Politica
Fondi per il Mezzogiorno, Forza Italia: «Scippati 3,5miliardi al sud»
Incontro a Bari alla presenza dello stato maggiore del partito tra cui Giorgino
Puglia - venerdì 24 luglio 2015
10.26
«Con i 3,5 miliardi del Piano di azione e coesione destinati al Mezzogiorno, il premier Renzi ha finanziato il Jobs Act, penalizzando tutto il Sud e in particolare la Puglia in cui 137 comuni si sono visti revocare 230 milioni di euro destinati a 249 interventi su scuola, efficientemente energetico, cultura e turismo, rigenerazione urbana, politiche sociali». A lanciare "l'allarme" sono stati ieri sera a Bari alcuni esponenti di Forza Italia: il segretario regionale, Luigi Vitali, il responsabile politiche per il Mezzogiorno, Francesco Amoruso, il membro titolare del Comitato delle Regioni a Bruxelles, Mauro D'Attis, il capogruppo del Consiglio regionale, Andrea Caroppo ed il Sindaco di Andria Nicola Giorgino.
Il riferimento, spiegano gli azzurri, «è alla legge 190 del 2014 con cui il buon Renzi ha predisposto a dicembre la riprogrammazione del Piano di azione e coesione revocando, retroattivamente, i finanziamenti a tutti i Comuni che, alla data del 30 settembre 2014, non avevano avviato in maniera esecutiva la progettazione». Vitali ha ricordato che «c'èstata una azione di opposizione della Regione Puglia guidata da Vendola; e anche un Ordine del giorno nella conferenza Stato-Regioni, però ormai la legge è esecutiva e credo irreversibile». «Mi risulta - ha aggiunto - che nei prossimi giorni il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha programmato un incontro con il presidente del Consiglio e l'argomento dovrebbe far parte dell'agenda di discussione». Ma «ormai questi soldi sono andati», ha aggiunto D'Attis precisando che «non si era mai visto che i soldi venissero tolti in questa maniera. Renzi non ha perso un attimo». Queste risorse che «erano al 95% del Sud - ha spiegato Amoruso - verranno utilizzate per finanziare la creazione di posti di lavoro al nord. Del resto per Renzi il problema Mezzogiorno non esiste. Come non esiste la necessità di un ministero per il Sud». «Ci auguriamo - ha concluso il Sindaco Giorgino - che Emiliano lotti con le altre Regioni per vincere questa battaglia e dare una spinta forte alla crescita del Sud, nella convinzione che la ripartenza economica del Paese non può prescindere dal Mezzogiorno».
Il riferimento, spiegano gli azzurri, «è alla legge 190 del 2014 con cui il buon Renzi ha predisposto a dicembre la riprogrammazione del Piano di azione e coesione revocando, retroattivamente, i finanziamenti a tutti i Comuni che, alla data del 30 settembre 2014, non avevano avviato in maniera esecutiva la progettazione». Vitali ha ricordato che «c'èstata una azione di opposizione della Regione Puglia guidata da Vendola; e anche un Ordine del giorno nella conferenza Stato-Regioni, però ormai la legge è esecutiva e credo irreversibile». «Mi risulta - ha aggiunto - che nei prossimi giorni il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha programmato un incontro con il presidente del Consiglio e l'argomento dovrebbe far parte dell'agenda di discussione». Ma «ormai questi soldi sono andati», ha aggiunto D'Attis precisando che «non si era mai visto che i soldi venissero tolti in questa maniera. Renzi non ha perso un attimo». Queste risorse che «erano al 95% del Sud - ha spiegato Amoruso - verranno utilizzate per finanziare la creazione di posti di lavoro al nord. Del resto per Renzi il problema Mezzogiorno non esiste. Come non esiste la necessità di un ministero per il Sud». «Ci auguriamo - ha concluso il Sindaco Giorgino - che Emiliano lotti con le altre Regioni per vincere questa battaglia e dare una spinta forte alla crescita del Sud, nella convinzione che la ripartenza economica del Paese non può prescindere dal Mezzogiorno».