Eventi e cultura
Epidemia di epatite A in Puglia: nuova bufala corre su Whatsapp
L'invito è quello di non mangiare sushi e verdura cruda
BAT - sabato 20 maggio 2017
17.14
Nuova bufala corre veloce su Whatsapp. Sarà capitato in queste ore di ricevere sul proprio cellulare l'audio di una donna che mette in guardia di una presunta epidemia di epatite A in Puglia.
La donna (che da quanto si evince farebbe parte del personale sanitario nel barese) invita a non mangiare assolutamente alimenti crudi come sushi, frutti di mare, verdure e frutta se non abbondantemente lavate con amuchina. «Personalmente ho un caso in Medicina – racconta la donna – ma so che non si trova più posto in tutti i reparti infettivi della Puglia. Non solo, la donna saprebbe anche dove sono stati segnalati i casi: "Due ristoranti di sushi a Bari, uno in particolare" Un audio che ha fatto insospettire i più attenti ma fatto abboccare la maggioranza delle persone.
L'audio come al solito è diventato virale e gira già su molti cellulari di persone di Andria ma anche delle città del circondario. Del resto pochi giorni fa tramite i social fece molto discutere l'audio di una donna di Trani che avvertiva le mamme di stare molte attente perché "in città circolavano donne di colore che le avrebbero tentato di sottrarli il figlio".
L'obbiettivo è generare panico e raggiungere il maggior numero di condivisioni; gli autori però forse non sanno che il procurato allarme è un reato a tutti gli effetti, punibile fino a 300 euro di multa.
Umberto Eco diceva che «i social media hanno dato parola a legioni d'imbecilli». Ma a quanto pare anche Whatsapp non scherza!
La donna (che da quanto si evince farebbe parte del personale sanitario nel barese) invita a non mangiare assolutamente alimenti crudi come sushi, frutti di mare, verdure e frutta se non abbondantemente lavate con amuchina. «Personalmente ho un caso in Medicina – racconta la donna – ma so che non si trova più posto in tutti i reparti infettivi della Puglia. Non solo, la donna saprebbe anche dove sono stati segnalati i casi: "Due ristoranti di sushi a Bari, uno in particolare" Un audio che ha fatto insospettire i più attenti ma fatto abboccare la maggioranza delle persone.
L'audio come al solito è diventato virale e gira già su molti cellulari di persone di Andria ma anche delle città del circondario. Del resto pochi giorni fa tramite i social fece molto discutere l'audio di una donna di Trani che avvertiva le mamme di stare molte attente perché "in città circolavano donne di colore che le avrebbero tentato di sottrarli il figlio".
L'obbiettivo è generare panico e raggiungere il maggior numero di condivisioni; gli autori però forse non sanno che il procurato allarme è un reato a tutti gli effetti, punibile fino a 300 euro di multa.
Umberto Eco diceva che «i social media hanno dato parola a legioni d'imbecilli». Ma a quanto pare anche Whatsapp non scherza!