Sport
Fidelis Andria-Cosenza 2-0: il leone torna a ruggire
Cruz e Rada stendono i deludenti calabresi
Andria - lunedì 24 ottobre 2016
9.19
Ci volevano i tre punti, e non sono arrivati solo quelli. Nel 2 a 0 rifilato al Cosenza, la Fidelis ha mostrato gioco e personalità producendo una prestazione molto convincente e concedendo agli avversari soltanto briciole.
Come ad Agrigento, mister Favarin schiera un 3-5-2 con il rientro di Onescu a centrocampo dopo la squalifica e l'esordio dal primo minuto di Annoni schierato al posto dell'infortunato Tartaglia; Cianci e Cruz sono i due terminali d'attacco. Dall'altra parte mister Roselli, privo di giocatori importanti come D'Anna e Statella, schiera invece un 4-3-3 con il trio d'attacco composto da Criaco, l'ex di turno Gambino e Filippini.
Le due squadre non ci mettono molto a studiarsi, e il risultato è un match subito vivace. La prima occasione è del Cosenza al 7', ma Gambino spedisce alto di testa da buona posizione. I calabresi si ripetono quattro minuti più tardi, quando Mungo tenta il sinistro a giro dal limite ma calcia debolmente, concedendo una comoda parata a Poluzzi. La Fidelis cerca di sfruttare gli spazi in contrattacco, e al 15' viene premiata: Cruz raccoglie il pallone su una respinta della difesa calabrese, se lo sposta sul destro e lascia partire un preciso destro a giro dal limite dell'area che non lascia scampo a Perina. 1 a 0 per la Fidelis e gara che si indirizza sui giusti binari. Il Cosenza continua solo a far girare bene il pallone, ma non crea pericoli: i calabresi si fanno vedere in area avversaria solo al 20' con un colpo di testa impreciso di Caccetta e sei minuti più tardi con un buon passaggio in profondità di Mungo per Gambino, anticipato però da Poluzzi. Di lì in poi, le migliori occasioni sono per la Fidelis. Al 30' Minicucci punta l'avversario, scarica la palla su Cianci che non ci pensa due volte e scarica un sinistro al volo dal limite che costringe l'estremo difensore ospite alla grande parata. Tre minuti più tardi è ancora Cianci protagonista: calcio di punizione di Onescu e girata di testa del numero 19 che finisce di poco fuori. Non succede più nulla nella prima frazione, che ha evidenziato una Fidelis decisamente in palla rispetto alle ultime uscite e, di contro, un Cosenza abile solo nel possesso palla, ma quasi nullo in fase offensiva.
La ripresa si apre con gli stessi ventidue del primo tempo. Ci si attende una formazione ospite più aggressiva, ma sono i biancazzurri a seminare panico: al 2' Cruz costruisce una buona azione personale, la palla arriva sui piedi di Onescu che si defila leggermente e scarica un destro angolato che costringe Perina agli straordinari. Tre minuti più tardi, Minicucci fa tutto da solo: recupera palla nella propria metà campo, scappa velocissimo e scarica un sinistro dal limite dell'area che però finisce abbondantemente fuori; appalusi comunque del pubblico, che gradisce il coraggio del numero 16 e in generale di tutta la squadra. All' 11' Piccinni replica l'azione del compagno: recupera palla a centrocampo, parte da solo e fa partire un destro potentissimo che si infrange clamorosamente sul palo. A questo punto Roselli tenta di giocarsi la carta Baclet al posto di Mungo, ma non sortirà l'effetto sperato. La sua squadra, infatti, sembra quasi impalpabile in questa fase della partita, e bisogna aspettare il 16' della ripresa per rivedere uno scorcio di occasione, quando Filippini spedisce alto di poco un colpo di testa su cross di Corsi. Al 24' è ancora la Fidelis a spaventare Perina: Cruz protegge benissimo il pallone tra due avversari, si libera e lascia partire un gran destro che finisce alto di pochissimo. E' soltanto il preludio al raddoppio che arriva un minuto più tardi: calcio di punizione dai 25 metri calciato splendidamente da Rada, che indirizza la palla sotto l'incrocio lasciando immobile il portiere avversario. Un gol che fa quasi venire giù lo stadio, 2 a 0 meritatissimo per la Fidelis. Al 28' mister Favarin opera il primo cambio: fuori Annone, autore di una buonissima prestazione, e dentro Matera. I biancazzurri non smettono di giocare, e al 37' potrebbero siglare il tris: sull' ennesimo contrattacco, Cianci calcia malamente invece di servire Matera tutto solo al centro. E' l'unica sbavatura del numero 19 in questa partita, e infatti un minuto più tardi esce con grandi applausi di tutto lo stadio per far posto a Fall. Pare che a questo punto la partita non abbia più nulla da dire, ma è nel finale che il Cosenza decide di svegliarsi: al 41' Gambino svetta di testa su cross di Corti costringendo Poluzzi ad una parata super anche con l'aiuto del palo, e sul calcio d'angolo successivo Cavallaro - subentrato a Criaco al 23'- calcia incredibilmente fuori da pochi passi; sono le migliori occasioni della partita per il Cosenza. Un minuto più tardi è Minicucci a prendersi i meritati applausi per l'ottima prestazione, lasciando il posto a Berardino. Nei cinque minuti di recupero la Fidelis non rischia più nulla, a parte in due frangenti in cui è Baclet a tentare l'azzardo, ma in modo impreciso. Finisce così 2 a 0 per i biancazzurri, che hanno domato un Cosenza sottotono fornendo una prestazione di assoluto livello. Ora c'è bisogno di dare continuità a tali prestazioni, a partire dall'insidiosa trasferta di Siracusa domenica prossima.
