Territorio
Domenica di fuoco per i Federiciani: sedati due incendi
Abitazioni messe in sicurezza; sul posto anche i Vigili del Fuoco
Andria - lunedì 4 giugno 2018
13.07
Una domenica di fuoco quella del 3 giugno per i volontari Federiciani che, nella giornata di ieri, hanno dovuto operare su ben due fronti differenti per sedare le fiamme.
Il primo incendio è stato avvistato alle ore 12.45 in contrada Posta di Mezzo in agro di Andria: un contadino ha dato fuoco ad alcune erbacce in un'area incolta. I volontari sono intervenuti bonificando la zona e poi spegnendo le fiamme, terminando l'intervento alle ore 14.
Appena rientrati in sede, sono giunte alla segreteria dei volontari andriesi nuove segnalazioni di fiamme che interessavano la Contrada La Cacchione e la Contrada dal Monte Ripiano alle spalle della Comunità di Nazareth. La prima località si trova tra Andria e Corato. Sul luogo, per costatare l'entità dell'incendio, Francesco Martiradonna, Nicola Liddo e Riki Santo.
Arrivati sul posto alle 16.15, i Federiciani hanno trovato un incendio che aveva assunto diverse direzioni, avvicinandosi a casolari, abitazioni e aree alberate. Allertata la SOUP, è stato richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco.
Le tre unità dei volontari con il soffiatore e i flabelli sino intervenuti a spegnere le fiamme e mettere in sicurezza le abitazioni. L'estensione dell'area era notevole e l'intervento rischioso in zone dalla vegetazione alta e folta. Giunti sul luogo alle ore 18, i Vigili del Fuoco sono riusciti a spegnere il fuoco dell'intera estensione dove si trovavano gli alberi tagliati e la Pinetina.
Durante le operazioni di spegnimento erano presenti, a dovuta distanza di sicurezza, i cittadini residenti nelle abitazioni interessate, che hanno prontamente dissetato gli operatori. Alle ore 20.30 è stata informata la SOUP della chiusura dell'intervento.
L'estensione interessata dalle fiamme è stata di 100 ettari e sono stati bruciati molti alberi, quali ulivi, alberi da frutto, arbusti della macchia mediterranea, erba pratense ed alcune suppenghe. Visto la pericolosità dell'incendio, l'intervento è stato coordinato dal Prof. Francesco Martiradonna, esperto AIB da oltre cinque lustri.
I volontari sono rientrati in sede alle ore 21.
Il primo incendio è stato avvistato alle ore 12.45 in contrada Posta di Mezzo in agro di Andria: un contadino ha dato fuoco ad alcune erbacce in un'area incolta. I volontari sono intervenuti bonificando la zona e poi spegnendo le fiamme, terminando l'intervento alle ore 14.
Appena rientrati in sede, sono giunte alla segreteria dei volontari andriesi nuove segnalazioni di fiamme che interessavano la Contrada La Cacchione e la Contrada dal Monte Ripiano alle spalle della Comunità di Nazareth. La prima località si trova tra Andria e Corato. Sul luogo, per costatare l'entità dell'incendio, Francesco Martiradonna, Nicola Liddo e Riki Santo.
Arrivati sul posto alle 16.15, i Federiciani hanno trovato un incendio che aveva assunto diverse direzioni, avvicinandosi a casolari, abitazioni e aree alberate. Allertata la SOUP, è stato richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco.
Le tre unità dei volontari con il soffiatore e i flabelli sino intervenuti a spegnere le fiamme e mettere in sicurezza le abitazioni. L'estensione dell'area era notevole e l'intervento rischioso in zone dalla vegetazione alta e folta. Giunti sul luogo alle ore 18, i Vigili del Fuoco sono riusciti a spegnere il fuoco dell'intera estensione dove si trovavano gli alberi tagliati e la Pinetina.
Durante le operazioni di spegnimento erano presenti, a dovuta distanza di sicurezza, i cittadini residenti nelle abitazioni interessate, che hanno prontamente dissetato gli operatori. Alle ore 20.30 è stata informata la SOUP della chiusura dell'intervento.
L'estensione interessata dalle fiamme è stata di 100 ettari e sono stati bruciati molti alberi, quali ulivi, alberi da frutto, arbusti della macchia mediterranea, erba pratense ed alcune suppenghe. Visto la pericolosità dell'incendio, l'intervento è stato coordinato dal Prof. Francesco Martiradonna, esperto AIB da oltre cinque lustri.
I volontari sono rientrati in sede alle ore 21.