluzione al problema - continua Lo Sapio - giorni alternati di utilizzo, orari precisi, massima attenzione alla condivisione e così via. L'auditorium della Manzoni è di proprietà dello Stato e dato in gestione a codesto Comune. A noi il compito di proteggere le strutture e gli alunni che partecipano alla vita scolastica».
Per dar seguito a questa convenzione è necessario «aver sottoscritto con un Ente Locale, che ha nella propria piena disponibilità uno spazio teatrale ubicato sul territorio pugliese con capienza non inferiore a 100 posti, attrezzato per le attività di spettacolo dal vivo ed in regola con le autorizzazioni di legge e le norme di sicurezza vigenti in materia di pubblici spettacoli», e prosegue il bando «l'affidamento, almeno per il periodo 1° settembre 2012/31 dicembre 2014, della gestione della programmazione e della gestione in esclusiva dei servizi, nonchè l'apertura al pubblico dello spazio teatrale in convenzione, a cura del soggetto istante, attraverso ogni tipo di attività, per almeno 30 giornate nel 2012, 90 giornate nel 2013 e 60 giornate nel 2014».
Al centro del contendere tra i tre enti vi è una struttura ormai risistemata che può contenere più di cento persone ma che è integrata nel plesso scolastico «Manzoni» in Largo Caneva ad Andria. Il problema sollevato dal Dirigente Scolastico dell'Istituto, Prof. Lorenzo Lo Sapio, è derivante dalla sicurezza durante le ore scolastiche e durante le ore notturne: «E' impossibile ipotizzare che gente estranea all'istituto possa entrare in qualsiasi momento nell'istituto stesso - ci dice il Dirigente Scolastico - sopratutto quando i ragazzi sono in classe. In quel momento è davvero non ipotizzabile. Ma a rendere difficoltoso il tutto ci si mette anche la possibilità di utilizzo della struttura da parte di soggetti non conosciuti e non autorizzati. Ad ora nessuna bozza di convenzione è giunta sulla mia scrivania ed attendo le autorità competenti».
Negli scorsi giorni diverse riunioni a Palazzo di Città hanno animato i pomeriggi del Municipio, ma ad ora nessuna soluzione è stata ancora trovata ed il tempo passa inesorabile per il Teatro Minimo che rischia di perdere un punto di riferimento per il teatro territoriale. Sono solo 12, in tutta la Puglia, le residenze teatrali finanziate e dopo le ottime esperienze delle scorse due annualità perdere questa opportunità sarebbe una disdetta: «Noi vogliamo trovare una soluzione al problema - continua Lo Sapio - giorni alternati di utilizzo, orari precisi, massima attenzione alla condivisione e così via. L'auditorium della Manzoni è di proprietà dello Stato e dato in gestione a codesto Comune. A noi il compito di proteggere le strutture e gli alunni che partecipano alla vita scolastica».