Politica
Disastro ferroviario, Zullo: «Nessuna trasparenza politica»
Il capogruppo Cor: «Mi sembra che si stia banalizzando sull'intera vicenda»
Andria - mercoledì 7 settembre 2016
11.36
«Non è possibile che, nel 2016, due treni si scontrino per errore umano. Non è accettabile». A dirlo è il capogruppo Cor, Ignazio Zullo. «All'indomani del disastro, come Conservatori e Riformisti avevamo chiesto che il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano venisse in Consiglio a relazionare sull'argomento perché volevamo che si appagasse il desiderio di conoscenza dell'intera nazione. Ecco perché chiedevamo una informativa tecnico-amministrativa che non tenesse in considerazione gli elementi di carattere penale-giudiziario».
«Volevamo - prosegue Zullo - delle risposte ma su aspetti specifici, quelli che più interessano il Paese. Risposte che non sono mai arrivate. Volevamo, ad esempio, sapere quali risorse erano state destinate alla tratta Andria-Corato, perché non sono state spese, perché ci sono stati tutti questi ritardi e soprattutto se ci sono distrazioni di fondi. Insomma volevamo vedere gli atti inerenti quelle somme. L'assessore Giannini, invece, ci ha presentato oggi una relazione di quattro pagine, poche righe, che non entrano nel dettaglio della vicenda. Quindi ci ha raccontato solo chiacchiere e ha perso un'occasione per dimostrare un'attività regionale all'insegna della trasparenza».
«Siamo di fronte - conclude - ad un evento che non doveva accadere, ma oggi mi sembra che in aula l'assessore abbia banalizzando l'intera vicenda. E questo non rende giustizia morale alle vittime del disastro.
Siamo a settembre, e purtroppo non possiamo rimandare l'assessore, ma possiamo confermare che sull'intera tragedia continueremo a chiedere la chiarezza politica che ancora non abbiamo ricevuto».
«Volevamo - prosegue Zullo - delle risposte ma su aspetti specifici, quelli che più interessano il Paese. Risposte che non sono mai arrivate. Volevamo, ad esempio, sapere quali risorse erano state destinate alla tratta Andria-Corato, perché non sono state spese, perché ci sono stati tutti questi ritardi e soprattutto se ci sono distrazioni di fondi. Insomma volevamo vedere gli atti inerenti quelle somme. L'assessore Giannini, invece, ci ha presentato oggi una relazione di quattro pagine, poche righe, che non entrano nel dettaglio della vicenda. Quindi ci ha raccontato solo chiacchiere e ha perso un'occasione per dimostrare un'attività regionale all'insegna della trasparenza».
«Siamo di fronte - conclude - ad un evento che non doveva accadere, ma oggi mi sembra che in aula l'assessore abbia banalizzando l'intera vicenda. E questo non rende giustizia morale alle vittime del disastro.
Siamo a settembre, e purtroppo non possiamo rimandare l'assessore, ma possiamo confermare che sull'intera tragedia continueremo a chiedere la chiarezza politica che ancora non abbiamo ricevuto».