Religioni
Don Ettore Lestingi compie 30 anni di sacerdozio: la lettera della comunità parrocchiale Madonna della Grazia
Al parroco l'augurio di una pronta guarigione
Andria - domenica 28 giugno 2020
15.50
«Carissimo don Ettore,
è la tua comunità che ti scrive, in occasione del tuo 30esimo anniversario di ordinazione presbiterale.
Ci manchi e vogliamo farti i nostri più cari e sinceri auguri per il tuo ministero. Il primo augurio viene da tutti gli ammalati e i poveri della tua comunità che hanno ricevuto da te sempre una parola di conforto e un aiuto, senza interessi personali. Non li hai mai avuti. Te li fanno tutti gli adulti della tua comunità, tutti i giovani, i ragazzi, i bambini con i loro genitori, tutti gli anziani. Un augurio speciale per te viene anche da chi non è più su questa terra fisicamente e che sicuramente prega per te anche da lassù, in cielo. Un caro augurio viene dai tuoi vicini collaboratori, desiderosi di continuare ad aiutarti nel costruire una comunità adulta nella fede e nella carità. Insomma tutti - nessuno escluso - ti mandano un forte e caloroso augurio di buon ministero.
Questo 29 giugno per noi sarà molto triste, perché non possiamo festeggiarti di persona come abbiamo fatto per tutti questi anni. Ma c'è un festeggiamento spirituale che si eleva verso l'alto, verso Dio e il suo Cristo, che si spinge oltre i confini di spazio e di tempo ed è la preghiera liturgica che permette di rendere vicini i lontani. È il modo migliore per festeggiarti e per pregare per te in questo periodo buio e triste della tua vita, affinché tu possa riprendere la salute fisica e la serenità interiore. C'è una parola che spesso ci hai rivolto nei momenti più difficili del nostro essere comunità e che ora noi rivolgiamo a te: "Sentinella quanto resta della notte?" Il profeta Isaia risponde: "Coraggio, resta poco della notte. Le prime luci dell'alba stanno indorando l'orizzonte". Sì... sta passando...non temere!
Oggi l'omelia ce la tieni non dal sede liturgica della nostra chiesa, ma dalla sede scomoda della sofferenza e, con don Tonino Bello, ci ripeti: "Vi benedico da un altare scomodo, ma carico di gioia. Vi benedico da un altare coperto da penombre, ma carico di luce. Vi benedico da un altare circondato da silenzi, ma risonante di voci. Sono le grazie, le luci, le voci dei mondi, dei cieli e delle terre nuove che, con la Risurrezione, irrompono nel nostro mondo vecchio e lo chiamano a tornare giovane. Amen! Alleluia!"
Sembra che le parole di Cristo a Pietro, ascoltate nella liturgia della Parola di questa Solennità dei Santi Pietro e Paolo, oggi siano rivolte a te: «In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani...». Tendi le tue mani e noi, tua comunità, ti sorreggeremo; metti le tue mani nelle nostre e noi non le lasceremo cadere. Non sei solo, anche perché non lo sei mai stato. Dio era, è e sarà con te. Il tuo amato Agostino - commentando questa pericope evangelica - scriveva così: "Non mancheranno mai i buoni pastori. Nell'unico pastore ci sono tutti i pastori buoni. In essi che pascolano, è Cristo che pascola. Non fanno risuonare la loro voce, gli amici dello sposo, ma si rallegrano quand'odono la voce dello sposo".
Ancora tanti auguri di buona guarigione e di buon ministero. Ti stiamo aspettando per camminare ancora insieme. Un grande e forte abbraccio.
Andria, 29 Giugno 2020 La tua amata comunità parrocchiale
Solennità dei Santi Pietro e Paolo
e XXX Anniversario di ministero presbiterale
è la tua comunità che ti scrive, in occasione del tuo 30esimo anniversario di ordinazione presbiterale.
Ci manchi e vogliamo farti i nostri più cari e sinceri auguri per il tuo ministero. Il primo augurio viene da tutti gli ammalati e i poveri della tua comunità che hanno ricevuto da te sempre una parola di conforto e un aiuto, senza interessi personali. Non li hai mai avuti. Te li fanno tutti gli adulti della tua comunità, tutti i giovani, i ragazzi, i bambini con i loro genitori, tutti gli anziani. Un augurio speciale per te viene anche da chi non è più su questa terra fisicamente e che sicuramente prega per te anche da lassù, in cielo. Un caro augurio viene dai tuoi vicini collaboratori, desiderosi di continuare ad aiutarti nel costruire una comunità adulta nella fede e nella carità. Insomma tutti - nessuno escluso - ti mandano un forte e caloroso augurio di buon ministero.
Questo 29 giugno per noi sarà molto triste, perché non possiamo festeggiarti di persona come abbiamo fatto per tutti questi anni. Ma c'è un festeggiamento spirituale che si eleva verso l'alto, verso Dio e il suo Cristo, che si spinge oltre i confini di spazio e di tempo ed è la preghiera liturgica che permette di rendere vicini i lontani. È il modo migliore per festeggiarti e per pregare per te in questo periodo buio e triste della tua vita, affinché tu possa riprendere la salute fisica e la serenità interiore. C'è una parola che spesso ci hai rivolto nei momenti più difficili del nostro essere comunità e che ora noi rivolgiamo a te: "Sentinella quanto resta della notte?" Il profeta Isaia risponde: "Coraggio, resta poco della notte. Le prime luci dell'alba stanno indorando l'orizzonte". Sì... sta passando...non temere!
Oggi l'omelia ce la tieni non dal sede liturgica della nostra chiesa, ma dalla sede scomoda della sofferenza e, con don Tonino Bello, ci ripeti: "Vi benedico da un altare scomodo, ma carico di gioia. Vi benedico da un altare coperto da penombre, ma carico di luce. Vi benedico da un altare circondato da silenzi, ma risonante di voci. Sono le grazie, le luci, le voci dei mondi, dei cieli e delle terre nuove che, con la Risurrezione, irrompono nel nostro mondo vecchio e lo chiamano a tornare giovane. Amen! Alleluia!"
Sembra che le parole di Cristo a Pietro, ascoltate nella liturgia della Parola di questa Solennità dei Santi Pietro e Paolo, oggi siano rivolte a te: «In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani...». Tendi le tue mani e noi, tua comunità, ti sorreggeremo; metti le tue mani nelle nostre e noi non le lasceremo cadere. Non sei solo, anche perché non lo sei mai stato. Dio era, è e sarà con te. Il tuo amato Agostino - commentando questa pericope evangelica - scriveva così: "Non mancheranno mai i buoni pastori. Nell'unico pastore ci sono tutti i pastori buoni. In essi che pascolano, è Cristo che pascola. Non fanno risuonare la loro voce, gli amici dello sposo, ma si rallegrano quand'odono la voce dello sposo".
Ancora tanti auguri di buona guarigione e di buon ministero. Ti stiamo aspettando per camminare ancora insieme. Un grande e forte abbraccio.
Andria, 29 Giugno 2020 La tua amata comunità parrocchiale
Solennità dei Santi Pietro e Paolo
e XXX Anniversario di ministero presbiterale