Cronaca
Dipendenti Comunali, CISL: «Procedure assurde per le performance»
La proposta: subito il 50% delle spettanze arretrate e modifiche al regolamento
Andria - martedì 15 aprile 2014
13.50
Continuano gli interventi e le proposte per le spettanze dovute ai dipendenti pubblici del Comune di Andria, in particolare il personale amministrativo dell'ente che non riceve le spettanze del contratto decentrato da gennaio 2013. Dopo una lunga trattativa, infatti, la firma dell'accordo con l'amministrazione comunale che aveva assicurato il pagamento degli arretrati entro il mese di aprile ma, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata l'impossibilità a completare la procedura di pagamento. Su questo la Funzione Pubblica della CGIL ha già lanciato il suo ultimatum all'ente (Articolo 9 aprile 2014).
Sulla questione, invece, è tornata la CISL che ha concentrato l'attenzione su due differenti aspetti: il primo è il regolamento delle performance, strumento approvato dal Comune di Andria troppo rapidamente per rappresentare un documento facilmente applicabile dai dirigenti, e secondo il possibile pagamento di almeno metà delle spettanze dovute ai dipendenti per poi completare tutte le procedure e differenziare la produttività: «La riforma Brunetta del 2009 - dice Guido Manco della FP CISL - è difficilmente applicabile ai dipendenti pubblici, in particolare al personale amministrativo. Come si fa a valutare con un regolamento di performance il numero di atti prodotti. Vi sono documenti che richiedono poco tempo ed altri che ne richiedono moltissimo e soprattutto vi sono fattori esterni che spesso bloccano l'operatività. In particolare, i dirigenti, hanno avuto estrema difficoltà ad applicare il piano approvato dal Comune di Andria a Dicembre con forse troppa fretta».
I circa 400 dipendenti che attendono il pagamento delle spettanze arretrate, tuttavia, si scontrano con dirigenti e funzionari che ricevono regolarmente l'indennità di posizione: «Non va bene creare figli e figliastri e per questo ci stiamo battendo e stiamo cercando delle soluzioni concrete - ha proseguito Manco - dalla riunione del 10 aprile scorso, infatti, abbiamo lanciato la nostra proposta. La richiesta è che almeno il 50% delle risorse destinate alla produttività venga corrisposto nella busta paga di Aprile 2014 e che nel frattempo si ottemperi alla misurazione e valutazione delle schede, senza alcuna forma di indugio provvedendo al saldo della restante somma nella busta paga del prossimo mese di Maggio». Infatti, la procedura di valutazione della Riforma Brunetta prevede, dopo la compilazione delle schede da parte dei dirigenti, il passaggio all'Organo Indipendente di Valutazione (Articolo AndriaViva 14 novembre 2013) che deve valutare i singoli dirigenti, i vari settori per quello che il PEG aveva tra gli obiettivi, ed infine i dipendenti che devono esser valutati in modo differente l'uno dall'altro.
«E' oggettivamente una procedura assurda - prosegue Guido Manco - ma noi non ci fermiamo. Durante una concertazione ci sta che qualcosa si ottiene ed altro no, ma credo che per ottenere più rapidamente i risultati sia necessario sollecitare l'amministrazione mantenendo relazioni sindacali improntate al rispetto reciproco, anche nella diversità dei ruoli. Le due nostre richieste sono chiare, modificare al più presto il regolamento della performance perchè sul campo ha già creato difficoltà e pagare almeno la metà delle spettanze per poi completare tutte le altre procedure».
Sulla questione, invece, è tornata la CISL che ha concentrato l'attenzione su due differenti aspetti: il primo è il regolamento delle performance, strumento approvato dal Comune di Andria troppo rapidamente per rappresentare un documento facilmente applicabile dai dirigenti, e secondo il possibile pagamento di almeno metà delle spettanze dovute ai dipendenti per poi completare tutte le procedure e differenziare la produttività: «La riforma Brunetta del 2009 - dice Guido Manco della FP CISL - è difficilmente applicabile ai dipendenti pubblici, in particolare al personale amministrativo. Come si fa a valutare con un regolamento di performance il numero di atti prodotti. Vi sono documenti che richiedono poco tempo ed altri che ne richiedono moltissimo e soprattutto vi sono fattori esterni che spesso bloccano l'operatività. In particolare, i dirigenti, hanno avuto estrema difficoltà ad applicare il piano approvato dal Comune di Andria a Dicembre con forse troppa fretta».
I circa 400 dipendenti che attendono il pagamento delle spettanze arretrate, tuttavia, si scontrano con dirigenti e funzionari che ricevono regolarmente l'indennità di posizione: «Non va bene creare figli e figliastri e per questo ci stiamo battendo e stiamo cercando delle soluzioni concrete - ha proseguito Manco - dalla riunione del 10 aprile scorso, infatti, abbiamo lanciato la nostra proposta. La richiesta è che almeno il 50% delle risorse destinate alla produttività venga corrisposto nella busta paga di Aprile 2014 e che nel frattempo si ottemperi alla misurazione e valutazione delle schede, senza alcuna forma di indugio provvedendo al saldo della restante somma nella busta paga del prossimo mese di Maggio». Infatti, la procedura di valutazione della Riforma Brunetta prevede, dopo la compilazione delle schede da parte dei dirigenti, il passaggio all'Organo Indipendente di Valutazione (Articolo AndriaViva 14 novembre 2013) che deve valutare i singoli dirigenti, i vari settori per quello che il PEG aveva tra gli obiettivi, ed infine i dipendenti che devono esser valutati in modo differente l'uno dall'altro.
«E' oggettivamente una procedura assurda - prosegue Guido Manco - ma noi non ci fermiamo. Durante una concertazione ci sta che qualcosa si ottiene ed altro no, ma credo che per ottenere più rapidamente i risultati sia necessario sollecitare l'amministrazione mantenendo relazioni sindacali improntate al rispetto reciproco, anche nella diversità dei ruoli. Le due nostre richieste sono chiare, modificare al più presto il regolamento della performance perchè sul campo ha già creato difficoltà e pagare almeno la metà delle spettanze per poi completare tutte le altre procedure».