Politica
Feste "commerciali", Bruno: «Attenzione agli abusivi»
L'intervento di denuncia della consigliera di Progetto Andria
Andria - sabato 13 febbraio 2016
La consigliera di Progetto Andria, Giovanna Bruno, è intervenuta sulla problematica delle attività abusive seminate nella città di Andria in occasione delle varie festività. Le stesse danneggiano le attività commerciali e alcune denunce sono state inoltrate presso lo Sportello Cittadino.
«E' in arrivo una delle feste commerciali "comandate" come San Valentino, quelle che danno un po' di respiro a qualche commerciante che vende fiori, gadget, oggetti di ogni tipo. Poi abbiamo la festa della donna, quella del papà, quella della mamma, quella dei nonni, senza dimenticare le tradizionali natale/epifania e carnevale. Purtroppo queste occasioni di commercio, da ormai troppo tempo, sono disturbate dalla presenza sempre più ingombrante di venditori che pur di accaparrarsi la giornata, si improvvisano fioristi, cartolai, o venditori di qualsiasi altra cosa, che viene proposta a prezzo inferiore rispetto alla merce venduta in un regolare negozio, con una regolare licenza, con regolari dipendenti assunti e stipendiati. Insomma, con regolare versamento di tasse e con tutte le carte a posto per poter esercitare. Ora, è chiaro che siamo alla guerra tra i poveri: l'ambulante abusivo si improvvisa tale perché non ha lavoro e, se magari fino a ieri è riuscito a strappare a nero qualche giornata durante la raccolta delle olive, oggi lo ritroviamo a vendere fiori per la festa degli innamorati o rose per la festa della mamma o giocattoli per l'epifania. Un commerciante ha denunciato al nostro Sportello al Cittadino, che recentemente, davanti al suo negozio preso in locazione, per il quale paga somme esorbitanti per lo smaltimento dei rifiuti, si è piazzato un ambulante abusivo che vendeva fiori e piante, più altra merce all'interno della sua macchina. Il commerciante "regolare" ha provato a segnalare quanto stava accadendo alle forze dell'Ordine e agli Uffici Comunali, ricavandone solo uno scarica-barile tra settori, senza venire a capo della situazione. E' comprensibile immaginare come monti la rabbia, quando tu sei sottoposto ad ogni tipo di stress economico per non incorrere in sanzioni e poi qualcun altro, sotto gli occhi, ti ruba il mestiere indisturbato, arrecandoti un danno notevole. Quando poi il commerciante "regolare" non si sente nemmeno tutelato da chi di competenza, è davvero il colmo. Più volte i politici di centro destra dell'attuale amministrazione hanno espresso pensieri netti contro ogni forma di illegalità, come quella che stiamo descrivendo, impegnandosi a combatterla. Come sempre, però, tante le parole e pochi i fatti. Molti ricorderanno che qualche anno addietro si è creata una protesta strutturata degli operatori del settore ortofrutticolo i quali, denunciando ogni tipo di attività abusiva in loro danno, avevano ottenuto una maggiore attenzione alla problematica che sfociò in una temporanea campagna di controlli. Poi, finito il periodo "caldo" di protesta, tutto è tornato come prima. Ci rendiamo conto che è un cane che si morde la coda: da un lato v'è chi non ha lavoro e si arrangia come può, pur nella consapevolezza di essere nell'illegalità. Dall'altro c'è chi si sforza di fare tutte le cose in regola, a costo di immani sacrifici, e viene danneggiato da un sistema che non punisce chi è abusivo, dall'altro ancora c'è il cittadino acquirente il quale o si dispiace dell'abusivo e compra da lui o, più semplicemente, pensa alle proprie tasche e quindi compra da chi vende a meno, senza preoccuparsi di diventare inevitabilmente parte de questo sistema di illegalità. E in tutto questo l'Amministrazione dov'è? Che fa? Come tutela chi merita di essere tutelato? Che attività profonde per cercare di arginare il grave fenomeno della disoccupazione e di tutto il disagio sociale ad essa collegato? E per il fenomeno in espansione dell'abusivismo che fa? Si può realmente pensare di fare qualcosa per porre fine a questo imbarbarimento continuo della nostra società? La politica è ancora in grado di dare risposte e trovare soluzioni? Siamo disponibili ad ogni tipo di confronto, purchè realmente ci sia, e a dare qualsiasi forma di contributo per affrontare di petto una questione così delicata».
