Sport
Fidelis, un passo indietro: è 0-0 con la Vibonese
Biancazzurri meno incisivi e poco cinici sotto porta
Andria - lunedì 7 novembre 2016
9.18
Un'occasione persa. Quella che la Fidelis Andria non ha sfruttato a dovere, impattando 0-0 al Degli Ulivi contro una Vibonese che comunque non ha demeritato.
Pur non avendo una qualità invidiabile, i calabresi hanno dimostrato di non essere venuti ad Andria in gita, e anzi in più di un'occasione hanno creato qualche grattacapo ai biancazzurri, apparsi invece meno precisi e soprattutto poco cinici sotto porta.
Favarin deve rinunciare in extremis a Poluzzi, infortunatosi poche ore prima della gara, aggiungendosi ai già indisponibili Valotti e Starita; Per il resto, oltre a Cilli schierato al posto del compagno infortunato, il mister ripropone lo stesso 3-5-2 e gli stessi titolari di Siracusa. Dall'altra parte, invece, mister Costantino può contare su tutti gli effettivi e schiera i suoi con il 4-3-1-2.
L'inizio della sfida non è certo idilliaco, con le due compagini che prolungano più del solito la fase di studio. E infatti, a parte i velleitari tentativi di Cruz da una parte e di Paparusso e Saranno dall'altra, nei primi 25 minuti scorrono senza occasioni degne di nota. Al 23' grana per Favarin, a causa di un risentimento muscolare per Allegrini che è costretto ad uscire, facendo spazio al ristabilito Tartaglia. La prima vera occasione arriva al 27' ed è di marca Fidelis: Cruz sguscia in mezzo a due avversari, scarica su Minicucci che si libera di un avversario e scarica un sinistro preciso dal limite che costringe Russo alla grande parata. Quattro minuti più tardi ancora i biancazzurri confezionano una buona opportunità: uno-due Cruz-Onescu, palla all'argentino che scarica il sinistro, ma Russo riesce a respingere. In questa fase la Fidelis sembra essersi destata dal torpore iniziale e comincia a spingere, ma su una palla persa nella metà campo avversaria rischia di andare sotto: è il 32' quando Giuffrida sfrutta questa situazione partendo in solitaria, poi scarica in area per Saranno che dopo un dribbling secco spara col sinistro addosso a Cilli. Di fatto, questa è l'ultima occasione della prima frazione, non certo memorabile per qualità di gioco e occasioni create. I federiciani cercano di fare la partita ma non riescono nell'ultimo passaggio nei sedici metri, mentre i calabresi ergono un buon muro difensivo e non disdegnano qualche buona trama offensiva.
L'alba del secondo tempo promette tutta un'altra musica, con la Fidelis che attacca da subito alla ricerca del vantaggio. E infatti tra il 52' e il 53' i biancazzurri sprecano due chance clamorose: prima è Cianci a ciccare il pallone solo davanti a Russo dopo un ottimo lancio di Tito, poi è quest'ultimo a sparare altissimo a pochi metri dalla porta dopo una respinta dell'estremo calabrese su conclusione da fuori di Cianci. Pazzesca doppia occasione sciupata dai biancazzurri, che però hanno in mano il pallino del gioco è continuano a stanziare nella metà campo avversaria, provandoci ancora con due conclusioni di Rada su punizione e Cruz da centro area, ma con mira imprecisa. La Vibonese pare schiacciata in questa fase, ma al 62' ha la ghiotta opportunità del vantaggio: filtrante di Favasuli per Cogliati, il quale parte sul filo del fuorigioco e tutto solo davanti a Cilli si fa ipotizzare dall'estremo andriese. La Fidelis accusa lo spavento, e riprende ad attaccare, facendo sì che gli ospiti non creino più occasioni fino al triplice fischio. Ma anche i biancazzurri non riescono a dare troppe noie a Russo, finché all' 80' un colpo di testa di un difensore calabrese su calcio d'angolo di Mancino - subentrato a Minicucci - per poco non si insacca nella propria porta. Tre minuti più tardi la Fidelis conferma un pomeriggio all'insegna dello spreco: su cross di Tito, Russo smanaccia, ma la palla arriva a Klaric - subentrato a Cruz - che a pochi passi dalla porta tenta una specie di acrobazia che si rivela del tutto imprecisa. Lo stesso attaccante austriaco ci riprova con un destro dal limite nei minuti di recupero, ma non inquadra lo specchio. È l'ultima opportunità di un match tutt'altro che spettacolare, e che la compagine andriese non è riuscita a portare a casa per le troppe imprecisioni in fase offensiva e anche per alcune amnesie difensive che potevano costare caro. Per la Vibonese invece, nonostante una seconda frazione quasi anonima, è un punto guadagnato e per nulla demeritato.
