
Attualità
“Fareambiente Andria", celebra la Festa della Primavera donando piante alla Città di Andria
Alcune piante di Catalpa Bignonioides e di corbezzolo piantumate in via Napoli
Andria - venerdì 21 marzo 2025
16.53
Nel giorno in cui Fareambiente festeggia l'arrivo della primavera e celebriamo la XVIII giornata nazionale del polline con la quale si vuole concentrare l'attenzione sull'importanza e necessità del monitoraggio ambientale per la prevenzione e cura delle pollinosi, i soci del Laboratorio verde Fareambiente di Andria donano alla comunità andriese alcune piante di Catalpa Bignonioides e di corbezzolo, albero da frutto sempre verde tipico della macchia mediterranea.
"Un intervento pensato per riqualificare le aiuole situate dal civ. 70 al civ. 100 di via Napoli, al fine di arricchire il patrimonio arboreo della Città di Andria e consentire di potenziare il verde e migliorare la qualità dell'aria di una zona centrale della città. L'albero di Catalpa Bignonioides chiamato anche "albero dei sigari", che dimostra una buona adattabilità alle condizioni urbane, può raggiungere un'altezza di 12 metri ed è ideale per ombreggiare e abbellire piazze, piazzali e aiuole, grazie alla sua chioma espansa e irregolare moderatamente densa che, a inizio estate, fiorisce con l'emissione di fiori a campana di colore bianco. La Catalpa Bignonioides, tra l'altro, svolge una funzione ecologica importante grazie anche alle sue grandi foglie sia per l'assorbimento di CO2 che per abbattere PM10(polveri sottili) oltre ad avere il pregio di non causare allergie. Non a caso abbiamo pensato di piantarla in coincidenza con la giornata nazionale della prevenzione e cura della pollinosi. Quanto al corbezzolo, chiamato anche albatro o arbuto, il suo utilizzo è stato pensato non solo perché rappresenta un'essenza arborea tipica della macchia mediterranea ma anche per la sua particolarità decorativa come pianta ornamentale tanto da considerarlo il simbolo del tricolore poiché in autunno, la pianta assume una caratteristica triplice colorazione rappresentata dal bianco dei fiori, il rosso dei frutti mangiabili e il verde delle foglie che rimandano, per l'appunto, alla bandiera tricolore italiana", sottolinea il Presidente del Laboratorio verde Fareambiente, Benedetto Miscioscia.
È interessante notare, che i frutti del corbezzolo maturano tra ottobre e dicembre dell'anno successivo rispetto alla fioritura che dà loro origine e che la maturazione avviene in concomitanza della nuova fioritura. Questo è il motivo per cui sulla pianta è possibile osservare sia i frutti che fiori nello stesso. L'auspicio è che tali piante vengano rispettate e curate da tutti, per dare un senso al nostro impegno in difesa dell'ambiente per riqualificando e rendendo più decorosi i nostri luoghi di vita quotidiana .
"Un intervento pensato per riqualificare le aiuole situate dal civ. 70 al civ. 100 di via Napoli, al fine di arricchire il patrimonio arboreo della Città di Andria e consentire di potenziare il verde e migliorare la qualità dell'aria di una zona centrale della città. L'albero di Catalpa Bignonioides chiamato anche "albero dei sigari", che dimostra una buona adattabilità alle condizioni urbane, può raggiungere un'altezza di 12 metri ed è ideale per ombreggiare e abbellire piazze, piazzali e aiuole, grazie alla sua chioma espansa e irregolare moderatamente densa che, a inizio estate, fiorisce con l'emissione di fiori a campana di colore bianco. La Catalpa Bignonioides, tra l'altro, svolge una funzione ecologica importante grazie anche alle sue grandi foglie sia per l'assorbimento di CO2 che per abbattere PM10(polveri sottili) oltre ad avere il pregio di non causare allergie. Non a caso abbiamo pensato di piantarla in coincidenza con la giornata nazionale della prevenzione e cura della pollinosi. Quanto al corbezzolo, chiamato anche albatro o arbuto, il suo utilizzo è stato pensato non solo perché rappresenta un'essenza arborea tipica della macchia mediterranea ma anche per la sua particolarità decorativa come pianta ornamentale tanto da considerarlo il simbolo del tricolore poiché in autunno, la pianta assume una caratteristica triplice colorazione rappresentata dal bianco dei fiori, il rosso dei frutti mangiabili e il verde delle foglie che rimandano, per l'appunto, alla bandiera tricolore italiana", sottolinea il Presidente del Laboratorio verde Fareambiente, Benedetto Miscioscia.
È interessante notare, che i frutti del corbezzolo maturano tra ottobre e dicembre dell'anno successivo rispetto alla fioritura che dà loro origine e che la maturazione avviene in concomitanza della nuova fioritura. Questo è il motivo per cui sulla pianta è possibile osservare sia i frutti che fiori nello stesso. L'auspicio è che tali piante vengano rispettate e curate da tutti, per dare un senso al nostro impegno in difesa dell'ambiente per riqualificando e rendendo più decorosi i nostri luoghi di vita quotidiana .