Eventi e cultura
Festival Castel dei Mondi: seconda giornata ricca di appuntamenti
Alle 18,30 a Palazzo di Città l'inedito spettacolo "Please, continue (Hamlet)"
Andria - domenica 24 agosto 2014
Seconda giornata, domenica 24 agosto, per la XVIII edizione del Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi, dopo l'inaugurazione affidata alla prima rappresentazione in Italia di Tapis Magiques - L'Origine du Monde, incredibile installazione luminosa dell'artista Miguel Chevalier, uno dei pionieri dell'arte digitale a livello planetario. Promosso dal Comune di Andria, con il sostegno di Regione Puglia Fondi, del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo (Mibact) e la collaborazione dell'Associazione Culturale Malearti, il Festival non si limita a mettere in contatto storia antica e tecnologia avveniristica, ma mescola lungo nove intensissimi giorni eventi musicali e teatrali, letture, presentazioni di libri e occasioni di alta formazione, per un totale di più di 40 eventi, con compagnie e gruppi dal Regno Unito, dalla Svizzera, dalla Francia, e artisti originari da Giappone, Messico o Algeria.
Primo appuntamento di domenica è con Please, continue (Hamlet), alle ore 18.30 presso la Sala Consiliare di Palazzo di Città, dove ad un'autentica corte di giustizia (giudici e avvocati del Foro di Trani), gli autori Yan Duveydank e Roger Bernat consegnano il destino dello spettacolo. In un sobborgo popolare un giovane uccide il padre della sua amica. Lei lo accusa di assassinio, lui sostiene che è stato un incidente. Tre anni dopo si apre il processo. Per preservare l'anonimato delle persone coinvolte nel caso i loro nomi sono sostituiti da nomi di fantasia: l'imputato si chiama Amleto, la vittima Polonio e l'accusatrice Ofelia. Un caso universale che ha le radici in una storia vera: una drammaturgia del reale, una storia vicina ai grandi drammi classici trasposta nel mondo di oggi, qui e ora. Il caso Amleto è trattato secondo le regole della procedura giudiziaria. E quasi tutto è vero: solo le parti di Amleto, di sua madre Gertrude e dell'amica Ofelia sono interpretate da attori. Tutti gli altri, dal giudice al procuratore pubblico, dall'avvocato difensore al perito psichiatrico, esercitano queste funzioni anche nella vita di tutti i giorni. Please, continue (Hamlet) indirizza così la sua attenzione sui reali meccanismi di funzionamento dell'apparato giudiziario, per svelare come si fa giustizia ai giorni nostri. Su un fatto di cronaca reale Duyvendak e Bernat hanno istruito un processo che è anche il canovaccio di un dramma teatrale che confonde i confini fra fiction e procedura reale. Please, continue (Hamlet) stimola e provoca il senso civico di ogni spettatore nel suo rapporto con la giustizia, misurando lo scarto fra la definizione che ognuno di noi ne dà e quella che lo Stato ci rimanda.
Alle ore 20,30 a Castel del Monte, si replica Tapis Magiques - L'Origine du Monde, dell'artista Miguel Chevalier, mentre alle ore 21.00, presso il Chiostro San Francesco, Michele Sinisi del Teatro Minimo ripropone, attraverso la magia dell'eroe shakespeariano, Riccardo III, un'altra personale riflessione su storia e crudeltà. Per la sezione Nuova Drammaturgia, il Festival continua il suo percorso attraverso le più originali e affermate realtà italiane come l'emozionante Pinocchio di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani dei Babilonia Teatri, ore 22.00 Seminario Vescovile, dove la storia del celebre burattino è lo spunto per un incontro con un mondo alieno, quello delle persone uscite dal coma. Uno spettacolo in cui la vita irrompe sulla scena con tutta la sua forza. Perchè Pinocchio? Perchè farlo con persone uscite dal coma? Perchè dopo il trauma sono stati messi da una parte e fare teatro è l'unica possibilità che hanno per gridare che ci sono. Un'umanità da ascoltare e amplificare senza pietismo, paternalismo né razzismo. Pinocchio è la loro umanità. Le loro e le nostre debolezze e incoerenze. Pinocchio corrisponde al nostro bisogno di fare un teatro necessario. Un teatro dove la vita abiti la scena senza essere mediata dalla finzione. Pinocchio è le nostre tentazioni. Le nostre contraddizioni. Le nostre bugie. E' questo il paese dei balocchi?