Come ad Agrigento, mister Favarin schiera un 3-5-2 con il rientro di Onescu a centrocampo dopo la squalifica e l'esordio dal primo minuto di Annoni schierato al posto dell'infortunato Tartaglia; Cianci e Cruz sono i due terminali d'attacco. Dall'altra parte mister Roselli, privo di giocatori importanti come D'Anna e Statella, schiera invece un 4-3-3 con il trio d'attacco composto da Criaco, l'ex di turno Gambino e Filippini.
Le due squadre non ci mettono molto a studiarsi, e il risultato è un match subito vivace. La prima occasione è del Cosenza al 7', ma Gambino spedisce alto di testa da buona posizione. I calabresi si ripetono quattro minuti più tardi, quando Mungo tenta il sinistro a giro dal limite ma calcia debolmente, concedendo una comoda parata a Poluzzi. La Fidelis cerca di sfruttare gli spazi in contrattacco, e al 15' viene premiata: Cruz raccoglie il pallone su una respinta della difesa calabrese, se lo sposta sul destro e lascia partire un preciso destro a giro dal limite dell'area che non lascia scampo a Perina. 1 a 0 per la Fidelis e gara che si indirizza sui giusti binari. Il Cosenza continua solo a far girare bene il pallone, ma non crea pericoli: i calabresi si fanno vedere in area avversaria solo al 20' con un colpo di testa impreciso di Caccetta e sei minuti più tardi con un buon passaggio in profondità di Mungo per Gambino, anticipato però da Poluzzi. Di lì in poi, le migliori occasioni sono per la Fidelis. Al 30' Minicucci punta l'avversario, scarica la palla su Cianci che non ci pensa due volte e scarica un sinistro al volo dal limite che costringe l'estremo difensore ospite alla grande parata. Tre minuti più tardi è ancora Cianci protagonista: calcio di punizione di Onescu e girata di testa del numero 19 che finisce di poco fuori. Non succede più nulla nella prima frazione, che ha evidenziato una Fidelis decisamente in palla rispetto alle ultime uscite e, di contro, un Cosenza abile solo nel possesso palla, ma quasi nullo in fase offensiva.
La ripresa si apre con gli stessi ventidue del primo tempo. Ci si attende una formazione ospite più aggressiva, ma sono i biancazzurri a seminare panico: al 2' Cruz costruisce una buona azione personale, la palla arriva sui piedi di Onescu che si defila leggermente e scarica un destro angolato che costringe Perina agli straordinari. Tre minuti più tardi, Minicucci fa tutto da solo: recupera palla nella propria metà campo, scappa velocissimo e scarica un sinistro dal limite dell'area che però finisce abbondantemente fuori; appalusi comunque del pubblico, che gradisce il coraggio del numero 16 e in generale di tutta la squadra. All' 11' Piccinni replica l'azione del compagno: recupera palla a centrocampo, parte da solo e fa partire un destro potentissimo che si infrange clamorosamente sul palo. A questo punto Roselli tenta di giocarsi la carta Baclet al posto di Mungo, ma non sortirà l'effetto sperato. La sua squadra, infatti, sembra quasi impalpabile in questa fase della partita, e bisogna aspettare il 16' della ripresa per rivedere uno scorcio di occasione, quando Filippini spedisce alto di poco un colpo di testa su cross di Corsi. Al 24' è ancora la Fidelis a spaventare Perina: Cruz protegge benissimo il pallone tra due avversari, si libera e lascia partire un gran destro che finisce alto di pochissimo. E' soltanto il preludio al raddoppio che arriva un minuto più tardi: calcio di punizione dai 25 metri calciato splendidamente da Rada, che indirizza la palla sotto l'incrocio lasciando immobile il portiere avversario. Un gol che fa quasi venire giù lo stadio, 2 a 0 meritatissimo per la Fidelis. Al 28' mister Favarin opera il primo cambio: fuori Annone, autore di una buonissima prestazione, e dentro Matera. I biancazzurri non smettono di giocare, e al 37' potrebbero siglare il tris: sull' ennesimo contrattacco, Cianci calcia malamente invece di servire Matera tutto solo al centro. E' l'unica sbavatura del numero 19 in questa partita, e infatti un minuto più tardi esce con grandi applausi di tutto lo stadio per far posto a Fall. Pare che a questo punto la partita non abbia più nulla da dire, ma è nel finale che il Cosenza decide di svegliarsi: al 41' Gambino svetta di testa su cross di Corti costringendo Poluzzi ad una parata super anche con l'aiuto del palo, e sul calcio d'angolo successivo Cavallaro - subentrato a Criaco al 23'- calcia incredibilmente fuori da pochi passi; sono le migliori occasioni della partita per il Cosenza. Un minuto più tardi è Minicucci a prendersi i meritati applausi per l'ottima prestazione, lasciando il posto a Berardino. Nei cinque minuti di recupero la Fidelis non rischia più nulla, a parte in due frangenti in cui è Baclet a tentare l'azzardo, ma in modo impreciso. Finisce così 2 a 0 per i biancazzurri, che hanno domato un Cosenza sottotono fornendo una prestazione di assoluto livello. Ora c'è bisogno di dare continuità a tali prestazioni, a partire dall'insidiosa trasferta di Siracusa domenica prossima.