Vita di città
E' morto Nicola Montrone, storico consigliere comunale del centrodestra
Per lunghi anni ha militato nel MSI-DN e poi in Alleanza Nazionale. Il ricordo degli amici e di Nino Marmo
Andria - venerdì 13 maggio 2022
16.33
E' scomparso all'età di 74 anni Nicola Montrone, storico esponente del centro destra andriese. Sempre gentile ed affabile ma altrettanto deciso e puntuale nella sua trentennale militanza politica prima nelle fila del MSI - Dn e poi in Alleanza Nazionale. E' stato lungamente consigliere comunale prima che Alleanza Nazionale confluisse nel Popolo della Libertà. Suoi storici amici sono stati Domenico Bolognese, Sabino Memeo e Gennaro De Tommaso.
"Uomo di grande umiltà e semplicità, ma di altrettanta caparbietà nell' impegno politico e sociale speso con entusiasmo e coerenza in una lunghissima militanza prima nel MSI e poi in AN. Il Suo ricordo rimarrà impresso nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di frequentarlo", questo hanno scritto gli amici di Partito nel manifesto funebre.
Coniugato con la Sig.ra Antonia Liso, lascia i figli Tommaso, Anna, Emanuele e Mariella. Il rito funebre si svolgerà lunedì mattina 16 maggio, alle ore 10,30 presso la chiesa di San Michele Arcangelo, in via Sant'Angelo ad Andria.
Anche la Redazione di AndriaViva si associa al dolore della Famiglia Montrone per la scomparsa del "consigliere emerito", come affettuosamente veniva chiamato dai suoi tanti amici, l'indimenticabile Nicola.
Ed ecco il ricordo dell'amico di sempre, Nino Marmo: "Lui c'era sempre. Nei momenti di sconforto, ti spingeva ad andare avanti. Nei momenti di delusione, ti ricordava che, tra tanti furbacchioni, molta gente ci voleva bene e sollecitava che il nostro impegno continuasse.
Nicola c'è sempre stato.
Nella vita si incontrano persone che segnano indelebilmente il tuo percorso, senza le quali non riesci a immaginare come quella vita sarebbe stata.
Nicola è uno di quelli!
Perchè nel lontano 1967 se non ci fosse stato lui, insieme a Riccardo De Corato, a condurmi in via Vittorio Emanuele Orlando, nella sede della Giovane Italia, forse la nostra vita politica avrebbe preso una direzione diversa.
Eppure, di scontri ne abbiamo avuti; di accese e interessanti discussioni ce ne sono state, insieme all'altro nostro grande polemista, il caro Gennaro De Tommaso; ma l'equilibrio lo abbiamo sempre cercato e trovato. Riuscire ad essere insieme almirantiani e simpatizzanti rautiani era difficile, ma ci siamo riusciti.
Nicola per noi era il richiamo alla realtà, ai problemi e alle questioni quotidiane delle persone.
"Si, va bene la presentazione di libri, le manifestazioni culturali, va bene tutto ma" diceva lui "ama scioi 'nmezz a l' crstioine".
Dovevamo andare nei quartieri dove il disagio era più acuto, e ci siamo andati insieme a lui. Tra quelle persone che lui capiva con uno sguardo e con qualche battuta.
Nicola è stato un grande autodidatta, persona sveglia, di una intelligenza acuta, attenta, come si suol dire "a rubare il mestiere" fino a destreggiarsi tra le pratiche, gli uffici, le delibere, i regolamenti.
Per molti anni nella commissione consiliare urbanistica, non s'intimoriva per nulla davanti a vecchi volponi.
Continuo era il suo cercare di capire le norme dell'edilizia cittadina, rivolgendosi, riservatamente, a tecnici che non potevano farlo apertamente, pena la loro messa al bando dal lavoro. All'epoca era così! Ma lui non demordeva.
Tre sono stati i maestri di vita, tre grandi vecchi del MSI andriese: don Mimì Bolognese, don Mimì Selvarolo e don Michele il cavaliere. Con loro c'era anche Pinuccio Tatarella che aveva una predilezione proprio per Nicola e Gennaro.
Oggi Nicola li ha raggiunti e sono tutti insieme nella casa del Padre e chissà quale discussione avranno intavolato.
Sempre con la pila di giornali sotto il braccio e, fino a quando è stato pubblicato, con la testata del "Secolo d'Italia" ben in vista. Perchè gli altri dovevano capire chi lui fosse.
In mezzo a quei giornali, però c'erano interminabili carte, fogli, pratiche, problemi delle tante persone che si rivolgevano a lui per la soluzione di un problema.
Se proprio non era impossibile, Nicola raggiungeva il risultato. Riuscendo a entrare nelle simpatie anche di politici di parte avversa, che non resistevano al suo impegno e alla sua determinazione. E non mollava l'osso fino a che la questione non fosse stata risolta.
Tutti gli uffici, non solo quelli comunali, avevano per lui le porte aperte. Dove noi non eravamo mai stati, lui conosceva bene ogni funzionario.
Una vita con due amori, quello per la famiglia, la moglie, i figli e i nipoti, e quello per la comunità politica che gli ha voluto bene.