Pur non avendo una qualità invidiabile, i calabresi hanno dimostrato di non essere venuti ad Andria in gita, e anzi in più di un'occasione hanno creato qualche grattacapo ai biancazzurri, apparsi invece meno precisi e soprattutto poco cinici sotto porta.
Favarin deve rinunciare in extremis a Poluzzi, infortunatosi poche ore prima della gara, aggiungendosi ai già indisponibili Valotti e Starita; Per il resto, oltre a Cilli schierato al posto del compagno infortunato, il mister ripropone lo stesso 3-5-2 e gli stessi titolari di Siracusa. Dall'altra parte, invece, mister Costantino può contare su tutti gli effettivi e schiera i suoi con il 4-3-1-2.
L'inizio della sfida non è certo idilliaco, con le due compagini che prolungano più del solito la fase di studio. E infatti, a parte i velleitari tentativi di Cruz da una parte e di Paparusso e Saranno dall'altra, nei primi 25 minuti scorrono senza occasioni degne di nota. Al 23' grana per Favarin, a causa di un risentimento muscolare per Allegrini che è costretto ad uscire, facendo spazio al ristabilito Tartaglia. La prima vera occasione arriva al 27' ed è di marca Fidelis: Cruz sguscia in mezzo a due avversari, scarica su Minicucci che si libera di un avversario e scarica un sinistro preciso dal limite che costringe Russo alla grande parata. Quattro minuti più tardi ancora i biancazzurri confezionano una buona opportunità: uno-due Cruz-Onescu, palla all'argentino che scarica il sinistro, ma Russo riesce a respingere. In questa fase la Fidelis sembra essersi destata dal torpore iniziale e comincia a spingere, ma su una palla persa nella metà campo avversaria rischia di andare sotto: è il 32' quando Giuffrida sfrutta questa situazione partendo in solitaria, poi scarica in area per Saranno che dopo un dribbling secco spara col sinistro addosso a Cilli. Di fatto, questa è l'ultima occasione della prima frazione, non certo memorabile per qualità di gioco e occasioni create. I federiciani cercano di fare la partita ma non riescono nell'ultimo passaggio nei sedici metri, mentre i calabresi ergono un buon muro difensivo e non disdegnano qualche buona trama offensiva.
L'alba del secondo tempo promette tutta un'altra musica, con la Fidelis che attacca da subito alla ricerca del vantaggio. E infatti tra il 52' e il 53' i biancazzurri sprecano due chance clamorose: prima è Cianci a ciccare il pallone solo davanti a Russo dopo un ottimo lancio di Tito, poi è quest'ultimo a sparare altissimo a pochi metri dalla porta dopo una respinta dell'estremo calabrese su conclusione da fuori di Cianci. Pazzesca doppia occasione sciupata dai biancazzurri, che però hanno in mano il pallino del gioco è continuano a stanziare nella metà campo avversaria, provandoci ancora con due conclusioni di Rada su punizione e Cruz da centro area, ma con mira imprecisa. La Vibonese pare schiacciata in questa fase, ma al 62' ha la ghiotta opportunità del vantaggio: filtrante di Favasuli per Cogliati, il quale parte sul filo del fuorigioco e tutto solo davanti a Cilli si fa ipotizzare dall'estremo andriese. La Fidelis accusa lo spavento, e riprende ad attaccare, facendo sì che gli ospiti non creino più occasioni fino al triplice fischio. Ma anche i biancazzurri non riescono a dare troppe noie a Russo, finché all' 80' un colpo di testa di un difensore calabrese su calcio d'angolo di Mancino - subentrato a Minicucci - per poco non si insacca nella propria porta. Tre minuti più tardi la Fidelis conferma un pomeriggio all'insegna dello spreco: su cross di Tito, Russo smanaccia, ma la palla arriva a Klaric - subentrato a Cruz - che a pochi passi dalla porta tenta una specie di acrobazia che si rivela del tutto imprecisa. Lo stesso attaccante austriaco ci riprova con un destro dal limite nei minuti di recupero, ma non inquadra lo specchio. È l'ultima opportunità di un match tutt'altro che spettacolare, e che la compagine andriese non è riuscita a portare a casa per le troppe imprecisioni in fase offensiva e anche per alcune amnesie difensive che potevano costare caro. Per la Vibonese invece, nonostante una seconda frazione quasi anonima, è un punto guadagnato e per nulla demeritato.