Territorio
Feste natalizie: 180mln spesi a tavola per le feste; 7 su dieci in casa
Secondo Coldiretti, sono 15mila le presenze stimate negli agriturismi pugliesi per iniziare l’anno con il buon cibo di campagna
Puglia - giovedì 2 gennaio 2025
0.44 Comunicato Stampa
Per le tavolate di fine d'anno e Capodanno 2025 i pugliesi hanno speso circa 180 milioni di euro che quasi 7 su dieci (69%) hanno consumato nelle case, proprie o di parenti e amici, mentre gli altri si sono divisi soprattutto tra ristoranti e gli agriturismi con oltre 15mila presenze secondo le stime di Terranostra e Campagna Amica, ma anche brevi viaggi in Italia e all'estero. E' quanto emerge dal bilancio di Capodanno tracciato dalla Coldiretti Puglia, con una stima della spesa a tavola per la festa di fine anno, dove le tavolate sono state in media di circa 7 commensali.
Lo spumante – sottolinea la Coldiretti regionale - si è confermato il prodotto immancabile per più di otto cittadini su dieci (83%), ma è stato seguito a ruota dalle lenticchie presenti nell'82% dei menu, forse anche perché sono chiamate a portar fortuna secondo antiche credenze. Non solo lenticchie tra i piatti portafortuna a fine anno ci sono stati – continua la Coldiretti Puglia - anche i chicchi di uva (52% delle tavole) che, secondo la tradizione, vanno mangiati per buon auspicio al pari delle lenticchie. Un rito scaramantico ormai entrato a far parte della tradizione italiana, peraltro rafforzato negli ultimi anni dalle preoccupazioni per la difficile situazione internazionale, con le guerre che hanno seguito la pandemia.
Sulle tavole non sono mancati neppure il pesce e la frutta, con una netta preferenza per le varietà di origine nazionale, mentre calano champagne e frutta esotica. Ma c'è anche chi ha dovuto rinunciare al pesce a causa degli elevati costi e per rispettare la tradizione ha portato in tavola le cime di rapa stufate e i panzerotti fritti con ripieno di mozzarella, pomodoro e formaggio o con ricotta scuanta.
Grande ritorno anche dei dolci 'fai da te' della tradizione pugliese immancabili sulle tavole di fine d'anno e Capodanno, complice il caro panettone con aumenti medi dei prezzi fino al 6%, con 1 massaia su 2 che ha passato non meno di 2 ore in cucina per poterli fare in casa, spesso aiutata dai bambini.
Lo spumante – sottolinea la Coldiretti regionale - si è confermato il prodotto immancabile per più di otto cittadini su dieci (83%), ma è stato seguito a ruota dalle lenticchie presenti nell'82% dei menu, forse anche perché sono chiamate a portar fortuna secondo antiche credenze. Non solo lenticchie tra i piatti portafortuna a fine anno ci sono stati – continua la Coldiretti Puglia - anche i chicchi di uva (52% delle tavole) che, secondo la tradizione, vanno mangiati per buon auspicio al pari delle lenticchie. Un rito scaramantico ormai entrato a far parte della tradizione italiana, peraltro rafforzato negli ultimi anni dalle preoccupazioni per la difficile situazione internazionale, con le guerre che hanno seguito la pandemia.
Sulle tavole non sono mancati neppure il pesce e la frutta, con una netta preferenza per le varietà di origine nazionale, mentre calano champagne e frutta esotica. Ma c'è anche chi ha dovuto rinunciare al pesce a causa degli elevati costi e per rispettare la tradizione ha portato in tavola le cime di rapa stufate e i panzerotti fritti con ripieno di mozzarella, pomodoro e formaggio o con ricotta scuanta.
Grande ritorno anche dei dolci 'fai da te' della tradizione pugliese immancabili sulle tavole di fine d'anno e Capodanno, complice il caro panettone con aumenti medi dei prezzi fino al 6%, con 1 massaia su 2 che ha passato non meno di 2 ore in cucina per poterli fare in casa, spesso aiutata dai bambini.