Cronaca
Formazione: Guardia di Finanza perquisisce abitazioni e locali ad Andria, Bari e Lecce
Ipotesi di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nel settore della formazione
Andria - lunedì 15 aprile 2024
13.53
Questa mattina, i Finanzieri del Comando Provinciale di Bari hanno dato esecuzione ad Andria, a Lecce, a Bari e Provincia, a un decreto di perquisizione domiciliare e locale nei confronti di due persone residenti nel capoluogo barese e di alcuni Enti a loro riconducibili, emesso dalla Procura Europea - sede di Roma.
Le persone destinatarie del provvedimento sono indagate - unitamente a un altro soggetto - (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) per le ipotesi delittuose di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, per fatti commessi in Bari dal 2019 al 2022. L'odierna operazione si inserisce in un'articolata attività di indagine, coordinata dalla Procura europea - delegata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari - che, secondo l'impostazione accusatoria (allo stato, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), ha rivelato la sussistenza di gravi indizi di reato in ordine alle attività svolte da associazioni (che rispondono per i profili di responsabilità amministrativa degli enti), con sede legale nel capoluogo e diverse unità locali nel territorio pugliese, riconducibili ai due citati indagati, impegnate del settore della formazione professionale, del contrasto alla disoccupazione e dell'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani e dell'istruzione, beneficiarie di contributi comunitari erogati nell'ambito del programma "Garanzia Giovani".
La presente attività d'indagine costituisce una importante testimonianza del costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza - in sinergia con la Procura Europea - a tutela degli interessi finanziari unionali, in un settore che vede il Corpo quale interlocutore privilegiato in ragione dei propri compiti di polizia economico-finanziaria a presidio del bilancio dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e dell'Unione Europea. Il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari e le persone sottoposte alle indagini non possono essere considerate colpevoli fino alla pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.
Le persone destinatarie del provvedimento sono indagate - unitamente a un altro soggetto - (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) per le ipotesi delittuose di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, per fatti commessi in Bari dal 2019 al 2022. L'odierna operazione si inserisce in un'articolata attività di indagine, coordinata dalla Procura europea - delegata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari - che, secondo l'impostazione accusatoria (allo stato, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), ha rivelato la sussistenza di gravi indizi di reato in ordine alle attività svolte da associazioni (che rispondono per i profili di responsabilità amministrativa degli enti), con sede legale nel capoluogo e diverse unità locali nel territorio pugliese, riconducibili ai due citati indagati, impegnate del settore della formazione professionale, del contrasto alla disoccupazione e dell'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani e dell'istruzione, beneficiarie di contributi comunitari erogati nell'ambito del programma "Garanzia Giovani".
La presente attività d'indagine costituisce una importante testimonianza del costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza - in sinergia con la Procura Europea - a tutela degli interessi finanziari unionali, in un settore che vede il Corpo quale interlocutore privilegiato in ragione dei propri compiti di polizia economico-finanziaria a presidio del bilancio dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e dell'Unione Europea. Il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari e le persone sottoposte alle indagini non possono essere considerate colpevoli fino alla pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.