Politica
Europee 2014: le reazioni dei partiti nella Città di Andria
Vincono tutti con la consapevolezza dell'alto tasso di astensionismo
Andria - giovedì 29 maggio 2014
9.03
Il voto delle Europee 2014 nella Città di Andria ha restituito alla comunità un voto perfettamente spaccato in tre distinte idee alle quali tocca un terzo di elettorato a testa. Partito Democratico, di poco il primo partito, Movimento 5 Stelle secondo con 14 voti di differenza su Forza Italia scivolato in terza piazza ma con una percentuale molto alta rispetto al dato nazionale. Accanto all'analisi del voto dei partiti, tuttavia, vi è il dato dell'astensionismo: circa il 65% degli aventi diritto ad Andria ed in Provincia non si sono recati alle urne.
Per Aldo Balducci, segretario di Forza Italia ad Andria, la città ha risposto bene alle Elezioni Europee nonostante il forte calo registrato a livello nazionale: «Andria, con il 29,5%, è il capoluogo di provincia più suffragato per Forza Italia nel Paese con circa 13% in più della media nazionale del partito - dice Balducci - Risulta evidente come l'effetto Renzi abbia influito anche ad Andria, dove però l'affluenza del 44% dovrebbe allarmare tutti e far riflettere le forze politiche locali. Mai Andria ha riscontrato percentuali così basse al voto. Basti pensare che alle ultime comunali del 2010 votarono quasi 65.000 mila persone, mentre al voto di domenica per le elezioni europee si sono recati al voto solo 35.000 cittadini andriesi». Nel futuro il partito ed il centro destra devono proiettarsi verso le amministrative 2015 dove il voto potrebbe essere profondamente diverso: «L'obiettivo è ora concentrarsi come Forza Italia e come centro-destra, con partiti e liste alleate, per le amministrative del 2015 dove l'effetto Renzi delle Europee non avrà peso e conteranno gli uomini e le donne in campo - conclude Balducci - E soprattutto verrà premiato il grande lavoro posto in essere dall'Amministrazione Giorgino per cambiare il volto della nostra amata Andria».
Maria Carbone, segretaria del Partito Democratico, invece, parla di vittoria elettorale ma anche di proposte concrete per il cambiamento nella Città di Andria: «L'appuntamento elettorale con le Europee ha premiato la nostra forza politica che adesso, ha una grande responsabilità, costruire un progetto alternativo per il bene della città - dice Maria Carbone - Non possiamo non prendere atto, però, della percentuale di astensionismo che diventa un dato su cui riflettere e da cui bisogna ripartire per avvicinare alla politica quella parte di elettorato disilluso e stanco dei soliti proclami. Purtroppo, questi anni di mancate scelte programmatiche, di logiche da vecchia politica e di una mancanza di totale dialogo verso la collettività e le sue numerose istanze, è stato quanto di più deleterio e pericoloso per il cittadino comune, ormai relegato ad una sorta di ruolo di suddito, senza più diritto di cittadinanza, costretto a sobbarcarsi i diktat del Palazzo». E poi la proposta per il futuro in vista delle Amministrative: «Da oggi, c'è in noi la consapevolezza delle nuove sfide che ci attendono a livello locale - conclude Maria Carbone - È finito il tempo delle denunce, urgono proposte concrete e finalizzate al bene comune. Urge la necessità di aprire un confronto senza sfuggire alle responsabilità. Questo l'impegno imminente del Partito Democratico e della classe dirigente che rappresento».
Breve nota anche della cosiddetta "Area Renzi" della Città di Andria rappresentata da diversi esponenti proprio del PD che hanno sottolineato come il merito del successo cittadino è da ascrivere alla scommessa effettuata già da molto tempo addietro: «Ci riteniamo soddisfatti degli ottimi risultati raggiunti a queste elezioni - scrivono i diversi esponenti dell'Area Renzi - La nostra fiducia, data sin da subito alla capolista Pina Picierno è stata ben riposta e siamo lieti di aver contribuito, con ben 1095 voti, alla sua elezione al Parlamento Europeo. E' facile notare che il risultato ottenuto nella nostra città in queste elezioni, è in controtendenza rispetto alle scorse consultazioni. E' giunto il momento di convertire tutto ciò in un percorso concreto che veda le forze di centro sinistra unite e coese».
