Politica
Ex alleati di centro destra: "Giorgino da Forlani a Salvini: il trasformismo come meta della politica”
E con l'ex Primo cittadino numerosi esponenti della sua maggioranza di centro destra: da Magliano a Matera, da Grumo a Campana
Andria - lunedì 6 maggio 2019
19.15
In una sala "P. Attimonelli" dell'albergo dei Pini, gremita di tanti volti noti e meno noti, è stato ufficializzato il passaggio di Nicola Giorgino nella Lega di Matteo Salvini, alla presenza dei plenipotenziari di Puglia e del territorio. Presenti, tra gli altri gli ex assessori Francesca Magliano, Magda Merafina, Pierpaolo Matera, la docente Giovanna Bruno, fino ad arrivare all'ex Commissario cittadino di Forza Italia, Mimmo Campana.
E sempre in queste ore è stato diramato un comunicato da parte degli ex alleati dell'ex Primo cittadino della sua passata maggioranza a Palazzo San Francesco. Andria Nuova, Direzione Italia, Forza Italia ed IDEA hanno sottolineato in una nota: "Giorgino da Forlani a Salvini: il trasformismo come meta della politica"
"Dalle felpate e curiali braccia democristiane di Arnaldo Forlani alle rudi fattezze celtiche di Matteo Salvini (immortalato con tanto di t-shirt contro Papa Francesco), il passo non è stato affatto breve, ma costellato da una serie di "trasfigurazioni" politiche sinceramente dettate da una coerenza ideologica avente quale finalità unica l'opportunismo.
Da Forlani a Salvini, dunque, con l'intervallo di Casini, Pionati, Berlusconi (con sub-intervalli oscillanti tra Alfano e Fitto), qualche ammiccamento all'imperante Renzi (vedasi Giunta tecnica nel 2015), infine l'approdo nella "terra promessa" padan – salviniana.
Nicola Giorgino in questi anni ci aveva abituato a mirabolanti capriole, ma il triplo salto mortale carpiato con avvitamento ci era francamente sfuggito, specie se fino ad un anno fa si faceva immortalare avvinghiato al Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani.
Oggi, con il passaggio alla Lega, cui offriamo tutta la nostra sincera solidarietà per la chiusura di questa brillante operazione politica, si scopre finalmente il grande bluff di una manovra avvolgente che intrecciava anche i profili amministrativi del Comune di Andria, con una Giunta a trazione sovran-populista, varata non a caso dopo la formazione del governo gialloverde, mentre l'Ente era in balìa di un disastro economico-finanziario senza precedenti.
Oggi abbiamo la certezza che l'Amministrazione Giorgino era totalmente plagiata verso il pensiero politico unico, quello leghista, a discapito delle ragioni della comunità del centrodestra, umiliata e calpestata dalle sfrenate ambizioni personali dell'ex Sindaco.
Il velo dell'ipocrisia è finalmente squarciato, i cittadini andriesi sapranno giudicare, rettamente, d'ora in avanti, chi è il vero traditore della nostra città, e siamo certi non dimenticheranno facilmente chi ha utilizzato la comunità andriese solo come mero trampolino di lancio per il proprio carrierismo.
Infine, un abbraccio ideale intendiamo inviarlo anche agli amici del Movimento Cinque Stelle ed in particolare all'on. Giuseppe D'Ambrosio, in quanto da oggi avrà come interlocutore ed alleato l'avvocato Giorgino.
"Galeotto fu il contratto di governo e chi lo scrisse", avrebbe declamato padre Dante nella sua Divina Commedia. Auguri ai novelli Paolo e Francesca!, ha concluso la nota di Andria Nuova, Direzione Italia, Forza Italia ed IDEA.
E sempre in queste ore è stato diramato un comunicato da parte degli ex alleati dell'ex Primo cittadino della sua passata maggioranza a Palazzo San Francesco. Andria Nuova, Direzione Italia, Forza Italia ed IDEA hanno sottolineato in una nota: "Giorgino da Forlani a Salvini: il trasformismo come meta della politica"
"Dalle felpate e curiali braccia democristiane di Arnaldo Forlani alle rudi fattezze celtiche di Matteo Salvini (immortalato con tanto di t-shirt contro Papa Francesco), il passo non è stato affatto breve, ma costellato da una serie di "trasfigurazioni" politiche sinceramente dettate da una coerenza ideologica avente quale finalità unica l'opportunismo.
Da Forlani a Salvini, dunque, con l'intervallo di Casini, Pionati, Berlusconi (con sub-intervalli oscillanti tra Alfano e Fitto), qualche ammiccamento all'imperante Renzi (vedasi Giunta tecnica nel 2015), infine l'approdo nella "terra promessa" padan – salviniana.
Nicola Giorgino in questi anni ci aveva abituato a mirabolanti capriole, ma il triplo salto mortale carpiato con avvitamento ci era francamente sfuggito, specie se fino ad un anno fa si faceva immortalare avvinghiato al Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani.
Oggi, con il passaggio alla Lega, cui offriamo tutta la nostra sincera solidarietà per la chiusura di questa brillante operazione politica, si scopre finalmente il grande bluff di una manovra avvolgente che intrecciava anche i profili amministrativi del Comune di Andria, con una Giunta a trazione sovran-populista, varata non a caso dopo la formazione del governo gialloverde, mentre l'Ente era in balìa di un disastro economico-finanziario senza precedenti.
Oggi abbiamo la certezza che l'Amministrazione Giorgino era totalmente plagiata verso il pensiero politico unico, quello leghista, a discapito delle ragioni della comunità del centrodestra, umiliata e calpestata dalle sfrenate ambizioni personali dell'ex Sindaco.
Il velo dell'ipocrisia è finalmente squarciato, i cittadini andriesi sapranno giudicare, rettamente, d'ora in avanti, chi è il vero traditore della nostra città, e siamo certi non dimenticheranno facilmente chi ha utilizzato la comunità andriese solo come mero trampolino di lancio per il proprio carrierismo.
Infine, un abbraccio ideale intendiamo inviarlo anche agli amici del Movimento Cinque Stelle ed in particolare all'on. Giuseppe D'Ambrosio, in quanto da oggi avrà come interlocutore ed alleato l'avvocato Giorgino.
"Galeotto fu il contratto di governo e chi lo scrisse", avrebbe declamato padre Dante nella sua Divina Commedia. Auguri ai novelli Paolo e Francesca!, ha concluso la nota di Andria Nuova, Direzione Italia, Forza Italia ed IDEA.