Politica
Emergenza siccità in Puglia: Fratelli d’Italia chiede lo stato di calamità
Per via del calo e resa delle produzioni dell’uva, dell’olio e dell’ortofrutta nell'estate priva di piogge
Puglia - martedì 3 settembre 2024
7.00 Comunicato Stampa
"Fratelli d'Italia nelle scorse ore ha chiesto lo stato di calamità naturale al presidente Michele Emiliano, alla Giunta regionale, per via del calo e resa delle produzioni dell'uva, dell'olio e dell'ortofrutta nell'estate priva di piogge.
Si fa sempre più drammatica la strage di raccolti con produzioni in molte aree addirittura azzerate. È una delle conseguenze di un'estate siccitosa, che si avvicina alla fine con temperature altissime e poche piogge mentre gli agricoltori iniziano a contare i danni che verranno.
Abbiamo monitorato le situazioni territoriali per verificare l'innegabile e grave impoverimento dei suoli dovuto alla congiunta azione di siccità e ai mutamenti climatici che vanno ad agire in un ambito agricolo territoriale che riguarda le sei province pugliesi. L'emergenza, però, non riguarda solo la produzione di vino ma anche l'allevamento o i cereali: la produzione di foraggio non permette di soddisfare il fabbisogno e, già a partire da fine anno, per poter sfamare gli animali, gli allevatori dovranno acquistare il fieno da fuori regione. A preoccupare sono anche le produzioni di eccellenza, che incidono sull'economia regionale. Cala di fatto la produzione di uva e, per quanto riguarda il vino, si stima una diminuzione di circa il 30% sui bianchi ma non vanno meglio le previsioni per i rossi e sulla campagna olivicola che partirà subito dopo la vendemmia. Sulla raccolta dell'olivo la situazione è critica, ma a macchia di leopardo. La siccità è accompagnata inoltre da inaccettabili fenomeni speculativi che portano in campagna a prezzi bassi che non coprono neppure i costi di produzione. Serve serrare le maglie dei controlli contro l'inaccettabile gioco al ribasso dei prezzi delle uve da vino in piena vendemmia in Puglia che, sui viticoltori e le cantine serie che rispettano il prodotto ed il territorio, hanno già sopportato in solitudine la crescita esponenziale dei costi con l'aumento di oltre il 50% per le lavorazioni, le materie prime, l'irrigazione con il rischio crack. A ciò si aggiungono i danni provocati dalla xylella che hanno di fatto devastato l'economia locale e l'ambiente nelle province di Bari, Brindisi, Lecce e Taranto".
E' la dichiarazione congiunta del Gruppo Fratelli d'Italia (il capogruppo Renato Perrini e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Tommaso Scatigna e Tonia Spina).
Si fa sempre più drammatica la strage di raccolti con produzioni in molte aree addirittura azzerate. È una delle conseguenze di un'estate siccitosa, che si avvicina alla fine con temperature altissime e poche piogge mentre gli agricoltori iniziano a contare i danni che verranno.
Abbiamo monitorato le situazioni territoriali per verificare l'innegabile e grave impoverimento dei suoli dovuto alla congiunta azione di siccità e ai mutamenti climatici che vanno ad agire in un ambito agricolo territoriale che riguarda le sei province pugliesi. L'emergenza, però, non riguarda solo la produzione di vino ma anche l'allevamento o i cereali: la produzione di foraggio non permette di soddisfare il fabbisogno e, già a partire da fine anno, per poter sfamare gli animali, gli allevatori dovranno acquistare il fieno da fuori regione. A preoccupare sono anche le produzioni di eccellenza, che incidono sull'economia regionale. Cala di fatto la produzione di uva e, per quanto riguarda il vino, si stima una diminuzione di circa il 30% sui bianchi ma non vanno meglio le previsioni per i rossi e sulla campagna olivicola che partirà subito dopo la vendemmia. Sulla raccolta dell'olivo la situazione è critica, ma a macchia di leopardo. La siccità è accompagnata inoltre da inaccettabili fenomeni speculativi che portano in campagna a prezzi bassi che non coprono neppure i costi di produzione. Serve serrare le maglie dei controlli contro l'inaccettabile gioco al ribasso dei prezzi delle uve da vino in piena vendemmia in Puglia che, sui viticoltori e le cantine serie che rispettano il prodotto ed il territorio, hanno già sopportato in solitudine la crescita esponenziale dei costi con l'aumento di oltre il 50% per le lavorazioni, le materie prime, l'irrigazione con il rischio crack. A ciò si aggiungono i danni provocati dalla xylella che hanno di fatto devastato l'economia locale e l'ambiente nelle province di Bari, Brindisi, Lecce e Taranto".
E' la dichiarazione congiunta del Gruppo Fratelli d'Italia (il capogruppo Renato Perrini e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Tommaso Scatigna e Tonia Spina).