Eventi e cultura
Francesco Lotoro presenta ad Andria la sua ricerca sulla musica concentrazionaria
Appuntamento venerdì 4 febbraio alle ore 19:30, presso il Museo Diocesano "San Riccardo"
Andria - mercoledì 2 febbraio 2022
Il Maestro Francesco Lotoro, pianista, compositore e direttore d'orchestra oltre che docente di pianoforte presso il conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari, sarà il protagonista dell'incontro di venerdì 4 febbraio alle ore 19:30, presso il Museo Diocesano San Riccardo di Andria. L'evento, inserito nella programmazione del mese della memoria e organizzato e promosso dal Circolo dei Lettori di Andria, dalla Biblioteca Diocesana San Tommaso D'Aquino e dallo stesso museo, costituirà l'occasione per presentare l'ultimo lavoro Un canto salverà il mondo, edito da Feltrinelli, in cui il musicista barlettano racconta il suo impegno in un'impresa epocale: costruire un archivio della musica composta nei Campi di prigionia fra il 1933 e il 1953.
Da più di trent'anni, infatti, Francesco Lotoro, pianista e compositore, recupera la musica scritta nei Campi di concentramento e nei luoghi di cattività militare e civile tra il 1933, anno dell'apertura del Lager di Dachau, e il 1953, anno della morte di Stalin e graduale liberazione degli ultimi prigionieri di guerra detenuti nei Gulag sovietici. Lotoro racconterà la sua ricerca, un lavoro instancabile di recupero, studio, revisione, archiviazione, esecuzione e registrazione che ha portato alla costruzione di un archivio di ottomila partiture, tutte opere di musica concentrazionaria. Oltre alle partiture, Lotoro ha ritrovato diecimila documenti di produzione musicale nei campi (microfilm, diari, quaderni musicali, registrazioni fonografiche, interviste a musicisti sopravvissuti) e tremila pubblicazioni universitarie, saggi di musica concentrazionaria e trattati musicali prodotti nei Campi.
È l'impresa epica della costruzione di un archivio straordinario e unico al mondo. Un viaggio nella musica e nella storia che svela un modo nuovo di raccontare i capitoli più bui del Novecento: indagando le strategie del genio creativo e dell'emozione attraverso le quali una vicenda umana può entrare in una partitura e da qui oltrepassare le maglie del suo tempo per accedere all'eternità. Questa immensa eredità artistica e umana che Francesco Lotoro è riuscito a raccogliere, è alla base della Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria, creata nel 2014 dal musicista con un piccolo gruppo di altri soci fondatori a Barletta, la città pugliese dove verrà creata la Cittadella della Musica Concentrazionaria, il più grande hub al mondo dedicato alla musica prodotta nei Campi; un luogo in cui il sogno di Lotoro diventa storia, tesoro artistico, culturale e spirituale di tutti.
Il Circolo dei Lettori di Andria, inoltre, coglie l'occasione dell'incontro per annunciare l'adesione al circuito dei Presìdi del Libro. I Presìdi sono una realtà consolidata nella promozione della lettura intesa come strumento di conoscenza, piacere profondo e condiviso capace di moltiplicare la curiosità verso il mondo e le sue innumerevoli storie, di sollecitare la conoscenza di sé e di consentire l'organizzazione, la realizzazione e la comunicazione di progetti e azioni sociali. Il libro è lo strumento privilegiato, i lettori sono i principali protagonisti, i territori locali sono il contesto in cui operare. Andria torna ad avere dunque il suo presidio dopo qualche anno di assenza.
L'ingresso all'incontro è libero, fino ad esaurimento posti, con green pass.
Da più di trent'anni, infatti, Francesco Lotoro, pianista e compositore, recupera la musica scritta nei Campi di concentramento e nei luoghi di cattività militare e civile tra il 1933, anno dell'apertura del Lager di Dachau, e il 1953, anno della morte di Stalin e graduale liberazione degli ultimi prigionieri di guerra detenuti nei Gulag sovietici. Lotoro racconterà la sua ricerca, un lavoro instancabile di recupero, studio, revisione, archiviazione, esecuzione e registrazione che ha portato alla costruzione di un archivio di ottomila partiture, tutte opere di musica concentrazionaria. Oltre alle partiture, Lotoro ha ritrovato diecimila documenti di produzione musicale nei campi (microfilm, diari, quaderni musicali, registrazioni fonografiche, interviste a musicisti sopravvissuti) e tremila pubblicazioni universitarie, saggi di musica concentrazionaria e trattati musicali prodotti nei Campi.
È l'impresa epica della costruzione di un archivio straordinario e unico al mondo. Un viaggio nella musica e nella storia che svela un modo nuovo di raccontare i capitoli più bui del Novecento: indagando le strategie del genio creativo e dell'emozione attraverso le quali una vicenda umana può entrare in una partitura e da qui oltrepassare le maglie del suo tempo per accedere all'eternità. Questa immensa eredità artistica e umana che Francesco Lotoro è riuscito a raccogliere, è alla base della Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria, creata nel 2014 dal musicista con un piccolo gruppo di altri soci fondatori a Barletta, la città pugliese dove verrà creata la Cittadella della Musica Concentrazionaria, il più grande hub al mondo dedicato alla musica prodotta nei Campi; un luogo in cui il sogno di Lotoro diventa storia, tesoro artistico, culturale e spirituale di tutti.
Il Circolo dei Lettori di Andria, inoltre, coglie l'occasione dell'incontro per annunciare l'adesione al circuito dei Presìdi del Libro. I Presìdi sono una realtà consolidata nella promozione della lettura intesa come strumento di conoscenza, piacere profondo e condiviso capace di moltiplicare la curiosità verso il mondo e le sue innumerevoli storie, di sollecitare la conoscenza di sé e di consentire l'organizzazione, la realizzazione e la comunicazione di progetti e azioni sociali. Il libro è lo strumento privilegiato, i lettori sono i principali protagonisti, i territori locali sono il contesto in cui operare. Andria torna ad avere dunque il suo presidio dopo qualche anno di assenza.
L'ingresso all'incontro è libero, fino ad esaurimento posti, con green pass.