Politica
Discarica di Grottelline: dopo la protesta ancora chiarimenti
L'iter legislativo parte nel 1991, nel mezzo tante querelle tra i comuni
BAT - lunedì 23 giugno 2014
9.24
Una storia lunga che parte dal 1991 e si contorce nel tempo tra autorizzazioni, progetti e mancanza di visione strategica. Si tratta della discarica di Grottelline a Spinazzola a poca distanza dal territorio andriese e che tante polemiche sta sollevando in questo ultimo periodo. La città di Spinazzola e le città limitrofe, infatti, sono scese in piazza per ribadire il proprio "no" fermo alla discarica in quell'area già martoriata da scempi ambientali, vedasi l'intervento del Corpo Forestale dello Stato dello scorso 10 giugno quando è stata individuata una vera e propria bomba ecologica in quell'area (Articolo 10 giugno).
Ma la Regione prosegue l'iter intrapreso e per ora è in corso l'iter di valutazione tecnica per l'ipotesi di localizzazione dell'impianto di smaltimento di rifiuti in quella località. La Giunta Provinciale di Bari, infatti, con una delibera del 28 marzo 1991 approvò il progetto di realizzazione di un impianto di 1^ categoria per lo smaltimento rifiuti proprio in località Grottelline a Spinazzola. Il progetto, presentato dallo stesso comune di Spinazzola con istanza del 14 febbraio 1990, aveva scontato anche vari passaggi in conferenza provinciale con la partecipazione delle amministrazioni di Spinazzola, Poggiorsini e Gravina, il tutto racchiuso in un verbale di seduta del 25 febbraio 1991. Il sito di Grottelline, quindi, era già stato individuato in quella data dall'ente comunale come principio di una pianificazione per la gestione dei propri rifiuti urbani. Ma nel frattempo, l'Ato Ba4 decise che un altro luogo, individuato in territorio di Altamura, risultava più comodo sul piano logistico per le esigenze del Bacino. Grottelline non diventò discarica fino a che sopraggiunse l'indisponibilità del sito di Altamura: nel 1995, quindi, Spinazzola individua nuovamente le famose particelle, come sito per il temporaneo ed urgente smaltimento dei propri rifiuti urbani a partire dal dicembre 1995 (l'ordinanza nr. 77/1995 revoca le precedenti che individuavano altra location e individua Grottelline) e, con certezza documentale, fino a metà dell'anno successivo.
Nel mezzo ci sono querelle con altri comuni del territorio che si rifiutano di accogliere i camion di Spinazzola, ordinanze fatte e poi ritirate, accordi di programma tra comuni firmati e poi disattesi che, alla fine costringono il sindaco di allora ad usare nuovamente Grottelline formalmente fino al 12 giugno del 1996. I rifiuti sequestrati in quella discarica lo scorso 10 giugno, provengono da queste scelte poco lungimiranti effettuate nel corso del tempo. Sostanzialmente nessuno vuole i rifiuti, men che meno i rifiuti degli altri, ma fare la "differenziata" è molto complesso, salvo poi ritrovarsi con delle vere e proprie bombe ecologiche come quella già individuata a Grottelline con rifiuti speciali ed inquinanti di ogni tipo. Intanto la Regione continua a pensare a quel luogo come possibile discarica e l'iter prosegue pur tra le proteste dei territori.
Ma la Regione prosegue l'iter intrapreso e per ora è in corso l'iter di valutazione tecnica per l'ipotesi di localizzazione dell'impianto di smaltimento di rifiuti in quella località. La Giunta Provinciale di Bari, infatti, con una delibera del 28 marzo 1991 approvò il progetto di realizzazione di un impianto di 1^ categoria per lo smaltimento rifiuti proprio in località Grottelline a Spinazzola. Il progetto, presentato dallo stesso comune di Spinazzola con istanza del 14 febbraio 1990, aveva scontato anche vari passaggi in conferenza provinciale con la partecipazione delle amministrazioni di Spinazzola, Poggiorsini e Gravina, il tutto racchiuso in un verbale di seduta del 25 febbraio 1991. Il sito di Grottelline, quindi, era già stato individuato in quella data dall'ente comunale come principio di una pianificazione per la gestione dei propri rifiuti urbani. Ma nel frattempo, l'Ato Ba4 decise che un altro luogo, individuato in territorio di Altamura, risultava più comodo sul piano logistico per le esigenze del Bacino. Grottelline non diventò discarica fino a che sopraggiunse l'indisponibilità del sito di Altamura: nel 1995, quindi, Spinazzola individua nuovamente le famose particelle, come sito per il temporaneo ed urgente smaltimento dei propri rifiuti urbani a partire dal dicembre 1995 (l'ordinanza nr. 77/1995 revoca le precedenti che individuavano altra location e individua Grottelline) e, con certezza documentale, fino a metà dell'anno successivo.
Nel mezzo ci sono querelle con altri comuni del territorio che si rifiutano di accogliere i camion di Spinazzola, ordinanze fatte e poi ritirate, accordi di programma tra comuni firmati e poi disattesi che, alla fine costringono il sindaco di allora ad usare nuovamente Grottelline formalmente fino al 12 giugno del 1996. I rifiuti sequestrati in quella discarica lo scorso 10 giugno, provengono da queste scelte poco lungimiranti effettuate nel corso del tempo. Sostanzialmente nessuno vuole i rifiuti, men che meno i rifiuti degli altri, ma fare la "differenziata" è molto complesso, salvo poi ritrovarsi con delle vere e proprie bombe ecologiche come quella già individuata a Grottelline con rifiuti speciali ed inquinanti di ogni tipo. Intanto la Regione continua a pensare a quel luogo come possibile discarica e l'iter prosegue pur tra le proteste dei territori.