Politica
Europa su latticini, Marmo: «Scacco matto alla qualità»
Intervento del Consigliere Regionale di FI sulla decisione dell'UE
Puglia - lunedì 29 giugno 2015
15.56
«Nei giorni in cui la Grecia si prepara al referendum sull'Europa, spunta una notizia disarmante che ci interroga sulle fondamenta di questa Unione tra Stati: autorizzare l'uso del latte in polvere per i latticini e formaggi, uno dei pochi divieti sensati vigenti in Italia, rappresenta uno scacco matto per la qualità dei prodotti nostrani. Presenterò, non appena ci sarà la proclamazione ufficiale dei Consiglieri regionali, un ordine del giorno per impegnare il governo pugliese ad attivare ogni iniziativa utile alla difesa delle eccellenze del territorio».
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, l'andriese Nino Marmo. «Con tutta evidenza – aggiunge - si tratta di una manovra per favorire produzioni di altri Stati europei, che fino ad oggi non sono riusciti a competere con l'Italia in questo settore. Le mozzarelle campane o pugliesi sono l'emblema del made in Italy di qualità, che si fa conoscere e invidiare da tutto il mondo. Chiedere all'Italia, come da lettera Ue, di eliminare il divieto del latte in polvere, significa mortificare la tipicità dei prodotti e tutta una filiera produttiva, oltre che diminuire le garanzie per i consumatori. Bene ha fatto Confagricoltura Puglia a prendere posizione a riguardo e mi auguro che Coldiretti e Copagri facciano altrettanto, agendo all'unisono. Invito Emiliano – conclude Marmo - a raccogliere il mio appello e farsi sentire anche dal governo nazionale che ha dimostrato, ancora una volta, di non avere alcuna autorevolezza in Europa».
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, l'andriese Nino Marmo. «Con tutta evidenza – aggiunge - si tratta di una manovra per favorire produzioni di altri Stati europei, che fino ad oggi non sono riusciti a competere con l'Italia in questo settore. Le mozzarelle campane o pugliesi sono l'emblema del made in Italy di qualità, che si fa conoscere e invidiare da tutto il mondo. Chiedere all'Italia, come da lettera Ue, di eliminare il divieto del latte in polvere, significa mortificare la tipicità dei prodotti e tutta una filiera produttiva, oltre che diminuire le garanzie per i consumatori. Bene ha fatto Confagricoltura Puglia a prendere posizione a riguardo e mi auguro che Coldiretti e Copagri facciano altrettanto, agendo all'unisono. Invito Emiliano – conclude Marmo - a raccogliere il mio appello e farsi sentire anche dal governo nazionale che ha dimostrato, ancora una volta, di non avere alcuna autorevolezza in Europa».