Enti locali
Festival della Rigenerazione Urbana. Andria nel rapporto “Città Rigenerative” dell’IFEL
Con i suoi tre Pinqua, Aria Acqua Terra, protagonista della seconda edizione di Città in Scena
Andria - lunedì 9 dicembre 2024
16.19
L'esperienza di Rigenerazione Urbana della Città di Andria con i suoi tre Pinqua, Aria Acqua Terra, protagonista della seconda edizione di Città in Scena, il festival dedicato alla rigenerazione urbana in Italia che si è svolto a Roma dal 4 al 6 dicembre scorsi.
Un festival per raccontare la capacità progettuale delle città italiane che stanno mettendo in atto forme e modelli di trasformazione incentrati su inclusione, sostenibilità e resilienza, dove la cultura e le arti sono elementi centrali di questi processi, offrendo nuove prospettive per immaginare e costruire il futuro delle città.
Di Andria si è parlato in particolare durante la sessione di studio "I processi amministrativi e gestionali nella rigenerazione urbana" organizzata da IFEL e dall'Associazione Mecenate90, durante la quale è stato presentato il volume "Città Rigenerative" elaborato da Fondazione IFEL e dall' Associazione Mecenate90 ETS, che analizza i principali investimenti in rigenerazione urbana in alcuni comuni italiani, con particolare riguardo al futuro delle città: la rigenerazione sostenibile. Il fenomeno della rigenerazione urbana non è solo spinto da fattori economici, demografici e sociali, ma anche da principi come il risparmio di suolo, il risparmio energetico e politiche pubbliche che utilizzano strumenti finanziari nazionali ed europei.
«"Città in scena – Il festival della rigenerazione urbana" è una manifestazione che si è svolta da maggio a novembre lungo l'Italia, con tappe per quanto riguarda la Puglia a Trani – spiega l'Assessore allka Visione Urbana del Comune di Andria, arch. Anna Maria Curcuruto, presente a Roma in questi giorni – Sono state prese in considerazione gli interventi di rigenerazione urbana di molte città. Su queste città ne sono state selezionate quindici per redigere poi un rapporto – studio a cura di IFEL che ha approfondito i casi più significativi tra cui la città di Andria. Per la Puglia, ci sono Andria, Bari e e Taranto quali esempi della rigenerazione urbana. A me è spettato il compito di presentare il progetto dei tre Pinqua intorno alle tre stazioni: Andria Nord, Andria Centro e Andria Sud lungo l'interramento della ferrovia. Un caso singolare particolarmente significativo perché i tre Pinqua sono in realtà un unico grande progetto di rigenerazione urbana. L'intervento ha quindi suscitato un notevole interesse perché era un un discorso assolutamente singolare rispetto agli altri».
In particolare, l'interesse suscitato fa riferimento agli aspetti e alle conseguenze sul territorio. «Il primo aspetto certamente è la mobilità e l'accessibilità urbana – aggiunge l'ass. Curcuruto – Il secondo è il fortissimo potenziamento di verde ed il terzo è da una parte la realizzazione di un mix di ERP (edilizia residenziale pubblica) e di ERS (edilizia residenziale sociale) anche con il coinvolgimento di consorzi privati e soprattutto di finanziamenti privati, e dall'altro la realizzazione attraverso questa residenza di grandi superfici, di spazi ceduti al comune per la realizzazione di servizi che saranno poi affidati alle numerose associazioni private di Andria, servizi che saranno aperti alla collettività. Ora siamo in fase di consegna dei tre cantieri e contiamo quindi di mantenere i termini dei finanziamenti del PNRR che prevedono l'ultimazione dei lavori entro il 2026».
«Questi risultati – dichiara la Sindaca avv. Giovanna Bruno – ci confortano nelle scelte che faticosamente abbiamo compiuto a inizio mandato, puntando sulla rigenerazione di luoghi, di attività, di rapporti e soprattutto sulla valorizzazione di tutto ciò che è già il nostro patrimonio immobiliare, storico e artistico per lanciare anche la sfida verso la città del futuro».
09-12-2024_citta_rigenerative
Un festival per raccontare la capacità progettuale delle città italiane che stanno mettendo in atto forme e modelli di trasformazione incentrati su inclusione, sostenibilità e resilienza, dove la cultura e le arti sono elementi centrali di questi processi, offrendo nuove prospettive per immaginare e costruire il futuro delle città.
Di Andria si è parlato in particolare durante la sessione di studio "I processi amministrativi e gestionali nella rigenerazione urbana" organizzata da IFEL e dall'Associazione Mecenate90, durante la quale è stato presentato il volume "Città Rigenerative" elaborato da Fondazione IFEL e dall' Associazione Mecenate90 ETS, che analizza i principali investimenti in rigenerazione urbana in alcuni comuni italiani, con particolare riguardo al futuro delle città: la rigenerazione sostenibile. Il fenomeno della rigenerazione urbana non è solo spinto da fattori economici, demografici e sociali, ma anche da principi come il risparmio di suolo, il risparmio energetico e politiche pubbliche che utilizzano strumenti finanziari nazionali ed europei.
«"Città in scena – Il festival della rigenerazione urbana" è una manifestazione che si è svolta da maggio a novembre lungo l'Italia, con tappe per quanto riguarda la Puglia a Trani – spiega l'Assessore allka Visione Urbana del Comune di Andria, arch. Anna Maria Curcuruto, presente a Roma in questi giorni – Sono state prese in considerazione gli interventi di rigenerazione urbana di molte città. Su queste città ne sono state selezionate quindici per redigere poi un rapporto – studio a cura di IFEL che ha approfondito i casi più significativi tra cui la città di Andria. Per la Puglia, ci sono Andria, Bari e e Taranto quali esempi della rigenerazione urbana. A me è spettato il compito di presentare il progetto dei tre Pinqua intorno alle tre stazioni: Andria Nord, Andria Centro e Andria Sud lungo l'interramento della ferrovia. Un caso singolare particolarmente significativo perché i tre Pinqua sono in realtà un unico grande progetto di rigenerazione urbana. L'intervento ha quindi suscitato un notevole interesse perché era un un discorso assolutamente singolare rispetto agli altri».
In particolare, l'interesse suscitato fa riferimento agli aspetti e alle conseguenze sul territorio. «Il primo aspetto certamente è la mobilità e l'accessibilità urbana – aggiunge l'ass. Curcuruto – Il secondo è il fortissimo potenziamento di verde ed il terzo è da una parte la realizzazione di un mix di ERP (edilizia residenziale pubblica) e di ERS (edilizia residenziale sociale) anche con il coinvolgimento di consorzi privati e soprattutto di finanziamenti privati, e dall'altro la realizzazione attraverso questa residenza di grandi superfici, di spazi ceduti al comune per la realizzazione di servizi che saranno poi affidati alle numerose associazioni private di Andria, servizi che saranno aperti alla collettività. Ora siamo in fase di consegna dei tre cantieri e contiamo quindi di mantenere i termini dei finanziamenti del PNRR che prevedono l'ultimazione dei lavori entro il 2026».
«Questi risultati – dichiara la Sindaca avv. Giovanna Bruno – ci confortano nelle scelte che faticosamente abbiamo compiuto a inizio mandato, puntando sulla rigenerazione di luoghi, di attività, di rapporti e soprattutto sulla valorizzazione di tutto ciò che è già il nostro patrimonio immobiliare, storico e artistico per lanciare anche la sfida verso la città del futuro».
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