Associazioni
Fibrosi cistica, a piedi per la ricerca
Il viaggio di Chris fa tappa nella Bat
Andria - giovedì 27 ottobre 2016
14.20
Ha perso la sua fidanzata ed il figlio che la donna aveva in grembo ma ha deciso comunque di portare avanti il loro sogno: percorrere l'Italia per la solidarietà. A piedi, tappa dopo tappa, con il suo zaino in spalla ed un messaggio da diffondere forte e chiaro: aiutare la ricerca sulla fibrosi cistica. Da nord a sud, ciò che cambia realmente è solo l'accento ed al massimo il panorama, per il resto, ovvero accoglienza, ospitalità e soprattutto sensibilità sono le stesse. Parola di chi da aprile scorso è in cammino lungo tutto lo stivale. Christian Cappello, per gli amici Chris, ha attraversato comuni e oltrepassato confini regionali, nelle gambe quasi ha ormai quasi tre mila chilometri fatti per la malattia.
«Si tratta di una malattia genetica – spiega Christian Cappello, presidente della onlus #marta4kids – che è la più diffusa in Italia. Mancano ancora diversi mesi per concludere il mio viaggio a Bassano del Grappa, che è poi il posto dal quale sono partito il 2 aprile scorso, il giorno in cui sarebbe dovuto nascere il piccolo Leonardo, con il solo obiettivo di dare un contributo alla ricerca che ha già fatto passi da gigante e per questo non bisogna mollare».
Christian è arrivato ieri a Trani, stamattina ha raggiunto Barletta mentre domani sarà a Canosa di Puglia. Nella Bat va avanti il suo percorso perché «negli ultimi dieci anni la vita media delle persone affette da questa malattia è raddoppiata. Grazie agli eventi di beneficienza che abbiamo organizzato in questi mesi sono stati già raccolti 85 mila euro, ecco perché bisogna continuare a camminare. Il mio viaggio è a costo zero, mi faccio ospitare dalla gente che decide di aprirmi la porta della propria casa».
L'associazione di Chris si chiama #marta4kids e prende il nome dalla sua fidanzata, con lei aveva un sogno, quello di girare l'Italia a piedi, appunto. Marta ora non c'è più, con lei se n'è andato anche il bimbo che portava in grembo, ma il giovane di Bassano ha deciso di partire lo stesso, e di realizzare comunque il loro progetto per la solidarietà.
Per seguire, anche solo virtualmente, l'avventura di Chris c'è un blog (http://blogdiviaggi.com/) dove il «viaggiatore indipendente», come egli stesso si definisce, descrive il suo progetto per la solidarietà e raccoglie foto ed esperienze. Una sorta di diario di bordo virtuale, su cui appuntare una forte esperienza di vita reale.
«Si tratta di una malattia genetica – spiega Christian Cappello, presidente della onlus #marta4kids – che è la più diffusa in Italia. Mancano ancora diversi mesi per concludere il mio viaggio a Bassano del Grappa, che è poi il posto dal quale sono partito il 2 aprile scorso, il giorno in cui sarebbe dovuto nascere il piccolo Leonardo, con il solo obiettivo di dare un contributo alla ricerca che ha già fatto passi da gigante e per questo non bisogna mollare».
Christian è arrivato ieri a Trani, stamattina ha raggiunto Barletta mentre domani sarà a Canosa di Puglia. Nella Bat va avanti il suo percorso perché «negli ultimi dieci anni la vita media delle persone affette da questa malattia è raddoppiata. Grazie agli eventi di beneficienza che abbiamo organizzato in questi mesi sono stati già raccolti 85 mila euro, ecco perché bisogna continuare a camminare. Il mio viaggio è a costo zero, mi faccio ospitare dalla gente che decide di aprirmi la porta della propria casa».
L'associazione di Chris si chiama #marta4kids e prende il nome dalla sua fidanzata, con lei aveva un sogno, quello di girare l'Italia a piedi, appunto. Marta ora non c'è più, con lei se n'è andato anche il bimbo che portava in grembo, ma il giovane di Bassano ha deciso di partire lo stesso, e di realizzare comunque il loro progetto per la solidarietà.
Per seguire, anche solo virtualmente, l'avventura di Chris c'è un blog (http://blogdiviaggi.com/) dove il «viaggiatore indipendente», come egli stesso si definisce, descrive il suo progetto per la solidarietà e raccoglie foto ed esperienze. Una sorta di diario di bordo virtuale, su cui appuntare una forte esperienza di vita reale.