Cronaca
Disastro ferroviario, sanzionata magistrato per la foto con l'avvocato della difesa
Il consiglio superiore della magistratura ha comminato la sanzione di censura
Andria - lunedì 19 marzo 2018
15.46
Il Consiglio superiore della magistratura ha comminato il provvedimento disciplinare della censura nei confronti della dott.ssa Simona Merra, magistrato che si era occupata dell'inchiesta sul disastro ferroviario del 12 luglio 2016, per la foto "scandalo" pubblicata da alcuni giornali che la ritraevano in posa goliardica con uno degli avvocati della difesa, Leonardo De Cesare.
La foto, che ritraeva l'avvocato mentre simulava di baciare il piede della magistrata nel corso di una festa estiva, aveva suscitato enormi polemiche al punto che la dott.ssa Merra lasciò l'inchiesta.
Oggi, come riporta l'agenzia di stampa ANSA, la Sezione disciplinare del Csm ha condannato il sostituto procuratore di Trani Simona Merra alla sanzione della censura per non essersi astenuta dall'inizio nonostante il rapporto di amicizia con il legale «e per avere, con una dichiarazione alla stampa, liquidato come "pettegolezzi e chiacchiericcio da mercato" le riserve espresse dai parenti delle vittime dopo la pubblicazione di quella e altre foto, violando così il dovere di correttezza verso le parti processuali», riferisce l'ANSA.
Come riferisce l'ANSA, la condanna, che ha accolto la richiesta della procura generale della Cassazione, riguarda anche la mancata astensione in altri procedimenti dove il difensore era l'avvocato De Cesare.
La foto, che ritraeva l'avvocato mentre simulava di baciare il piede della magistrata nel corso di una festa estiva, aveva suscitato enormi polemiche al punto che la dott.ssa Merra lasciò l'inchiesta.
Oggi, come riporta l'agenzia di stampa ANSA, la Sezione disciplinare del Csm ha condannato il sostituto procuratore di Trani Simona Merra alla sanzione della censura per non essersi astenuta dall'inizio nonostante il rapporto di amicizia con il legale «e per avere, con una dichiarazione alla stampa, liquidato come "pettegolezzi e chiacchiericcio da mercato" le riserve espresse dai parenti delle vittime dopo la pubblicazione di quella e altre foto, violando così il dovere di correttezza verso le parti processuali», riferisce l'ANSA.
Come riferisce l'ANSA, la condanna, che ha accolto la richiesta della procura generale della Cassazione, riguarda anche la mancata astensione in altri procedimenti dove il difensore era l'avvocato De Cesare.