Cronaca
Dogs's Hostel: al lavoro custode giudiziario, due associazioni e ASL
Microchip e sterilizzazione con un appello per le adozioni. Dura la replica dei proprietari
Andria - giovedì 21 novembre 2013
10.20
Lungi dall'esser finita la vicenda del canile di Trani, Dogs's Hostel, sequestrato dai Nas di Bari dopo l'ispezione di una settimana fa. L'intervento dei tecnici del Ministero e dei Carabinieri ha portato alla luce una situazione alquanto complessa da sbrogliare con la presenza di 560 animali tra cani, maiali e galline, in condizioni ritenute emergenziali proprio dagli organi preposti al controllo. La struttura ospita i cani dei comuni limitrofi alla Città di Trani tra cui vi è anche la convenzione con il Comune di Andria dopo la vittoria di uno dei tre lotti del bando pubblico di qualche mese fa.
La procura ha nominato, quale custode giudiziario e quindi coordinatore delle attività sul campo di gestione del canile, l'Ing. Laricchia dirigente dell'Ufficio Tecnico del Comune di Trani. Contestualmente a questa nomina, come ci riferisce lo stesso coordinatore, due associazioni onlus sono state invitate, durante la riunione di venerdì scorso, a gestire la custodia dei cani con le somme che ogni comune in convenzione deve corrispondere al canile stesso. Sia la Lega Nazionale per la Difesa del Cane che l'UGDA (Ufficio Garante per i Diritti degli Animali), hanno accettato il compito e, ad oggi, stanno gestendo la cura degli amici a quattro zampe con la supervisione dell'ufficiale giudiziario. E' proprio di ieri un appello delle associazioni per la ricerca di beni di prima necessità (Articolo 20 novembre 2013).
Per l'occasione sono stati mobilitati anche gli uffici preposti della ASL che stanno microchippando tutti i cani e stanno eseguendo le sterilizzazioni: «Come primo atto ho chiesto aiuto ai comuni che continueranno a corrispondere le somme da erogare per la gestione giornaliera dei cani - ci dice l'Ing. Laricchia - noi andremo a conteggiare ad ogni fine del mese le spese realmente sostenute e tutto il residuo o i risparmi saranno ridistribuiti ai comuni stessi». Nessun costo maggiore sarà addebitato agli enti in questione e nessun altro animale potrà esser preso in carico dal canile: «Dobbiamo affrontare la situazione specifica - ha concluso l'Ing. Laricchia - le associazioni si stanno già muovendo anche a livello nazionale per cercare di far adottare i cani ospiti del canile e per svuotare la stessa struttura». L'appello, infatti, resta quello di adottare gli stessi cani presenti affinchè trovino presto una casa. La vicenda, tuttavia, è solo all'inizio della sua lunga trafila.
La procura ha nominato, quale custode giudiziario e quindi coordinatore delle attività sul campo di gestione del canile, l'Ing. Laricchia dirigente dell'Ufficio Tecnico del Comune di Trani. Contestualmente a questa nomina, come ci riferisce lo stesso coordinatore, due associazioni onlus sono state invitate, durante la riunione di venerdì scorso, a gestire la custodia dei cani con le somme che ogni comune in convenzione deve corrispondere al canile stesso. Sia la Lega Nazionale per la Difesa del Cane che l'UGDA (Ufficio Garante per i Diritti degli Animali), hanno accettato il compito e, ad oggi, stanno gestendo la cura degli amici a quattro zampe con la supervisione dell'ufficiale giudiziario. E' proprio di ieri un appello delle associazioni per la ricerca di beni di prima necessità (Articolo 20 novembre 2013).
Per l'occasione sono stati mobilitati anche gli uffici preposti della ASL che stanno microchippando tutti i cani e stanno eseguendo le sterilizzazioni: «Come primo atto ho chiesto aiuto ai comuni che continueranno a corrispondere le somme da erogare per la gestione giornaliera dei cani - ci dice l'Ing. Laricchia - noi andremo a conteggiare ad ogni fine del mese le spese realmente sostenute e tutto il residuo o i risparmi saranno ridistribuiti ai comuni stessi». Nessun costo maggiore sarà addebitato agli enti in questione e nessun altro animale potrà esser preso in carico dal canile: «Dobbiamo affrontare la situazione specifica - ha concluso l'Ing. Laricchia - le associazioni si stanno già muovendo anche a livello nazionale per cercare di far adottare i cani ospiti del canile e per svuotare la stessa struttura». L'appello, infatti, resta quello di adottare gli stessi cani presenti affinchè trovino presto una casa. La vicenda, tuttavia, è solo all'inizio della sua lunga trafila.