Religioni
Festa parrocchiale di San Riccardo
Processione in onore del co-patrono di Andria cui è dedicata la grande comunità cittadina
Andria - lunedì 11 giugno 2018
13.30
Anche quest'anno, nel quartiere San Valentino si è svolta con grande partecipazione popolare, la solenne Processione in onore di San Riccardo.
La processione presieduta dal rettore e parroco don Giuseppe Zingaro si è snodata lungo le strade del quartiere attraversando via Alberobello, via Minervino Murge, via Molfetta, via Giovinazzo, via Alberobello, via Polignano a Mare, via Castellana Grotte, via Cerignola, via comuni di Puglia.
Don Franco Santovito ha portato la reliquia del Santo, mentre il simulacro (una statua lignea donata durante il suo mandato dal compianto vescovo diocesano Mons. Giuseppe Lanave) è stato condotto da alcuni fedeli.
Don Giuseppe, in particolare ha voluto ringraziare quanti hanno partecipato a questa ricorrenza. In particolare ha sottolineato che "Un impegno che prendiamo sempre come comunità è quella di abitare il quartiere, di portare a tutti la gioia del Cristo. Oggi la comunità parrocchiale è in festa. Vogliamo dire grazie al Signore per averci donato come patrono la grande figura di San Riccardo. Vogliamo invocare la sua intercessione: Lui ci aiuta a capire come seguire il Cristo nostro Signore. Chiediamo a San Riccardo di aiutare tutti noi a percorrere il cammino della santità e a percorrerlo sempre insieme".
La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da don Franco Santovito che nell'omelia ha citato la maestosa figura di San Riccardo che attraverso i suoi gesti, i miracoli compiuti ha sollevato le sorti del popolo di Andria. Inoltre, ha affermato: "Egli è stato un Vescovo mandato dalla Provvidenza, non un uomo del nostro popolo ma un uomo della lontana Inghilterra, chiamato da Papa Adriano IV e consacrato per la diocesi di Andria. Venendo nella nostra terra ha iniziato un grande lavoro, quello di costruire una comunità. Dobbiamo rendere grazie al Signore perchè ci ha mandato un Angelo dal cielo, ci ha dato il seminatore che ha fecondato la parola di Dio cristianizzando la nostra gente, dandoci un costruttore capace di edificare una comunità meravigliosa che stesse fortemente unita mettendo insieme le diverse realtà".
Ha così concluso: "Questo rito non simboleggia soltanto un momento di preghiera comunitaria ed un atto penitenziale, ma anche manifestazione di fede del popolo, avente spesso connotati culturali capaci di risvegliare il sentimento religioso dei fedeli che è un fine ed un mezzo per portare il messaggio di Cristo fra la gente".
La processione presieduta dal rettore e parroco don Giuseppe Zingaro si è snodata lungo le strade del quartiere attraversando via Alberobello, via Minervino Murge, via Molfetta, via Giovinazzo, via Alberobello, via Polignano a Mare, via Castellana Grotte, via Cerignola, via comuni di Puglia.
Don Franco Santovito ha portato la reliquia del Santo, mentre il simulacro (una statua lignea donata durante il suo mandato dal compianto vescovo diocesano Mons. Giuseppe Lanave) è stato condotto da alcuni fedeli.
Don Giuseppe, in particolare ha voluto ringraziare quanti hanno partecipato a questa ricorrenza. In particolare ha sottolineato che "Un impegno che prendiamo sempre come comunità è quella di abitare il quartiere, di portare a tutti la gioia del Cristo. Oggi la comunità parrocchiale è in festa. Vogliamo dire grazie al Signore per averci donato come patrono la grande figura di San Riccardo. Vogliamo invocare la sua intercessione: Lui ci aiuta a capire come seguire il Cristo nostro Signore. Chiediamo a San Riccardo di aiutare tutti noi a percorrere il cammino della santità e a percorrerlo sempre insieme".
La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da don Franco Santovito che nell'omelia ha citato la maestosa figura di San Riccardo che attraverso i suoi gesti, i miracoli compiuti ha sollevato le sorti del popolo di Andria. Inoltre, ha affermato: "Egli è stato un Vescovo mandato dalla Provvidenza, non un uomo del nostro popolo ma un uomo della lontana Inghilterra, chiamato da Papa Adriano IV e consacrato per la diocesi di Andria. Venendo nella nostra terra ha iniziato un grande lavoro, quello di costruire una comunità. Dobbiamo rendere grazie al Signore perchè ci ha mandato un Angelo dal cielo, ci ha dato il seminatore che ha fecondato la parola di Dio cristianizzando la nostra gente, dandoci un costruttore capace di edificare una comunità meravigliosa che stesse fortemente unita mettendo insieme le diverse realtà".
Ha così concluso: "Questo rito non simboleggia soltanto un momento di preghiera comunitaria ed un atto penitenziale, ma anche manifestazione di fede del popolo, avente spesso connotati culturali capaci di risvegliare il sentimento religioso dei fedeli che è un fine ed un mezzo per portare il messaggio di Cristo fra la gente".