Cronaca
Discarica di Andria: lavori effettuati, torna l'autorizzazione per i rifiuti
Ci saranno 6mila metri cubi, circa 6 mesi di conferimento per l'indifferenziato
Andria - giovedì 7 gennaio 2016
10.44
La Discarica di Contrada San Nicola la Guardia di Andria riaprirà a partire dall'11 gennaio prossimo per il conferimento dei rifiuti indifferenziati provenienti dal residuo della Città di Andria. Dopo la chiusura della struttura nel maggio scorso a seguito dei controlli dell'Arpa Puglia e lo stop dell'Ufficio regionale per l'Autorizzazione Integrata con un documento di controllo che, ravvisava troppo ferro in un pozzo di raccolta del percolato, la discarica andriese ha avuto il nulla osta definitivo per la riapertura dopo i lavori effettuati dalla Daneco, ditta che gestisce l'impianto, e dopo aver ricevuto diversi controlli proprio dall'Arpa Puglia, tutti con valori di ferro rientrati nella norma.
Una boccata d'ossigeno per la Città di Andria che potrà contare su circa 6mila metri cubi in più di conferimento pari a circa 6 mesi se nella struttura verranno conferiti solo i rifiuti indifferenziati andriesi. La struttura già praticamente satura nel mese di maggio, ha potuto contare sui lavori di rifacimento delle camice dei pozzi, causa del troppo ferro trovato, oltre alle opere murarie attorno alla struttura con il conseguente abbassamento della cima della discarica per far posto agli altri 6mila metri cubi di capacità. Il ripristino dell'autorizzazione è arrivata con una comunicazione all'OGA e gli ok di Regione ed Arpa.
L'affannosa rincorsa, a partire da maggio, per la ricerca di soluzioni al conferimento della parte residua dei rifiuti, infatti, ha creato non poche difficoltà all'ente comunale andriese e più in generale all'OGA della BAT visto che nella sesta provincia pugliese non vi sono più discariche autorizzate ad accogliere rifiuti. Situazione ancora in stallo e con tante polemiche in atto, per esempio, quella della grande discarica di Trani. Il problema conferimento, tra le altre cose, ha creato non poche difficoltà anche alle casse comunali ed ai cittadini con la necessità da parte dell'ente andriese di appostare circa un milione di euro di risorse in più per i maggiori oneri di conferimento dei rifiuti trasferiti prima in impianti di biostabilizzazione e poi in discariche extra territoriali.
Una boccata d'ossigeno per la Città di Andria che potrà contare su circa 6mila metri cubi in più di conferimento pari a circa 6 mesi se nella struttura verranno conferiti solo i rifiuti indifferenziati andriesi. La struttura già praticamente satura nel mese di maggio, ha potuto contare sui lavori di rifacimento delle camice dei pozzi, causa del troppo ferro trovato, oltre alle opere murarie attorno alla struttura con il conseguente abbassamento della cima della discarica per far posto agli altri 6mila metri cubi di capacità. Il ripristino dell'autorizzazione è arrivata con una comunicazione all'OGA e gli ok di Regione ed Arpa.
L'affannosa rincorsa, a partire da maggio, per la ricerca di soluzioni al conferimento della parte residua dei rifiuti, infatti, ha creato non poche difficoltà all'ente comunale andriese e più in generale all'OGA della BAT visto che nella sesta provincia pugliese non vi sono più discariche autorizzate ad accogliere rifiuti. Situazione ancora in stallo e con tante polemiche in atto, per esempio, quella della grande discarica di Trani. Il problema conferimento, tra le altre cose, ha creato non poche difficoltà anche alle casse comunali ed ai cittadini con la necessità da parte dell'ente andriese di appostare circa un milione di euro di risorse in più per i maggiori oneri di conferimento dei rifiuti trasferiti prima in impianti di biostabilizzazione e poi in discariche extra territoriali.