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Commento

Don Ettore Lestingi: "Il mondo ha bisogno di un cuore… "

La riflessione del presidente Commissione Liturgica diocesana

"Oggi celebriamo la Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù…
Una festa che ha il sapore di una devozione custodita nella sensibilità delle nostre nonne, querce di fede e di saggezza, ma che mette in evidenza una urgenza anzi, una emergenza espressa dal grido di dolore che si ode in molte parti della terra: il mondo ha bisogno di un cuore.
Il pensiero è diventato debole, le idee, poche ma molto confuse, si sono trincerate in ideologie, l'intelligenza sta perdendo la sua originalità tanto da far ricorso a quella artificiale per ottimizzare la soluzione dei problemi, l'uomo è espropriato da sé stesso, sfrattato dalle sue responsabilità… Tutto è affidato ad un motore di ricerca, tutto è normato dalla finanza. A grattacieli di immagine si contrappongono le favelas della realtà: povertà dilagante, divario sempre più largo tra chi muore perché privo dei diritti dell'uomo e chi gozzoviglia in nome della cultura che esalta l'uomo dei diritti… C'è chi non può niente e c'è chi può tutto… Stiamo assistendo al declino dell'umanità che si sta sempre più robotizzando, una umanità con "un cuore di stagno".
Ma se l'uomo è stato capace di inventare e poi lasciarsi dominare da una macchina a cui ha delegato la capacità di pensare e quindi di governare le sorti dell'umanità, mai e poi mai riuscirà a creare una macchina che sappia amare. Una umanità "dal cuore di carne", capace di commuoversi, di osare, di rompere gli equilibri forti ma al tempo stesso fragili di una falsa diplomazia all'insegna della legge del più forte, questo è ciò di cui oggi abbiamo bisogno, come nuova emergenza umanitaria. Il mondo ha bisogno di un cuore, per calcolare di meno e amare di più e allora la guerra diventerà un amaro ricordo del tempo vissuto da uomini con cuore di pietra, ci sarà pane per tutti e sul volto dell'umanità tornerà il sorriso. Il mondo ha bisogno di un cuore e questo lo ha capito un soldato di 2000 anni fa che, stanco di vedere scorrere sangue innocente, e ascoltando i palpiti del cuore di un Dio morente sulla croce , quasi a voler forzare le serrature di una porta con una lancia gli ha squarciato il petto ed il suo cuore diventò il centro del mondo.
E la pace come un fiume inondò la terra".
  • Diocesi di Andria
  • don Ettore Lestingi
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