Enti locali
Dopo Canosa e Trinitapoli anche la BAT chiede lo stato di calamità naturale
Formale richiesta consegnata alla Regione Puglia: oggi audizione da Nardoni
BAT - lunedì 30 giugno 2014
08.27
La Provincia di Barletta - Andria - Trani ha formalmente chiesto alla Regione Puglia lo stato di calamità in seguito alle alluvioni dei giorni scorsi. Lo ha fatto tramite l'Assessore provinciale alle Politiche Agricole e Forestali, Luigi Roccotelli, che nei giorni scorsi ha scritto all'Assessore all'Agricoltura della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni. Oggi, a partire dalle 10 di questa mattina, la convocazione della IV Commissione Consiliare permanente della Regione, con l'audizione dell'assessore Nardoni, convocata nella Sala Distaso al VI piano del palazzo del Consiglio regionale in Via Capruzzi a Bari. Anche i Comuni di Trinitapoli e Canosa hanno chiesto formalmente lo stato di calamità naturale per i danni subiti dai propri agricoltori.
Tra i mesi di maggio e giugno la BAT, infatti, è stata interessata da violenti eventi meteorici, con forti grandinate e piogge torrenziali che hanno causato enormi danni alle colture olivicole, viticole, ortofrutticole e cerealicole, in particolare nelle città di Spinazzola, Minervino Murge, Canosa di Puglia, Andria e Trinitapoli. «Dopo aver chiesto ai comuni interessati informazioni dettagliate sui danni subiti - ha affermato l'Assessore Roccotelli - auspichiamo che la Regione attivi ogni utile iniziativa perché si dichiari lo stato di calamità per. Il nostro territorio, come risaputo, vanta un'economia fortemente basata sull'agricoltura, ma gli agricoltori necessitano, oggi più che mai, di sforzi ed impegni da parte delle istituzioni che li rappresentano».
Molto dettagliata, invece, la situazione rilevata dal Comune di Canosa: «Il 15, 17 e 18 giugno – ha dichiarato Leonardo Piscitelli, assessore all'Agricoltura del Comune di Canosa - a causa di una violenta grandinata e di piogge alluvionali, si sono verificati notevoli danni alle colture e alle strutture agricole, in particolare si segnala il danneggiamento di circa 1.500 ettari dell'agro di Canosa di Puglia, con riferimento particolare alla frazione di Loconia, fino a giungere al confine con l'agro di Minervino Murge, Andria e l'agro di Lavello (PZ). I danni hanno riguardato la Produzione Lorda Vendibile (Plv) nello specifico pescheti, percocheti, vigneti di uva da vino e da tavola, fortemente compromessa la produzione di ortaggi, danni alle strutture e al frutto pendente con gravi ripercussione sulla produzione della prossima annata agraria. Il tutto per una perdita stimata del prodotto che va dal 30 al 90%, e per un danno economico stimato, per la produzione, pari a € 18.000.000, ragion per cui si chiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale».
Danni ingenti che si spera possano esser mitigati dallo stato di calamità naturale che potrebbe riconoscere una parte della perdita economica avuta dai produttori e dagli agricoltori locali.
Tra i mesi di maggio e giugno la BAT, infatti, è stata interessata da violenti eventi meteorici, con forti grandinate e piogge torrenziali che hanno causato enormi danni alle colture olivicole, viticole, ortofrutticole e cerealicole, in particolare nelle città di Spinazzola, Minervino Murge, Canosa di Puglia, Andria e Trinitapoli. «Dopo aver chiesto ai comuni interessati informazioni dettagliate sui danni subiti - ha affermato l'Assessore Roccotelli - auspichiamo che la Regione attivi ogni utile iniziativa perché si dichiari lo stato di calamità per. Il nostro territorio, come risaputo, vanta un'economia fortemente basata sull'agricoltura, ma gli agricoltori necessitano, oggi più che mai, di sforzi ed impegni da parte delle istituzioni che li rappresentano».
Molto dettagliata, invece, la situazione rilevata dal Comune di Canosa: «Il 15, 17 e 18 giugno – ha dichiarato Leonardo Piscitelli, assessore all'Agricoltura del Comune di Canosa - a causa di una violenta grandinata e di piogge alluvionali, si sono verificati notevoli danni alle colture e alle strutture agricole, in particolare si segnala il danneggiamento di circa 1.500 ettari dell'agro di Canosa di Puglia, con riferimento particolare alla frazione di Loconia, fino a giungere al confine con l'agro di Minervino Murge, Andria e l'agro di Lavello (PZ). I danni hanno riguardato la Produzione Lorda Vendibile (Plv) nello specifico pescheti, percocheti, vigneti di uva da vino e da tavola, fortemente compromessa la produzione di ortaggi, danni alle strutture e al frutto pendente con gravi ripercussione sulla produzione della prossima annata agraria. Il tutto per una perdita stimata del prodotto che va dal 30 al 90%, e per un danno economico stimato, per la produzione, pari a € 18.000.000, ragion per cui si chiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale».
Danni ingenti che si spera possano esser mitigati dallo stato di calamità naturale che potrebbe riconoscere una parte della perdita economica avuta dai produttori e dagli agricoltori locali.