Una vita insieme, in quella che noi amiamo chiamare militanza.
Nicola MONTRONE ha rappresentato con umiltà nella vita quotidiana quella Destra Popolare da altri solo pensata.
Una vita al servizio della famiglia e delle persone, del popolo.
Così vogliamo ricordarlo, con un abbraccio affettuoso ai familiari.
Per noi Nicola sarà sempre "PRESENTE".
"Uomo di grande umiltà e semplicità, ma di altrettanta caparbietà nell' impegno politico e sociale speso con entusiasmo e coerenza in una lunghissima militanza prima nel MSI e poi in AN. Il Suo ricordo rimarrà impresso nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di frequentarlo", questo hanno scritto gli amici di Partito nel manifesto funebre.
Coniugato con la Sig.ra Antonia Liso, lascia i figli Tommaso, Anna, Emanuele e Mariella. Il rito funebre si svolgerà lunedì mattina 16 maggio, alle ore 10,30 presso la chiesa di San Michele Arcangelo, in via Sant'Angelo ad Andria.
Anche la Redazione di AndriaViva si associa al dolore della Famiglia Montrone per la scomparsa del "consigliere emerito", come affettuosamente veniva chiamato dai suoi tanti amici, l'indimenticabile Nicola.
Ed ecco il ricordo dell'amico di sempre, Nino Marmo: "Lui c'era sempre. Nei momenti di sconforto, ti spingeva ad andare avanti. Nei momenti di delusione, ti ricordava che, tra tanti furbacchioni, molta gente ci voleva bene e sollecitava che il nostro impegno continuasse.
Nicola c'è sempre stato.
Nella vita si incontrano persone che segnano indelebilmente il tuo percorso, senza le quali non riesci a immaginare come quella vita sarebbe stata.
Nicola è uno di quelli!
Perchè nel lontano 1967 se non ci fosse stato lui, insieme a Riccardo De Corato, a condurmi in via Vittorio Emanuele Orlando, nella sede della Giovane Italia, forse la nostra vita politica avrebbe preso una direzione diversa.
Eppure, di scontri ne abbiamo avuti; di accese e interessanti discussioni ce ne sono state, insieme all'altro nostro grande polemista, il caro Gennaro De Tommaso; ma l'equilibrio lo abbiamo sempre cercato e trovato. Riuscire ad essere insieme almirantiani e simpatizzanti rautiani era difficile, ma ci siamo riusciti.
Nicola per noi era il richiamo alla realtà, ai problemi e alle questioni quotidiane delle persone.
"Si, va bene la presentazione di libri, le manifestazioni culturali, va bene tutto ma" diceva lui "ama scioi 'nmezz a l' crstioine".
Dovevamo andare nei quartieri dove il disagio era più acuto, e ci siamo andati insieme a lui. Tra quelle persone che lui capiva con uno sguardo e con qualche battuta.
Nicola è stato un grande autodidatta, persona sveglia, di una intelligenza acuta, attenta, come si suol dire "a rubare il mestiere" fino a destreggiarsi tra le pratiche, gli uffici, le delibere, i regolamenti.
Per molti anni nella commissione consiliare urbanistica, non s'intimoriva per nulla davanti a vecchi volponi.
Continuo era il suo cercare di capire le norme dell'edilizia cittadina, rivolgendosi, riservatamente, a tecnici che non potevano farlo apertamente, pena la loro messa al bando dal lavoro. All'epoca era così! Ma lui non demordeva.
Tre sono stati i maestri di vita, tre grandi vecchi del MSI andriese: don Mimì Bolognese, don Mimì Selvarolo e don Michele il cavaliere. Con loro c'era anche Pinuccio Tatarella che aveva una predilezione proprio per Nicola e Gennaro.
Oggi Nicola li ha raggiunti e sono tutti insieme nella casa del Padre e chissà quale discussione avranno intavolato.
Sempre con la pila di giornali sotto il braccio e, fino a quando è stato pubblicato, con la testata del "Secolo d'Italia" ben in vista. Perchè gli altri dovevano capire chi lui fosse.
In mezzo a quei giornali, però c'erano interminabili carte, fogli, pratiche, problemi delle tante persone che si rivolgevano a lui per la soluzione di un problema.
Se proprio non era impossibile, Nicola raggiungeva il risultato. Riuscendo a entrare nelle simpatie anche di politici di parte avversa, che non resistevano al suo impegno e alla sua determinazione. E non mollava l'osso fino a che la questione non fosse stata risolta.
Tutti gli uffici, non solo quelli comunali, avevano per lui le porte aperte. Dove noi non eravamo mai stati, lui conosceva bene ogni funzionario.
Una vita con due amori, quello per la famiglia, la moglie, i figli e i nipoti, e quello per la comunità politica che gli ha voluto bene.
Una vita insieme, in quella che noi amiamo chiamare militanza.
Nicola MONTRONE ha rappresentato con umiltà nella vita quotidiana quella Destra Popolare da altri solo pensata.
Una vita al servizio della famiglia e delle persone, del popolo.
Così vogliamo ricordarlo, con un abbraccio affettuoso ai familiari.
Per noi Nicola sarà sempre "PRESENTE".