Commento
Festa patronale, Centro Zenith: "Giostre, bancarelle e...fragilità"
Una riflessione del prof. Antonello Fortunato, sulle polemiche sorte circa la necessità di installare o meno bancarelle e giostre
Andria - venerdì 10 settembre 2021
10.46
«Sapete qual è il problema?
È pensare che nella vita contano solo i soldi. Sostenere che l'economia sia il motore del mondo e non la vita stessa.
Non entro nel merito delle dispute politiche (ormai non mi appassionano più), né tantomeno tifo per una posizione ideologica che è sempre una rappresentazione parziale della realtà (Hegel direbbe che la Verità è nell'intero).
Quello però che mi colpisce è non guardare la realtà dalla parte dei più fragili.
Il lockdown è stato devastante per molti miei ragazzi specialmente abili.
Ricordo che ogni sera dovevo inventarmi una particolare attività a distanza per coinvolgerli e non lasciarli nella solitudine di una gabbia/casa che non offriva opportunità.
Per fortuna ne siamo usciti assumendoci responsabilità e cercando di garantire con responsabilità, attraverso un meticoloso protocollo di sicurezza, iniziative in presenza.
Adesso assisto alla disputa giostre sì /giostre no!!! Bancarelle sì /bancarelle no.
Sia chiaro che il lavoro nobilita l'uomo, e ogni essere umano ha diritto a realizzarsi attraverso un'attività che dia dignità alla propria dimensione esistenziale.
Eppure mi sorprendono i toni da crociata di chi, completamente ignaro della situazione pandemica, soffia provocazioni e parla alla pancia delle persone. (E non c'entra nulla il festival Castel dei Mondi che comunque ha una affluenza minore rispetto ad una festa popolare o la movida serale che coinvolge i più giovani ma non tutte le fasce d'età.
Analizzare le proporzioni di un evento è fondamentale per capire le cose!!!! Anche se il pericolo si annida pure lì.
Sapete quanto disagio psicologico dietro il silenzio del covid?
Potete immaginare (solo per un istante) le disuguaglianze sociali create dalla didattica a distanza non supportata da famiglie meno abbienti?
Riuscite a riflettere sulla condizione di esaurimento motivazionale generato da mesi di inattività e di mancanza di relazioni?
Quando vi addormentate la sera, la coscienza non vi sussurra pensieri sulla condizione di fragilità di tanti nostri amici e fratelli, dilaniati dalla paura del contagio?
Non sentite il richiamo di una giusta posizione decisionale che garantisca la sicurezza di chi è profondamente debole?
Un giro in giostra lo si può sempre recuperare... Una passeggiata per le bancarelle in tempi migliori sarà più piacevole e fruttuosa...
Ma la vita, la santa e sacrosanta voglia di vivere è la più gracile, delicata opportunità che abbiamo e va protetta sempre, ovunque, dovunque».
È pensare che nella vita contano solo i soldi. Sostenere che l'economia sia il motore del mondo e non la vita stessa.
Non entro nel merito delle dispute politiche (ormai non mi appassionano più), né tantomeno tifo per una posizione ideologica che è sempre una rappresentazione parziale della realtà (Hegel direbbe che la Verità è nell'intero).
Quello però che mi colpisce è non guardare la realtà dalla parte dei più fragili.
Il lockdown è stato devastante per molti miei ragazzi specialmente abili.
Ricordo che ogni sera dovevo inventarmi una particolare attività a distanza per coinvolgerli e non lasciarli nella solitudine di una gabbia/casa che non offriva opportunità.
Per fortuna ne siamo usciti assumendoci responsabilità e cercando di garantire con responsabilità, attraverso un meticoloso protocollo di sicurezza, iniziative in presenza.
Adesso assisto alla disputa giostre sì /giostre no!!! Bancarelle sì /bancarelle no.
Sia chiaro che il lavoro nobilita l'uomo, e ogni essere umano ha diritto a realizzarsi attraverso un'attività che dia dignità alla propria dimensione esistenziale.
Eppure mi sorprendono i toni da crociata di chi, completamente ignaro della situazione pandemica, soffia provocazioni e parla alla pancia delle persone. (E non c'entra nulla il festival Castel dei Mondi che comunque ha una affluenza minore rispetto ad una festa popolare o la movida serale che coinvolge i più giovani ma non tutte le fasce d'età.
Analizzare le proporzioni di un evento è fondamentale per capire le cose!!!! Anche se il pericolo si annida pure lì.
Sapete quanto disagio psicologico dietro il silenzio del covid?
Potete immaginare (solo per un istante) le disuguaglianze sociali create dalla didattica a distanza non supportata da famiglie meno abbienti?
Riuscite a riflettere sulla condizione di esaurimento motivazionale generato da mesi di inattività e di mancanza di relazioni?
Quando vi addormentate la sera, la coscienza non vi sussurra pensieri sulla condizione di fragilità di tanti nostri amici e fratelli, dilaniati dalla paura del contagio?
Non sentite il richiamo di una giusta posizione decisionale che garantisca la sicurezza di chi è profondamente debole?
Un giro in giostra lo si può sempre recuperare... Una passeggiata per le bancarelle in tempi migliori sarà più piacevole e fruttuosa...
Ma la vita, la santa e sacrosanta voglia di vivere è la più gracile, delicata opportunità che abbiamo e va protetta sempre, ovunque, dovunque».