Deiezioni canine
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Vita di città

Montepulciano, ambientalista: "Escrementi di cani, la città è piena"

"Non mi è mai capitato di vedere un vigile appioppare una sacrosanta multa"

Non se ne può più, la città è piena di escrementi di cani, dai posti meno frequentati ai più frequentati.

E' quanto sostiene Nicola Montepulciano ambientalista andriese, ma non solo lui. "Fa ancor più rabbia quando la si vede anche, e forse più, sui marciapiedi della scuole, vedi Oberdan, e degli asili come quello di via Bisceglie, dove una aiuola, e, non solo, ne è tutta piena, e poi c'è via Milite Ignoto e via Genova. Qualcosa di immondo! Ma questi sono solo alcuni esempi. Spesso molti bambini sono costretti a tornare a casa per cambiare scarpe insozzate di cacca, con conseguente ritardo a scuola; alle mamme lo schifoso compito di pulirle. Nei giorni di neve, che tutto copre, è stato impossibile scansare le cacche. La sera è ancor più difficile evitarle e te le porti a casa con tutta l'orribile puzza. Ci sono canisti di ogni ceto ed età. Laureati, diplomati e non, giovani, adulti,anziani.

Taluni posseggono due o tre cani -prosegue Montepulciano-, mentre nella nostra città ci sono bambini,e non solo, che hanno bisogno di aiuto di ogni genere. Molti canisti si dilettano a far cacare i cani nelle aiuole di tutta la città: stazione, Cappuccini, monumento, ex villa comunale, che è diventata il più grande cesso per cani. Qui, poi, in barba ai divieti sono lasciati senza guinzaglio, liberi di fare quello che vogliono ovunque, nonostante ci sia l'area di sgambamento per cani. E i canisti si permettono di deridere chi ha paura dei cani. Ma perché è stata destinata una area pubblica, per la cui manutenzione tutti noi contribuiamo con le tasse, mentre i cani sono di proprietà privata? In quale altra città esiste? I canisti non possono provvedere a proprie spese? Trani, giustamente, proibisce l'accesso in villa ai cani. E non è l'unica città. Qualcuno dice che possedere un cane vuol dire amare la natura, l'ambiente. Col cavolo. Se davvero si rispetta l'ambiente perché lo si insozza lasciando ovunque merda di cani, che, oltre a quanto detto sopra, serve a nutrire mosche e altri insetti?

E, ovviamente, il canista non rispetta nemmeno il prossimo, perché lui si tiene il cane e la merda la lascia a tutti noi. Permette al cane di bere alle fontanine pubbliche e guai ad intervenire. Non mi è mai capitato di vedere un vigile appioppare una sacrosanta multa, eppure tutto questo succede tutti i giorni, in qualsiasi ora. C'è chi si limita a dire che è un comportamento incivile. D'accordo. Ma se non si prende provvedimento alcuno, l'incivile dice:" non mi fanno mai niente, perciò sono libero di fare quello che voglio all'infinito". Questo vuol dire lasciar correre, accettare la situazione, adeguarsi all'inciviltà, perciò è incivile pure lui. Per vedere la città un po' pulita dobbiamo sperare in una pioggia potentissima e prolungata. Potessi sorprendere un canista del genere scatterei una foto e la manderei in giro per il mondo, sperando che qualche giornalista di un quotidiano che si occupa di economia riesca a vederla".
  • Cani randagi
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