Associazioni
Fiumi di alcol tra i giovani andriesi
La denuncia di "Io ci sono!": «Un dramma che porta alla deriva una generazione di adolescenti»
Andria - martedì 2 agosto 2016
Comunicato Stampa
E' pervenuta, drammatica, la relazione del'Associazione "Io Ci Sono!" di Andria sull'aumento spaventoso di consumo di alcol tra giovani e giovanissimi. La relazione è la tristissima riconferma di un allarme che risale ad almeno quindici anni fa quando i rapporti provenienti da alcune scuole cittadine parlavano chiarissimo. Le Istituzioni hanno creduto, ingenuamente o maliziosamente, che emanando ordinanze sindacali proibitive, senza altri interventi collaterali, specialistici ed aggiuntivi, si sarebbe posto un argine al fenomeno. Invece è accaduto il contrario. Il dramma è aumentato con l'aggravante che aumenta il consumo di alcolici, soprattutto di vino e di liquori, distillati, vodka di scarsissima qualità, al di fuori dei pubblici esercizi quindi per le strade, nei vicoli e nei luoghi privati.
La relazione parla di almeno il 70% dei bevitori abituali o saltuari, configurabile nel 62% dei giovani adolescenti, che acquistano spropositate quantità di alcol in esercizi commerciali, supermercati, e ipermercati. Uno dei segnali della tendenza in aumento di tale consumo è rappresentato dal moltiplicarsi in modo esponenziale del numero di bottiglie di alcol depositate nei luoghi pubblici, persino nei cortili delle scuole e nelle aree verdi cittadine. Un'enorme quantità di cartoni vuoti di vino da litro, contenitori di vino da tre e cinque litri, bottiglie svuotate di prosecco, di vodka e di liquori vari, senza contare decine di migliaia di bottiglie di birra, anche di gradazione alcolica molto elevata, riversate per le strade cittadine e nei contenitori non sempre svuotati con regolarità e puntualità quindi con ulteriore pericolo in quanto quelle bottiglie non raccolte rappresentano delle vere e proprie armi nelle mani di facinorosi e di esaltati. Un dramma sociale che in città pare non preoccupare più di tanto le cosiddette Istituzioni che credono il problema sia meno grave di quello altrettanto gravissimo dell'aumento del consumo di droghe e sostanze stupefacenti, tra i giovani ma anche tra gli adulti.
Ad ogni buon conto da troppo tempo di queste emergenze sociali non se ne parla quindi come Associazione di volontariato riteniamo che, al contrario, il pericolo abbia già superato qualunque soglia di tolleranza e di tollerabilità e che intervenire in modo specialistico e mirato sia urgente e doveroso.
La relazione parla di almeno il 70% dei bevitori abituali o saltuari, configurabile nel 62% dei giovani adolescenti, che acquistano spropositate quantità di alcol in esercizi commerciali, supermercati, e ipermercati. Uno dei segnali della tendenza in aumento di tale consumo è rappresentato dal moltiplicarsi in modo esponenziale del numero di bottiglie di alcol depositate nei luoghi pubblici, persino nei cortili delle scuole e nelle aree verdi cittadine. Un'enorme quantità di cartoni vuoti di vino da litro, contenitori di vino da tre e cinque litri, bottiglie svuotate di prosecco, di vodka e di liquori vari, senza contare decine di migliaia di bottiglie di birra, anche di gradazione alcolica molto elevata, riversate per le strade cittadine e nei contenitori non sempre svuotati con regolarità e puntualità quindi con ulteriore pericolo in quanto quelle bottiglie non raccolte rappresentano delle vere e proprie armi nelle mani di facinorosi e di esaltati. Un dramma sociale che in città pare non preoccupare più di tanto le cosiddette Istituzioni che credono il problema sia meno grave di quello altrettanto gravissimo dell'aumento del consumo di droghe e sostanze stupefacenti, tra i giovani ma anche tra gli adulti.
Ad ogni buon conto da troppo tempo di queste emergenze sociali non se ne parla quindi come Associazione di volontariato riteniamo che, al contrario, il pericolo abbia già superato qualunque soglia di tolleranza e di tollerabilità e che intervenire in modo specialistico e mirato sia urgente e doveroso.