«E' in arrivo una delle feste commerciali "comandate" come San Valentino, quelle che danno un po' di respiro a qualche commerciante che vende fiori, gadget, oggetti di ogni tipo. Poi abbiamo la festa della donna, quella del papà, quella della mamma, quella dei nonni, senza dimenticare le tradizionali natale/epifania e carnevale. Purtroppo queste occasioni di commercio, da ormai troppo tempo, sono disturbate dalla presenza sempre più ingombrante di venditori che pur di accaparrarsi la giornata, si improvvisano fioristi, cartolai, o venditori di qualsiasi altra cosa, che viene proposta a prezzo inferiore rispetto alla merce venduta in un regolare negozio, con una regolare licenza, con regolari dipendenti assunti e stipendiati. Insomma, con regolare versamento di tasse e con tutte le carte a posto per poter esercitare. Ora, è chiaro che siamo alla guerra tra i poveri: l'ambulante abusivo si improvvisa tale perché non ha lavoro e, se magari fino a ieri è riuscito a strappare a nero qualche giornata durante la raccolta delle olive, oggi lo ritroviamo a vendere fiori per la festa degli innamorati o rose per la festa della mamma o giocattoli per l'epifania. Un commerciante ha denunciato al nostro Sportello al Cittadino, che recentemente, davanti al suo negozio preso in locazione, per il quale paga somme esorbitanti per lo smaltimento dei rifiuti, si è piazzato un ambulante abusivo che vendeva fiori e piante, più altra merce all'interno della sua macchina. Il commerciante "regolare" ha provato a segnalare quanto stava accadendo alle forze dell'Ordine e agli Uffici Comunali, ricavandone solo uno scarica-barile tra settori, senza venire a capo della situazione. E' comprensibile immaginare come monti la rabbia, quando tu sei sottoposto ad ogni tipo di stress economico per non incorrere in sanzioni e poi qualcun altro, sotto gli occhi, ti ruba il mestiere indisturbato, arrecandoti un danno notevole. Quando poi il commerciante "regolare" non si sente nemmeno tutelato da chi di competenza, è davvero il colmo. Più volte i politici di centro destra dell'attuale amministrazione hanno espresso pensieri netti contro ogni forma di illegalità, come quella che stiamo descrivendo, impegnandosi a combatterla. Come sempre, però, tante le parole e pochi i fatti. Molti ricorderanno che qualche anno addietro si è creata una protesta strutturata degli operatori del settore ortofrutticolo i quali, denunciando ogni tipo di attività abusiva in loro danno, avevano ottenuto una maggiore attenzione alla problematica che sfociò in una temporanea campagna di controlli. Poi, finito il periodo "caldo" di protesta, tutto è tornato come prima. Ci rendiamo conto che è un cane che si morde la coda: da un lato v'è chi non ha lavoro e si arrangia come può, pur nella consapevolezza di essere nell'illegalità. Dall'altro c'è chi si sforza di fare tutte le cose in regola, a costo di immani sacrifici, e viene danneggiato da un sistema che non punisce chi è abusivo, dall'altro ancora c'è il cittadino acquirente il quale o si dispiace dell'abusivo e compra da lui o, più semplicemente, pensa alle proprie tasche e quindi compra da chi vende a meno, senza preoccuparsi di diventare inevitabilmente parte de questo sistema di illegalità. E in tutto questo l'Amministrazione dov'è? Che fa? Come tutela chi merita di essere tutelato? Che attività profonde per cercare di arginare il grave fenomeno della disoccupazione e di tutto il disagio sociale ad essa collegato? E per il fenomeno in espansione dell'abusivismo che fa? Si può realmente pensare di fare qualcosa per porre fine a questo imbarbarimento continuo della nostra società? La politica è ancora in grado di dare risposte e trovare soluzioni? Siamo disponibili ad ogni tipo di confronto, purchè realmente ci sia, e a dare qualsiasi forma di contributo per affrontare di petto una questione così delicata».