Cronaca
Fugge ad un posto di controllo della Polizia di Stato motociclista denunciato a piede libero
Il padre, raggiunto il figlio bloccato dopo inseguimento, preso dall’ira da fuoco al motociclo. Scatta anche per lui una denuncia
Andria - domenica 25 agosto 2019
19.59
Un motociclista intemperante ha causato in città un autentico pomeriggio di fuoco.
Tutto ha avuto inizio intorno alle ore 14, su via Pietro I Nornanno, nei pressi dell'incrocio con viale Pietro Nenni con la strada che conduce al Santuario del SS. Salvatore.
Una volante del 113 del locale Commissariato di P.S., impegnata in uno dei consueti giri di perlustrazione contro i reati predatori, notava giungere un motociclo a velocità sostenuta, privo di targa.
I poliziotti intimavano al motociclista di fermarsi, ma per tutta risposta il motociclista cercava di darsi alla fuga. Ne nasceva un breve inseguimento che si concludeva quando la volante del "113", nel bloccare la fuga del centauro, si impattava con questo mezzo, che cercava ripetutamente di fuggire al controllo. Danni alla parte sinistra della volante venivano procurati dal sinistro automobilistico.
Rovinato al suolo, il motociclista –un 20enne di Andria- veniva subito soccorso dagli stessi poliziotti che nel frattempo avvertivano il servizio 118. Per fortuna per il motociclista nessuna ferita nè alcun trauma, ma dal punto di vista amministrativo, risultava la moto non solo priva di targa, pur essendo un mezzo superiore a 125 cc. ed utilizzato per gare da cross, ma anche senza assicurazione. Nel frattempo, le fasi concitate dell'inseguimento facevano accorrere sul luogo dell'incidente numerosi curiosi, tra cui il padre del giovane, un uomo di 49 anni.
Ebbene, mentre gli agenti di P.S. stavano notiziando il motociclista che per lui sarebbe scattata la denuncia a piede libero per resistenza a Pubblico ufficiale e danneggiamenti, oltre al sequestro del motociclo, il padre del centauro, preso dall'ira, dopo aver inveito contro i poliziotti per come era stata condotta la vicenda, decideva di dare fuoco al veicolo, sorprendendo quindi i poliziotti che erano impegnati nella compilazione dei verbali, ma anche del personale del 118 che si stava sincerando delle buone condizioni del centauro e dei carabinieri del nucleo radiomobile, che nel frattempo erano giunti sul posto per effettuare i rilievi del sinistro.
Con un accendino, quindi il padre dava fuoco alla benzina del motociclo, provocandone l'incendio. Ripresisi dalla sorpresa, i poliziotti sono riusciti solo successivamente, con l'aiuto di alcuni residenti a spegnere l'incendio, ma della moto purtroppo restava solo la carcassa.
Anche per il genitore è quindi scattata la denuncia a piede libero all'Autorità giudiziaria per incendio su cosa propria e danneggiamento di bene sottoposto a sequestro, in quanto poco prima i poliziotti avevano finito di redigere il relativo verbale di sequestro del mezzo.
Tutto ha avuto inizio intorno alle ore 14, su via Pietro I Nornanno, nei pressi dell'incrocio con viale Pietro Nenni con la strada che conduce al Santuario del SS. Salvatore.
Una volante del 113 del locale Commissariato di P.S., impegnata in uno dei consueti giri di perlustrazione contro i reati predatori, notava giungere un motociclo a velocità sostenuta, privo di targa.
I poliziotti intimavano al motociclista di fermarsi, ma per tutta risposta il motociclista cercava di darsi alla fuga. Ne nasceva un breve inseguimento che si concludeva quando la volante del "113", nel bloccare la fuga del centauro, si impattava con questo mezzo, che cercava ripetutamente di fuggire al controllo. Danni alla parte sinistra della volante venivano procurati dal sinistro automobilistico.
Rovinato al suolo, il motociclista –un 20enne di Andria- veniva subito soccorso dagli stessi poliziotti che nel frattempo avvertivano il servizio 118. Per fortuna per il motociclista nessuna ferita nè alcun trauma, ma dal punto di vista amministrativo, risultava la moto non solo priva di targa, pur essendo un mezzo superiore a 125 cc. ed utilizzato per gare da cross, ma anche senza assicurazione. Nel frattempo, le fasi concitate dell'inseguimento facevano accorrere sul luogo dell'incidente numerosi curiosi, tra cui il padre del giovane, un uomo di 49 anni.
Ebbene, mentre gli agenti di P.S. stavano notiziando il motociclista che per lui sarebbe scattata la denuncia a piede libero per resistenza a Pubblico ufficiale e danneggiamenti, oltre al sequestro del motociclo, il padre del centauro, preso dall'ira, dopo aver inveito contro i poliziotti per come era stata condotta la vicenda, decideva di dare fuoco al veicolo, sorprendendo quindi i poliziotti che erano impegnati nella compilazione dei verbali, ma anche del personale del 118 che si stava sincerando delle buone condizioni del centauro e dei carabinieri del nucleo radiomobile, che nel frattempo erano giunti sul posto per effettuare i rilievi del sinistro.
Con un accendino, quindi il padre dava fuoco alla benzina del motociclo, provocandone l'incendio. Ripresisi dalla sorpresa, i poliziotti sono riusciti solo successivamente, con l'aiuto di alcuni residenti a spegnere l'incendio, ma della moto purtroppo restava solo la carcassa.
Anche per il genitore è quindi scattata la denuncia a piede libero all'Autorità giudiziaria per incendio su cosa propria e danneggiamento di bene sottoposto a sequestro, in quanto poco prima i poliziotti avevano finito di redigere il relativo verbale di sequestro del mezzo.