Cronaca
Dimensionamento Scolastico: la Regione decide e pone la parola fine
La delibera 20/13 del 13 febbraio prova a chiudere il riordino per il prossimo anno: ma il Comune ci prova ancora stamane. Per Andria resta tutto invariato: undici autonomie scolastiche più il CPIA al «Di Donna». Ma c'è ancora una nuova proposta
Andria - martedì 19 febbraio 2013
11.32
Studenti e famiglie ora sanno perfettamente quale sarà la mappa scolastica del primo e secondo ciclo di studi per l'anno scolastico 2013/2014: o forse no. A pochi giorni dal termine delle iscrizioni, infatti, la Regione prova definitivamente a chiudere la partita istituzionale con gli altri enti intermedi approvando il testo del riordino della rete scolastica per il prossimo anno. Le forti tensioni degli scorsi giorni hanno provocato numerosissime reazioni, sopratutto nella Città di Andria, poichè rispetto a quanto proposto inizialmente dall'ente comunale vi sono state sostanziali modifiche apportate dalla Regione stessa già nella prima bozza di metà gennaio. Dall'ultima riunione in comune nella quale vi è stata l'ampia partecipazione di tutti i componenti del mondo scolastico (http://www.andriaviva.it/magazine/notizie/dimensionamento-scolastico-questa-mattina-il-vertice-ad-andria/), i passaggi fatti sono stati molteplici e tutti in due direzioni opposte: l'ente comunale cerca una modifica della delibera, mentre sindacati, associazioni dei genitori e buona parte dei dirigenti scolastici, punta alla conferma di quanto deciso dalla Regione Puglia.
Ma cosa ha scelto la Regione: in tutto, nel prossimo anno, vi saranno 11 autonomie scolastiche rispetto alle 9 proposte inizialmente con l'aggiunta del Centro per l'Istruzione degli Adulti posizionato nella struttura del «Mons. Di Donna». Quattro gli Istituti Comprensivi confermati dalla Regione Puglia nella Città di Andria «Don Bosco S. - Manzoni», «Mariano - Fermi», «Verdi - Cafaro», «Jannuzzi - Di Donna». Sette le autonomie scolastiche poichè si confermano le quattro già esistenti Circolo Didattico «Cotugno», Scuola Media Statale «Vaccina», CD «Oberdan», CD «Rosmini» mentre si sopprime l'Istituto Comprensivo «Imbriani - Salvemini» e si ripristina l'autonomia del Circolo Didattico «Imbriani» e della Scuola Media Statale «Salvemini». Altra novità è l'aggregazione della Scuola Media Statale «Vittorio Emanuele III» con quella di via Ospedaletto intitolata a «Dante Alighieri».
L'ente comunale, tuttavia, non ci sta e sabato mattina, a seguito di questa nuova delibera, ha convocato una riunione per ieri mattina nuovamente con tutti gli attori in campo. Sul tavolo una nuova proposta da far pervenire sulla scrivania di Alba Sasso, Assessore regionale all'Istruzione dopo i due tentativi già provati in questi giorni. Ma alla riunione hanno partecipato in pochi (istituzioni politiche e tre soli dirigenti scolastici), con l'assenza di tutto il resto del mondo scolastico preceduto dall'invio di note formali nelle quali si conferma la ferma volontà di non far modificare alla regione quanto prescelto: «Il punto di incontro stabilito e concordato, oltre che successivamente varato dalla Regione Puglia - hanno ribadito le organizzazioni sindacali - deve rimanere tale, ma siamo pronti sin da ora, per il prossimo anno (2014/2015 ndr), e senza aspettare eventuali linee di indirizzo, a discutere, in un tavolo di concertazione, più volte ed in più anni richiesto e mai aperto, dell'assetto della intera scuola andriese. Nel rispetto dei ruoli di tutti e della scuola andriese». Questa mattina, nel frattempo, l'ente comunale ha ugualmente portato all'attenzione dell'assessore Sasso una nuova proposta di ordinamento di assetto: resterebbero sempre undici le autonomie scolastiche con la rivoluzione che interessa otto istituti comprensivi e tre circoli didattici autonomi che sarebbero «Rosmini», «Maraldo», «Imbriani». Ma i tempi tecnici sembrano davvero esser oltre il consentito perchè siamo quasi alla fine delle iscrizioni e perchè vi sono le domande di trasferimento docenze ed i codici meccanografici di ogni nuovo istituto. Un bel problema, insomma, che l'Assessore Sasso sembra non voler più riaprire per questa annata.
Ma cosa ha scelto la Regione: in tutto, nel prossimo anno, vi saranno 11 autonomie scolastiche rispetto alle 9 proposte inizialmente con l'aggiunta del Centro per l'Istruzione degli Adulti posizionato nella struttura del «Mons. Di Donna». Quattro gli Istituti Comprensivi confermati dalla Regione Puglia nella Città di Andria «Don Bosco S. - Manzoni», «Mariano - Fermi», «Verdi - Cafaro», «Jannuzzi - Di Donna». Sette le autonomie scolastiche poichè si confermano le quattro già esistenti Circolo Didattico «Cotugno», Scuola Media Statale «Vaccina», CD «Oberdan», CD «Rosmini» mentre si sopprime l'Istituto Comprensivo «Imbriani - Salvemini» e si ripristina l'autonomia del Circolo Didattico «Imbriani» e della Scuola Media Statale «Salvemini». Altra novità è l'aggregazione della Scuola Media Statale «Vittorio Emanuele III» con quella di via Ospedaletto intitolata a «Dante Alighieri».
L'ente comunale, tuttavia, non ci sta e sabato mattina, a seguito di questa nuova delibera, ha convocato una riunione per ieri mattina nuovamente con tutti gli attori in campo. Sul tavolo una nuova proposta da far pervenire sulla scrivania di Alba Sasso, Assessore regionale all'Istruzione dopo i due tentativi già provati in questi giorni. Ma alla riunione hanno partecipato in pochi (istituzioni politiche e tre soli dirigenti scolastici), con l'assenza di tutto il resto del mondo scolastico preceduto dall'invio di note formali nelle quali si conferma la ferma volontà di non far modificare alla regione quanto prescelto: «Il punto di incontro stabilito e concordato, oltre che successivamente varato dalla Regione Puglia - hanno ribadito le organizzazioni sindacali - deve rimanere tale, ma siamo pronti sin da ora, per il prossimo anno (2014/2015 ndr), e senza aspettare eventuali linee di indirizzo, a discutere, in un tavolo di concertazione, più volte ed in più anni richiesto e mai aperto, dell'assetto della intera scuola andriese. Nel rispetto dei ruoli di tutti e della scuola andriese». Questa mattina, nel frattempo, l'ente comunale ha ugualmente portato all'attenzione dell'assessore Sasso una nuova proposta di ordinamento di assetto: resterebbero sempre undici le autonomie scolastiche con la rivoluzione che interessa otto istituti comprensivi e tre circoli didattici autonomi che sarebbero «Rosmini», «Maraldo», «Imbriani». Ma i tempi tecnici sembrano davvero esser oltre il consentito perchè siamo quasi alla fine delle iscrizioni e perchè vi sono le domande di trasferimento docenze ed i codici meccanografici di ogni nuovo istituto. