Commento
Elezioni 2018: «Se non doniamo quel poco che siamo e che abbiamo, siamo tutti più poveri»
Riflessioni di Gennaro Piccolo, referente del Centro Igino Giordani di Andria
Andria - lunedì 26 febbraio 2018
«"Se non doniamo quel poco che siamo e che abbiamo, siamo tutti più poveri". E' questo pensiero che mi ha messo in cuore di donare gli appunti racchiusi nello scritto "Valore, significato e Bellezza del voto" pubblicato sulla mia pagina di Facebook, via e-mail e con colloqui». Lo afferma il referente del Centro Igino Giordani di Andria, Gennaro Piccolo, il quale propone una riflessione in vista delle elezioni politiche.
«I diversi riscontri allo scritto però, mi danno consapevolezza che è molto di più quello che ho ricevuto di quello donato.
Per esempio, è stato un dono constatare la sollecita condivisione da parte degli amici del Meic, dell'Azione Cattolica e del Forum Socio Politico, verso i quali nutro una particolare gratitudine per l'impegno, tramite numerosi convegni, nel testimoniare e tenere sempre viva l'urgenza di unire l'amore di Dio all'amore per il proprio Paese, quell'amore che solo può influenzare il mondo politico il più esposto alla tentazione della corruzione e dell'ambizione….. Commuove, altresì, il loro impegno nel ri-innestare il divino nel grande campo della famiglia con le sue attuali piaghe.
Ricco di spunti il loro documento incoraggiante al voto e meritevole di sentita condivisione.
Bello il riscontro del giovane Davide, che riporta la testimonianza di altri amici che arrivano al primo voto un po' confusi oppure illusi da una politica che fa soffrire, rissosa, con scarsi valori. Confortante, altresì, che pur nella sua giovane età, Davide esprima già la consapevolezza che ''in fondo ognuno è politico, è chiamato a far politica, anche in assenza di cariche o responsabilità pubbliche": tipica primizia di una generazione che vuole spendere la vita per la propria gente!
Gli amici Gino di Tivoli, Vito di Turi, Edoardo di Varese con l'essersi sentiti illuminati dallo scritto e l'invito a che prima di votare a destra, sinistra o centro, si guardi in alto!
Antonio di Canosa con l'aver riportato l'eco di un profondo interrogativo: "Come possiamo sperare in una 'fraternità' dinanzi a discriminazioni di ogni genere e colore"? Incoraggio Antonio a rimanere in contatto consultando il sito: www.mppu.org e, inoltre, a cercare, con l'aiuto di Google: Servo di Dio Domenico Mangano, il mio caro amico avviato ad un processo di Beatificazione consigliere Comunale a Viterbo.
Fedele di Capurso: Drammatica la sua sfiducia e il suo giudizio sulla politica! Mi pare però di aver colto, in tanto 'sfogo', una profonda scelta di vita cristiana che mi fa essere fiducioso che se più cristiani uscissero fuori dall'isolamento politico, presto Fedele e tanti scorgeremmo, pur fra le nubi della politica, un disegno di luce.
L'amica Maria: entusiasta del pensiero del sociologo professor Tommaso Sorgi, desidera conoscere altri scritti per farne tesoro e comunicarlo ai più giovani. Invito Maria, come Antonio, a tenersi collegata con il sito sopra segnalato.
Un grazie speciale a Francesco per la sua domanda a brucia-pelo: "Quale valore ha il voto degli elettori cristiani"? Sentendomi inadeguato a rispondere, passo brevemente la parola al mio amico sociologo Tommaso: "Il discorso sul valore del voto e sulla necessità di iniziativa ai fini di un dialogo mi sembra debba avere una particolare applicazione per il cristiano votante. Egli dovrebbe avere più degli altri cittadini il senso profondo della propria consovranità. Come figlio di Dio (= figlio del Re), come estensione della propria regalità in Cristo. Il suo partecipare politico deve essere meno che mai un nudo votare. È un votare pieno di valori e modalità caratteristiche del cristiano (è un votare cristiano), che si esprimono sia nell'anima immessa nell'atto del voto, sia nell'impegno profuso per un dialogo prima e dopo le elezioni".