Per Aldo Balducci, segretario di Forza Italia ad Andria, la città ha risposto bene alle Elezioni Europee nonostante il forte calo registrato a livello nazionale: «Andria, con il 29,5%, è il capoluogo di provincia più suffragato per Forza Italia nel Paese con circa 13% in più della media nazionale del partito - dice Balducci - Risulta evidente come l'effetto Renzi abbia influito anche ad Andria, dove però l'affluenza del 44% dovrebbe allarmare tutti e far riflettere le forze politiche locali. Mai Andria ha riscontrato percentuali così basse al voto. Basti pensare che alle ultime comunali del 2010 votarono quasi 65.000 mila persone, mentre al voto di domenica per le elezioni europee si sono recati al voto solo 35.000 cittadini andriesi». Nel futuro il partito ed il centro destra devono proiettarsi verso le amministrative 2015 dove il voto potrebbe essere profondamente diverso: «L'obiettivo è ora concentrarsi come Forza Italia e come centro-destra, con partiti e liste alleate, per le amministrative del 2015 dove l'effetto Renzi delle Europee non avrà peso e conteranno gli uomini e le donne in campo - conclude Balducci - E soprattutto verrà premiato il grande lavoro posto in essere dall'Amministrazione Giorgino per cambiare il volto della nostra amata Andria».
Maria Carbone, segretaria del Partito Democratico, invece, parla di vittoria elettorale ma anche di proposte concrete per il cambiamento nella Città di Andria: «L'appuntamento elettorale con le Europee ha premiato la nostra forza politica che adesso, ha una grande responsabilità, costruire un progetto alternativo per il bene della città - dice Maria Carbone - Non possiamo non prendere atto, però, della percentuale di astensionismo che diventa un dato su cui riflettere e da cui bisogna ripartire per avvicinare alla politica quella parte di elettorato disilluso e stanco dei soliti proclami. Purtroppo, questi anni di mancate scelte programmatiche, di logiche da vecchia politica e di una mancanza di totale dialogo verso la collettività e le sue numerose istanze, è stato quanto di più deleterio e pericoloso per il cittadino comune, ormai relegato ad una sorta di ruolo di suddito, senza più diritto di cittadinanza, costretto a sobbarcarsi i diktat del Palazzo». E poi la proposta per il futuro in vista delle Amministrative: «Da oggi, c'è in noi la consapevolezza delle nuove sfide che ci attendono a livello locale - conclude Maria Carbone - È finito il tempo delle denunce, urgono proposte concrete e finalizzate al bene comune. Urge la necessità di aprire un confronto senza sfuggire alle responsabilità. Questo l'impegno imminente del Partito Democratico e della classe dirigente che rappresento».
Breve nota anche della cosiddetta "Area Renzi" della Città di Andria rappresentata da diversi esponenti proprio del PD che hanno sottolineato come il merito del successo cittadino è da ascrivere alla scommessa effettuata già da molto tempo addietro: «Ci riteniamo soddisfatti degli ottimi risultati raggiunti a queste elezioni - scrivono i diversi esponenti dell'Area Renzi - La nostra fiducia, data sin da subito alla capolista Pina Picierno è stata ben riposta e siamo lieti di aver contribuito, con ben 1095 voti, alla sua elezione al Parlamento Europeo. E' facile notare che il risultato ottenuto nella nostra città in queste elezioni, è in controtendenza rispetto alle scorse consultazioni. E' giunto il momento di convertire tutto ciò in un percorso concreto che veda le forze di centro sinistra unite e coese».