Pala Eolica
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Cronaca

Eolico: lo scontro diventa politico, le istanze aumentano

Marmo: «Perchè Regione silente su mega parco?». Barbanente: «Mai arrivato il progetto». Intanto la Provincia rimanda due nuovi grandi parchi al V.I.A. nel territorio di Canosa di Puglia

Eolico problema o risorsa: è la domanda che in questi giorni aleggia tra i banchi della politica locale, provinciale e regionale ed iniziano i primi battibecchi con interrogazioni e risposte. In realtà il Comitato Tecnico della Provincia di Barletta Andria Trani, ha cominciato a pieno regime il suo lavoro ed in questi giorni sta licenziando numerosi procedimenti riferiti a progetti di Parchi Eolici presentati diversi anni fa. La Corte Costituzionale ha reso nulla la legge regionale che doveva razionalizzare l'uso dell'energia alternativa, così c'è la necessità di far riferimento solo alla legge nazionale che in alcuni passaggi forse è rivedibile. La Puglia è senza ombra di dubbio tra le più virtuose dal punto di vista della produzione energetica, ma il rischio è che ci si spinga troppo oltre riempiendo ulteriormente terreni che sono anch'essi una risorsa essenziale per l'economia locale. In più i vincoli paesaggistici ed i parchi ambientali nonchè i monumenti della nostra terra potrebbero subire delle problematiche. Forti di queste premesse, lo stesso comitato tecnico, ha rimandando alla Valutazione di Impatto Ambientale altri due progetti del 2009 per due parchi eolici nel territorio di Canosa di Puglia rispettivamente da 30 ed 11 aerogeneratori.

Il silenzio degli enti locali sull'argomento è stato rotto ieri da una interrogazione a risposta scritta del Vice Presidente della Regione Puglia, Nino Marmo (PDL) che chiede: «per quale motivo la Regione è rimasta inerte e silente in presenza della proposta progettuale della Società Enel Green Power, di attivare la procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A., relativamente alla proposta progettuale avente ad oggetto la realizzazione di un parco eolico, costituito da 36 aerogeneratori, di potenza complessiva pari a 82,80 MW, da realizzarsi nel Comune di Andria a Sud-Ovest del centro urbano. Tale proposta è – denuncia Marmo - certamente invasiva per il territorio di Andria, connotato da ben altre vocazioni con la presenza di Castel del Monte bene monumentale riconosciuto dall'UNESCO, ed anche considerando la contiguità con il parco eolico di Minervino Murge che si caratterizza per la sua espansione».

Ma la risposta dell'Assessore alla Qualità del Territorio della Puglia, Angela Barbanente, non si è fatta attendere ed è giunta poco dopo: «Al Consigliere Regionale PDL, Nino Marmo, che interroga la sottoscritta accusando la Regione di inerzia e silenzio nei confronti della proposta progettuale della Società Enel Green Power per la realizzazione di 36 aerogeneratori nel Comune di Andria, rispondo semplicemente che non sono a conoscenza della proposta in questione poiché la stessa non risulta essere mai pervenuta ai Servizi che fanno capo all'Assessorato alla Qualità del Territorio. Questi mi riferiscono, infatti, che l'unico impianto ricadente in territorio di Andria, di potenza pari a 59,4 MW, è quello proposto da Wind Farm Andria S.R.L. Su tale impianto il Servizio Assetto del Territorio si è già espresso con un preavviso di diniego. E'strano che il Consigliere Marmo non si sia accorto che l'Assessore alla Qualità del Territorio da anni lavora per contrastare ogni proposta di trasformazione del territorio che comporti degrado e irreversibile compromissione della qualità del paesaggio pugliese e, di conseguenza, è tutt'altro che inerte e silente sulla proposte di insediamento di grandi impianti energetici in aree sottoposte a tutela paesaggistica».
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