Attualità
Erano tempi di guerra
Riflessione di Gennaro 'Gino' Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
Andria - venerdì 7 luglio 2023
07.30
La data del 7 luglio ci porta a pensare Igino Giordani tra le rocce sul fronte trentino dove comincia a "vedere" Cristo nel fratello, considerando fratello anche il nemico. Scrive: "Quando ho visto un soldato ungherese o uno austriaco ferito in un crepaccio di roccia, o rannicchiato in una fossa di granata, io non l'ho saputo odiare. Reo di lesa Patria? Pazienza: non ho saputo spremere dal mio tessuto spirituale una stilla d'odio. E anche di fronte a quella faccia smorta e atterrita, mi sono ricordato di quel Detto di Gesù: «Vedesti il fratello, vedesti il Signore». E non gli sparò.
Qualche giorno dopo (7 luglio 1916) fu colpito lui. Una pallottola gli spappolò il femore destro che gli costò 3 anni di ospedale, 11 interventi chirurgici e rischio di amputazione della gamba. Nelle corsie dell'ospedale avvenne qualcosa che si rivelò un vero appuntamento con Dio che ci richiama in qualche modo alla conversione di Sant'Ignazio di Loyola. Lì visse giorni e notti di sofferenze e di preghiera che lo porterà su una via di ricerca in cui sarà perseverante fino all'ultimo giorno della sua esistenza terrena, al suo rifiuto della guerra, al suo essere uomo, cristiano, focolarino sposato e deputato di Pace.
Bella è la notizia – in coincidenza con questo 7 luglio 2023 - che la figura di Igino Giordani – proprio in questi ultimi giorni – stia approdando in Corea attraverso un'intervista della Professoressa Colomba Kim In-hye rilasciata al settimanale "Pace". Colomba racconta, come, nell'incontro con Chiara Lubich, Igino Giordani colse subito la straordinaria novità del carisma che aveva ricevuto in dono e, con uno sguardo rivolto in particolare alle persone sposate, in questa intervista trasmette la forte esperienza vissuta da Giordani in famiglia, con la moglie e i figli.
Il giornale conclude con un suo augurio: "In un momento in cui il tasso di divorzi in Corea è il più alto nel mondo, auspico che la vita di "Foco" sia un esempio vitale, su come si possano superare le crisi matrimoniali. Nella società odierna pregna di individualismo, egoismo, materialismo, la causa di canonizzazione di Giordani può diventare un'opportunità di riflessione: camminare insieme verso la santità con chi ci sta vicino" "Siamo ben consapevoli – continua l'articolo - che la Chiesa coreana è poggiata sulla fede e sulla testimonianza dei nostri martiri, per questo l'auspicio della professoressa Kim In-hye è che la figura di Giordani possa suscitare una nuova chiamata all'amore nel tempo travagliato di oggi".
Qualche giorno dopo (7 luglio 1916) fu colpito lui. Una pallottola gli spappolò il femore destro che gli costò 3 anni di ospedale, 11 interventi chirurgici e rischio di amputazione della gamba. Nelle corsie dell'ospedale avvenne qualcosa che si rivelò un vero appuntamento con Dio che ci richiama in qualche modo alla conversione di Sant'Ignazio di Loyola. Lì visse giorni e notti di sofferenze e di preghiera che lo porterà su una via di ricerca in cui sarà perseverante fino all'ultimo giorno della sua esistenza terrena, al suo rifiuto della guerra, al suo essere uomo, cristiano, focolarino sposato e deputato di Pace.
Bella è la notizia – in coincidenza con questo 7 luglio 2023 - che la figura di Igino Giordani – proprio in questi ultimi giorni – stia approdando in Corea attraverso un'intervista della Professoressa Colomba Kim In-hye rilasciata al settimanale "Pace". Colomba racconta, come, nell'incontro con Chiara Lubich, Igino Giordani colse subito la straordinaria novità del carisma che aveva ricevuto in dono e, con uno sguardo rivolto in particolare alle persone sposate, in questa intervista trasmette la forte esperienza vissuta da Giordani in famiglia, con la moglie e i figli.
Il giornale conclude con un suo augurio: "In un momento in cui il tasso di divorzi in Corea è il più alto nel mondo, auspico che la vita di "Foco" sia un esempio vitale, su come si possano superare le crisi matrimoniali. Nella società odierna pregna di individualismo, egoismo, materialismo, la causa di canonizzazione di Giordani può diventare un'opportunità di riflessione: camminare insieme verso la santità con chi ci sta vicino" "Siamo ben consapevoli – continua l'articolo - che la Chiesa coreana è poggiata sulla fede e sulla testimonianza dei nostri martiri, per questo l'auspicio della professoressa Kim In-hye è che la figura di Giordani possa suscitare una nuova chiamata all'amore nel tempo travagliato di oggi".