Un grazie rivolgo agli amici di Facebook per l'incoraggiante mi 'piace' e del Giornale Andria Viva sempre pronti a riportare l'eco della Fraternità nella nostra Città.
Buon voto a tutti. Che non ci sfiori invano la "Bellezza" di questo momento politico».
«I diversi riscontri allo scritto però, mi danno consapevolezza che è molto di più quello che ho ricevuto di quello donato.
Per esempio, è stato un dono constatare la sollecita condivisione da parte degli amici del Meic, dell'Azione Cattolica e del Forum Socio Politico, verso i quali nutro una particolare gratitudine per l'impegno, tramite numerosi convegni, nel testimoniare e tenere sempre viva l'urgenza di unire l'amore di Dio all'amore per il proprio Paese, quell'amore che solo può influenzare il mondo politico il più esposto alla tentazione della corruzione e dell'ambizione….. Commuove, altresì, il loro impegno nel ri-innestare il divino nel grande campo della famiglia con le sue attuali piaghe.
Ricco di spunti il loro documento incoraggiante al voto e meritevole di sentita condivisione.
Bello il riscontro del giovane Davide, che riporta la testimonianza di altri amici che arrivano al primo voto un po' confusi oppure illusi da una politica che fa soffrire, rissosa, con scarsi valori. Confortante, altresì, che pur nella sua giovane età, Davide esprima già la consapevolezza che ''in fondo ognuno è politico, è chiamato a far politica, anche in assenza di cariche o responsabilità pubbliche": tipica primizia di una generazione che vuole spendere la vita per la propria gente!
Gli amici Gino di Tivoli, Vito di Turi, Edoardo di Varese con l'essersi sentiti illuminati dallo scritto e l'invito a che prima di votare a destra, sinistra o centro, si guardi in alto!
Antonio di Canosa con l'aver riportato l'eco di un profondo interrogativo: "Come possiamo sperare in una 'fraternità' dinanzi a discriminazioni di ogni genere e colore"? Incoraggio Antonio a rimanere in contatto consultando il sito: www.mppu.org e, inoltre, a cercare, con l'aiuto di Google: Servo di Dio Domenico Mangano, il mio caro amico avviato ad un processo di Beatificazione consigliere Comunale a Viterbo.
Fedele di Capurso: Drammatica la sua sfiducia e il suo giudizio sulla politica! Mi pare però di aver colto, in tanto 'sfogo', una profonda scelta di vita cristiana che mi fa essere fiducioso che se più cristiani uscissero fuori dall'isolamento politico, presto Fedele e tanti scorgeremmo, pur fra le nubi della politica, un disegno di luce.
L'amica Maria: entusiasta del pensiero del sociologo professor Tommaso Sorgi, desidera conoscere altri scritti per farne tesoro e comunicarlo ai più giovani. Invito Maria, come Antonio, a tenersi collegata con il sito sopra segnalato.
Un grazie speciale a Francesco per la sua domanda a brucia-pelo: "Quale valore ha il voto degli elettori cristiani"? Sentendomi inadeguato a rispondere, passo brevemente la parola al mio amico sociologo Tommaso: "Il discorso sul valore del voto e sulla necessità di iniziativa ai fini di un dialogo mi sembra debba avere una particolare applicazione per il cristiano votante. Egli dovrebbe avere più degli altri cittadini il senso profondo della propria consovranità. Come figlio di Dio (= figlio del Re), come estensione della propria regalità in Cristo. Il suo partecipare politico deve essere meno che mai un nudo votare. È un votare pieno di valori e modalità caratteristiche del cristiano (è un votare cristiano), che si esprimono sia nell'anima immessa nell'atto del voto, sia nell'impegno profuso per un dialogo prima e dopo le elezioni".
Un grazie rivolgo agli amici di Facebook per l'incoraggiante mi 'piace' e del Giornale Andria Viva sempre pronti a riportare l'eco della Fraternità nella nostra Città.
Buon voto a tutti. Che non ci sfiori invano la "Bellezza" di questo momento politico».