Attualità
Focolai di coronavirus al "Bonomo" di Andria, Marmo: «Si facciano tamponi a tutti i sanitari»
Il capogruppo regionale azzurro chiede anche l'assunzione di nuovo personale sanitario
Andria - giovedì 19 marzo 2020
13.26
«A fronte dei due focolai nei reparti di pediatria e medicina dell'ospedale "Bonomo" di Andria, ho contattato il presidente Emiliano per chiedergli se fosse opportuno, come credo, sottoporre al test del tampone per il Coronavirus tutti gli operatori sanitari della struttura». Lo ha chiesto il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, l'andriese Nino Marmo.
«Il presidente, d'accordo con me, ha accolto la richiesta ed ora attendiamo l'esito degli esami. Nell'eventualità che venga riscontrato qualche positivo è necessario pensare già da subito agli step successivi, ovvero la sostituzione dei possibili dipendenti contagiati. Le assunzioni dei medici sono bloccate perché bisogna verificare la documentazione. Sarebbe invece necessario procedere immediatamente alle assunzioni facendo sottoscrivere un'autocertificazione e rinviando a una fase successiva il controllo della documentazione.
Ma, come criterio generale per risolvere la questione nell'immediato, ho suggerito al presidente di richiamare in servizio il personale, medico e infermieristico, che è andato in pensione negli ultimi due anni. Non possiamo attendere l'espletamento di lunghi iter burocratici e nel frattempo abbiamo bisogno di un servizio sanitario solido, che non abbia gravi carenze di personale in organico. Mi auguro che il presidente acceleri il più possibile: purtroppo, questo virus "vola" e il fattore "tempo" è fondamentale. So che si tratta di sforzi quotidiani rilevantissimi, ma dobbiamo compierli nella speranza di poter tornare presto alla vita normale».
«Il presidente, d'accordo con me, ha accolto la richiesta ed ora attendiamo l'esito degli esami. Nell'eventualità che venga riscontrato qualche positivo è necessario pensare già da subito agli step successivi, ovvero la sostituzione dei possibili dipendenti contagiati. Le assunzioni dei medici sono bloccate perché bisogna verificare la documentazione. Sarebbe invece necessario procedere immediatamente alle assunzioni facendo sottoscrivere un'autocertificazione e rinviando a una fase successiva il controllo della documentazione.
Ma, come criterio generale per risolvere la questione nell'immediato, ho suggerito al presidente di richiamare in servizio il personale, medico e infermieristico, che è andato in pensione negli ultimi due anni. Non possiamo attendere l'espletamento di lunghi iter burocratici e nel frattempo abbiamo bisogno di un servizio sanitario solido, che non abbia gravi carenze di personale in organico. Mi auguro che il presidente acceleri il più possibile: purtroppo, questo virus "vola" e il fattore "tempo" è fondamentale. So che si tratta di sforzi quotidiani rilevantissimi, ma dobbiamo compierli nella speranza di poter tornare presto alla vita normale».