Cronaca
Finti siti di e-commerce in tutta Italia, sei persone coinvolte
Operazione dei Carabinieri di Barletta: almeno 70 le persone truffate per 40mila euro
BAT - mercoledì 23 luglio 2014
17.03
Eseguite nella notte le misure cautelari accolte dal gip Angela Schiralli della Procura di Trani riguardanti sei persone incensurate, operai e "onesti" lavoratori nella vita di tutti i giorni, al centro di un giro di truffe online con ramificazioni in tutt'Italia. La procedura era semplice: adescavano i clienti pubblicando su siti di e-commerce (subito.it, ebay, vivastreet, kijiji e altri) annunci di vendita di cellulari e articoli sportivi, incassando le somme richieste senza mai spedire gli oggetti.
Le indagini, portate avanti dai Carabinieri della Compagnia di Barletta e della Stazione di Canosa di Puglia, hanno raccolto e collegato ben 70 denunce, a cui sono stati collegati, come prove, numerosissimi altri casi purtroppo non denunciati dalle vittime. I coinvolti assicuravano espressamente gli interessati all'acquisto sulla bontà della transazione e sul rapido invio dell'oggetto, fornendo in molti casi anche falsi dati relativi alla tracciabilità dei pacchi spediti attraverso corriere, pacchi in realtà mai inviati, e fornendo agli stessi anche i numeri di telefono a loro intestati, al fine di rassicurarli ulteriormente così ottenendo la ricarica della somma su carte di credito prepagate che erano intestate anche a false identità (Monopolo Emilia uno degli alias utilizzati). Il circuito vizioso aveva fruttato al gruppo ricavi per ben 40.000 euro nel corso di due anni d'attività.
I Carabinieri coinvolti nell'operazione hanno voluto dare alcuni consigli per difendersi da questi pericoli: preferire sempre i prodotti nuovi rispetto a quelli "quasi nuovi" con leggero sconto; far sempre delle ricerche sui venditori, forum e social network possono essere un'utile arma di prevenzione; scegliere modalità di pagamento sicure (carte di credito che non siano ricaricabili, PayPal tramite sito ufficiale, contrassegno, pagamento a mano dopo aver esaminato il prodotto).
Articolo a cura di Vincenzo Membola della Redazione di TraniViva.
Le indagini, portate avanti dai Carabinieri della Compagnia di Barletta e della Stazione di Canosa di Puglia, hanno raccolto e collegato ben 70 denunce, a cui sono stati collegati, come prove, numerosissimi altri casi purtroppo non denunciati dalle vittime. I coinvolti assicuravano espressamente gli interessati all'acquisto sulla bontà della transazione e sul rapido invio dell'oggetto, fornendo in molti casi anche falsi dati relativi alla tracciabilità dei pacchi spediti attraverso corriere, pacchi in realtà mai inviati, e fornendo agli stessi anche i numeri di telefono a loro intestati, al fine di rassicurarli ulteriormente così ottenendo la ricarica della somma su carte di credito prepagate che erano intestate anche a false identità (Monopolo Emilia uno degli alias utilizzati). Il circuito vizioso aveva fruttato al gruppo ricavi per ben 40.000 euro nel corso di due anni d'attività.
I Carabinieri coinvolti nell'operazione hanno voluto dare alcuni consigli per difendersi da questi pericoli: preferire sempre i prodotti nuovi rispetto a quelli "quasi nuovi" con leggero sconto; far sempre delle ricerche sui venditori, forum e social network possono essere un'utile arma di prevenzione; scegliere modalità di pagamento sicure (carte di credito che non siano ricaricabili, PayPal tramite sito ufficiale, contrassegno, pagamento a mano dopo aver esaminato il prodotto).
Articolo a cura di Vincenzo Membola della Redazione di TraniViva.