
Politica
Elezioni Politiche, Zinni: «La politica torni ad avere un volto di credibilità e prossimità verso i cittadini»
L'intervista della nostra redazione al notaio andriese, candidato nel collegio uninominale alla Camera
Andria - sabato 3 settembre 2022
«Una sfida bella e affascinante, che mi galvanizza e mi dà la possibilità di rimettermi in gioco dopo due anni "in panchina"». Il riferimento è alla candidatura nel collegio uninominale alla Camera che il Notaio andriese Sabino Zinni ha accettato con entusiasmo su invito del Partito Democratico. Questa opportunità in vista delle Elezioni Politiche del 25 settembre, secondo l'ex consigliere regionale, rappresenta «una scommessa che ha parecchi margini di vittoria: certo non sarà facile ma credo di poterla interpretare nel migliore dei modi per la mia città e la provincia Bat, come ho già fatto nei cinque anni di mandato alla Regione».
Nel corso di un'intervista curata dalla nostra redazione il notaio Zinni si è soffermato su alcuni temi che il mondo politico dovrebbe affrontare con urgenza nel nostro territorio, a cominciare dalla valorizzazione delle peculiarità locali: «La nostra terra è bellissima, dalla Murgia al mare, e non ha niente da invidiare alle altre: le potenzialità sono enormi in termini di attrazione turistica, culturale e commerciale. Bisogna però cominciare a pensare in termini di sistema e visione unitaria: le città non devono ragionare solo in qualità di Comuni, ma anche come comunità allargate. Fino a poco tempo fa, la nostra era chiamata "sesta provincia": Umberto Eco diceva "Ciò che è senza nome, è senza identità". Ora stiamo costruendo un'identità precisa ma dobbiamo rafforzarla, avere consapevolezza delle nostre forze e incrementarle, combattere i detrattori di bellezza. Vorrei provare a farmi interprete di questi bisogni in un momento storico difficile».
A livello politico c'è la necessità di affrontare altre due questioni relative al nostro territorio, ovvero la criminalità e l'emigrazione dei giovani. «Serve un intervento immediato – spiega Zinni - ma lucido, programmato, con una visione. Il procuratore Nitti ha lanciato diversi allarmi sulla criminalità nel nostro territorio che ha raggiunto livelli preoccupanti. La politica ha il dovere di ascoltare questo grido di allarme e di attrezzare una molteplicità di strumenti per combattere i fenomeni criminosi, a partire dal rafforzamento dell'organico delle forze dell'ordine e attraverso la prevenzione che coinvolga la scuola, le agenzie educative, gli oratori, le aggregazioni giovanili. Abbiamo inaugurato la Questura ed è già una conquista importante per la città di Andria e la Bat. I giovani? Bisogna fare in modo che il loro ritorno nelle nostre città sia possibile e auspicabile mettendoli nelle condizioni di offrire il loro contributo alla nostra terra, se non con la presenza fisica almeno raccogliendo le loro idee».
Con Sabino Zinni si è parlato anche della sfiducia nei confronti della politica da parte dei cittadini, stanchi di tante promesse e pochi fatti. Di conseguenza aumentano i casi di astensione al voto: «Questo fenomeno non è trascurabile, – spiega il notaio andriese - abbiamo il dovere di recuperare questa fascia di popolazione cercando di renderla partecipe alla vita della comunità almeno attraverso il diritto di voto. I cittadini hanno i loro drammi quotidiani e vogliono risposte: la politica deve prendere a cuore i problemi delle persone, con credibilità e un atteggiamento di prossimità. È questo, secondo me, uno degli strumenti per avvicinare i cittadini alla politica. Io credo di poterlo fare: non è una promessa, perché lo faccio già quotidianamente». In vista delle Elezioni Politiche del 25 settembre, il notaio Sabino Zinni invita i propri concittadini a «scegliere in scienza e coscienza valutando chi sono i rappresentanti, chi ha già una sua storia nell'impegno per questo territorio e una sua credibilità. Il voto è un diritto-dovere: mia nonna diceva che gli assenti hanno sempre torto. Chi non va a votare permette agli altri di decidere sulla propria pelle».
Nel corso di un'intervista curata dalla nostra redazione il notaio Zinni si è soffermato su alcuni temi che il mondo politico dovrebbe affrontare con urgenza nel nostro territorio, a cominciare dalla valorizzazione delle peculiarità locali: «La nostra terra è bellissima, dalla Murgia al mare, e non ha niente da invidiare alle altre: le potenzialità sono enormi in termini di attrazione turistica, culturale e commerciale. Bisogna però cominciare a pensare in termini di sistema e visione unitaria: le città non devono ragionare solo in qualità di Comuni, ma anche come comunità allargate. Fino a poco tempo fa, la nostra era chiamata "sesta provincia": Umberto Eco diceva "Ciò che è senza nome, è senza identità". Ora stiamo costruendo un'identità precisa ma dobbiamo rafforzarla, avere consapevolezza delle nostre forze e incrementarle, combattere i detrattori di bellezza. Vorrei provare a farmi interprete di questi bisogni in un momento storico difficile».
A livello politico c'è la necessità di affrontare altre due questioni relative al nostro territorio, ovvero la criminalità e l'emigrazione dei giovani. «Serve un intervento immediato – spiega Zinni - ma lucido, programmato, con una visione. Il procuratore Nitti ha lanciato diversi allarmi sulla criminalità nel nostro territorio che ha raggiunto livelli preoccupanti. La politica ha il dovere di ascoltare questo grido di allarme e di attrezzare una molteplicità di strumenti per combattere i fenomeni criminosi, a partire dal rafforzamento dell'organico delle forze dell'ordine e attraverso la prevenzione che coinvolga la scuola, le agenzie educative, gli oratori, le aggregazioni giovanili. Abbiamo inaugurato la Questura ed è già una conquista importante per la città di Andria e la Bat. I giovani? Bisogna fare in modo che il loro ritorno nelle nostre città sia possibile e auspicabile mettendoli nelle condizioni di offrire il loro contributo alla nostra terra, se non con la presenza fisica almeno raccogliendo le loro idee».
Con Sabino Zinni si è parlato anche della sfiducia nei confronti della politica da parte dei cittadini, stanchi di tante promesse e pochi fatti. Di conseguenza aumentano i casi di astensione al voto: «Questo fenomeno non è trascurabile, – spiega il notaio andriese - abbiamo il dovere di recuperare questa fascia di popolazione cercando di renderla partecipe alla vita della comunità almeno attraverso il diritto di voto. I cittadini hanno i loro drammi quotidiani e vogliono risposte: la politica deve prendere a cuore i problemi delle persone, con credibilità e un atteggiamento di prossimità. È questo, secondo me, uno degli strumenti per avvicinare i cittadini alla politica. Io credo di poterlo fare: non è una promessa, perché lo faccio già quotidianamente». In vista delle Elezioni Politiche del 25 settembre, il notaio Sabino Zinni invita i propri concittadini a «scegliere in scienza e coscienza valutando chi sono i rappresentanti, chi ha già una sua storia nell'impegno per questo territorio e una sua credibilità. Il voto è un diritto-dovere: mia nonna diceva che gli assenti hanno sempre torto. Chi non va a votare permette agli altri di decidere sulla propria pelle».