Eventi e cultura
Dopo dieci anni chiude la libreria Diderot
Racconto di una "passione" e di un grande amore
Andria - sabato 28 ottobre 2017
13.30
Certe passioni nascono da profondi amori. Sentimenti d'amore che sfociano anche in passioni professionali.
L'incontro tra Francesca e Michele, oltre a seguire il classico canovaccio dell'innamoramento e della condivisione di un progetto comune di vita è consistito in una bella esperienza professionale, basata sulla voglia di fare cultura ma anche di portare un tocco artistico ad una maniera un po' logora di presentare e quindi vendere libri.
La libreria Diderot chiude i battenti e lo fa raccontando il suo sogno, quello di Francesca e Michele, due persone, ognuna con il proprio passato professionale che un bel giorno di settembre di dieci anni fa, era esattamente il 29 settembre, inaugurano in un sabato sera in via Lorenzo Bonomo, 27-29 un caffè libreria.
Intraprendono questa avventura con lo spirito di chi vuole offrire un servizio, portare arte e cultura nella propria città. Quella libreria viene intitolata a Diderot, filosofo e intellettuale illuminista che dedicò gran parte della sua vita all'Encyclopédie. In pratica quel nome così altisonante, racchiude il perchè di quella iniziativa, ovvero quello di diventare un punto di riferimento per chi vuole alimentare la sua fame di cultura, che guarda in ogni direzione.
Viene quindi allestita nella sala-eventi una "Multi-media/Art", dove vengono esposte alcune opere di Michele, apprezzato interior designer.
Iniziano così a svolgersi le iniziative, gli appuntamenti, le rappresentazioni anche teatrali e musicali e pian pianino quella libreria diventa un vero e proprio laboratorio artistico, dove sono in tanti a cimentarsi.
L'amore per il libro inizia comunque a lasciare un piacevole spazio alla musica, al teatro, agli appuntamenti con la poesia o ai giochi per i più piccoli. A volte quello spazio diventa anche troppo stretto quando gli eventi richiamano tante persone ormai provenienti anche da fuori Andria.
Quello scambio culturale tra la libreria e la città ormai impone delle scelte, e quindi il 3 ottobre dello scorso anno la sede trasloca per trasferirsi in via Regina Margherita. Ormai il salotto letterario approda in un luogo più consono allo scambio culturale, dove l'ingerenza del traffico e della vita frenetica, lasciano lo spazio ad una dimensione più umana.
Nel frattempo alcuni amici lasciano quel luogo di incontri conviviali. Uno di questi, tragicamente, il 12 luglio dello scorso anno porta via Fulvio, un caro amico di Francesca e Michele. Qualcosa si è rotto, qualcosa sembra ormai perso in quel triste evento. E gli eventi della Diderot proseguono, alcuni ricordando proprio Fulvio, amico e soprattutto fautore di tante belle iniziative.
Il destino, beffardo e cinico compie un altro passo crudele: porta via il 13 settembre scorso Michele e lo fa in maniera inaspettata, fulminea, tragica. Lo allontana senza alcun presentimento, avvisaglia, non solo da Francesca ma anche da Erica e Pietro, che avevano ancora tanto bisogno di lui, dei suoi consigli, della sua esperienza, della sua gioia di vivere.
E Francesca, oggi, ha deciso di compiere una cosa che non si sarebbe aspettata di fare, neanche lontanamente: chiudere quella bella libreria......
Ma senza dimenticare e ringraziare tutti gli amici che ha avuto l'opportunità e la gioia di conoscere e di frequentare e che hanno aiutato, negli anni, lei e Michele a insistere e a credere che, nonostante tutte le difficoltà, quello della "Diderot" fosse il progetto giusto per la loro città.
L'incontro tra Francesca e Michele, oltre a seguire il classico canovaccio dell'innamoramento e della condivisione di un progetto comune di vita è consistito in una bella esperienza professionale, basata sulla voglia di fare cultura ma anche di portare un tocco artistico ad una maniera un po' logora di presentare e quindi vendere libri.
La libreria Diderot chiude i battenti e lo fa raccontando il suo sogno, quello di Francesca e Michele, due persone, ognuna con il proprio passato professionale che un bel giorno di settembre di dieci anni fa, era esattamente il 29 settembre, inaugurano in un sabato sera in via Lorenzo Bonomo, 27-29 un caffè libreria.
Intraprendono questa avventura con lo spirito di chi vuole offrire un servizio, portare arte e cultura nella propria città. Quella libreria viene intitolata a Diderot, filosofo e intellettuale illuminista che dedicò gran parte della sua vita all'Encyclopédie. In pratica quel nome così altisonante, racchiude il perchè di quella iniziativa, ovvero quello di diventare un punto di riferimento per chi vuole alimentare la sua fame di cultura, che guarda in ogni direzione.
Viene quindi allestita nella sala-eventi una "Multi-media/Art", dove vengono esposte alcune opere di Michele, apprezzato interior designer.
Iniziano così a svolgersi le iniziative, gli appuntamenti, le rappresentazioni anche teatrali e musicali e pian pianino quella libreria diventa un vero e proprio laboratorio artistico, dove sono in tanti a cimentarsi.
L'amore per il libro inizia comunque a lasciare un piacevole spazio alla musica, al teatro, agli appuntamenti con la poesia o ai giochi per i più piccoli. A volte quello spazio diventa anche troppo stretto quando gli eventi richiamano tante persone ormai provenienti anche da fuori Andria.
Quello scambio culturale tra la libreria e la città ormai impone delle scelte, e quindi il 3 ottobre dello scorso anno la sede trasloca per trasferirsi in via Regina Margherita. Ormai il salotto letterario approda in un luogo più consono allo scambio culturale, dove l'ingerenza del traffico e della vita frenetica, lasciano lo spazio ad una dimensione più umana.
Nel frattempo alcuni amici lasciano quel luogo di incontri conviviali. Uno di questi, tragicamente, il 12 luglio dello scorso anno porta via Fulvio, un caro amico di Francesca e Michele. Qualcosa si è rotto, qualcosa sembra ormai perso in quel triste evento. E gli eventi della Diderot proseguono, alcuni ricordando proprio Fulvio, amico e soprattutto fautore di tante belle iniziative.
Il destino, beffardo e cinico compie un altro passo crudele: porta via il 13 settembre scorso Michele e lo fa in maniera inaspettata, fulminea, tragica. Lo allontana senza alcun presentimento, avvisaglia, non solo da Francesca ma anche da Erica e Pietro, che avevano ancora tanto bisogno di lui, dei suoi consigli, della sua esperienza, della sua gioia di vivere.
E Francesca, oggi, ha deciso di compiere una cosa che non si sarebbe aspettata di fare, neanche lontanamente: chiudere quella bella libreria......
Ma senza dimenticare e ringraziare tutti gli amici che ha avuto l'opportunità e la gioia di conoscere e di frequentare e che hanno aiutato, negli anni, lei e Michele a insistere e a credere che, nonostante tutte le difficoltà, quello della "Diderot" fosse il progetto giusto per la loro città.