Infine, per la sezione OFF, alle ore 23.00, presso la Biblioteca "G.Ceci", appuntamento con Paolo Pallante (concerto unico), uno degli artisti italiani che però sono di casa nel mondo, per le collaborazioni e gli ambienti in cui operano. Artista che si divide tra chitarra, canto e farmacia, nelle atmosfere del rock progressive e del jazz. Ha lavorato come chitarrista e/o cantante con Alex Britti, Eric Daniel, Antonello Salis, Antonio Marangolo, Toni Armetta, Orlando Jhonson e Alessandro Haber. Nel 2008 ha aperto (chitarra e voce) i concerti in Germania di Carl Palmer, lo storico batterista e fondatore di uno dei gruppi più importanti della storia del Rock Progressive: Emerson Lake and Palmer. La sua musica è suono naturale, atmosfere sudamericane e gusto del jazz con una dose cantautoriale che lo avvicina ai momenti più intimi di Paolo Conte, Vinicio Capossela e GianMaria Testa.
Primo appuntamento di domenica è con Please, continue (Hamlet), alle ore 18.30 presso la Sala Consiliare di Palazzo di Città, dove ad un'autentica corte di giustizia (giudici e avvocati del Foro di Trani), gli autori Yan Duveydank e Roger Bernat consegnano il destino dello spettacolo. In un sobborgo popolare un giovane uccide il padre della sua amica. Lei lo accusa di assassinio, lui sostiene che è stato un incidente. Tre anni dopo si apre il processo. Per preservare l'anonimato delle persone coinvolte nel caso i loro nomi sono sostituiti da nomi di fantasia: l'imputato si chiama Amleto, la vittima Polonio e l'accusatrice Ofelia. Un caso universale che ha le radici in una storia vera: una drammaturgia del reale, una storia vicina ai grandi drammi classici trasposta nel mondo di oggi, qui e ora. Il caso Amleto è trattato secondo le regole della procedura giudiziaria. E quasi tutto è vero: solo le parti di Amleto, di sua madre Gertrude e dell'amica Ofelia sono interpretate da attori. Tutti gli altri, dal giudice al procuratore pubblico, dall'avvocato difensore al perito psichiatrico, esercitano queste funzioni anche nella vita di tutti i giorni. Please, continue (Hamlet) indirizza così la sua attenzione sui reali meccanismi di funzionamento dell'apparato giudiziario, per svelare come si fa giustizia ai giorni nostri. Su un fatto di cronaca reale Duyvendak e Bernat hanno istruito un processo che è anche il canovaccio di un dramma teatrale che confonde i confini fra fiction e procedura reale. Please, continue (Hamlet) stimola e provoca il senso civico di ogni spettatore nel suo rapporto con la giustizia, misurando lo scarto fra la definizione che ognuno di noi ne dà e quella che lo Stato ci rimanda.
Alle ore 20,30 a Castel del Monte, si replica Tapis Magiques - L'Origine du Monde, dell'artista Miguel Chevalier, mentre alle ore 21.00, presso il Chiostro San Francesco, Michele Sinisi del Teatro Minimo ripropone, attraverso la magia dell'eroe shakespeariano, Riccardo III, un'altra personale riflessione su storia e crudeltà. Per la sezione Nuova Drammaturgia, il Festival continua il suo percorso attraverso le più originali e affermate realtà italiane come l'emozionante Pinocchio di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani dei Babilonia Teatri, ore 22.00 Seminario Vescovile, dove la storia del celebre burattino è lo spunto per un incontro con un mondo alieno, quello delle persone uscite dal coma. Uno spettacolo in cui la vita irrompe sulla scena con tutta la sua forza. Perchè Pinocchio? Perchè farlo con persone uscite dal coma? Perchè dopo il trauma sono stati messi da una parte e fare teatro è l'unica possibilità che hanno per gridare che ci sono. Un'umanità da ascoltare e amplificare senza pietismo, paternalismo né razzismo. Pinocchio è la loro umanità. Le loro e le nostre debolezze e incoerenze. Pinocchio corrisponde al nostro bisogno di fare un teatro necessario. Un teatro dove la vita abiti la scena senza essere mediata dalla finzione. Pinocchio è le nostre tentazioni. Le nostre contraddizioni. Le nostre bugie. E' questo il paese dei balocchi?
Infine, per la sezione OFF, alle ore 23.00, presso la Biblioteca "G.Ceci", appuntamento con Paolo Pallante (concerto unico), uno degli artisti italiani che però sono di casa nel mondo, per le collaborazioni e gli ambienti in cui operano. Artista che si divide tra chitarra, canto e farmacia, nelle atmosfere del rock progressive e del jazz. Ha lavorato come chitarrista e/o cantante con Alex Britti, Eric Daniel, Antonello Salis, Antonio Marangolo, Toni Armetta, Orlando Jhonson e Alessandro Haber. Nel 2008 ha aperto (chitarra e voce) i concerti in Germania di Carl Palmer, lo storico batterista e fondatore di uno dei gruppi più importanti della storia del Rock Progressive: Emerson Lake and Palmer. La sua musica è suono naturale, atmosfere sudamericane e gusto del jazz con una dose cantautoriale che lo avvicina ai momenti più intimi di Paolo Conte, Vinicio Capossela e GianMaria Testa.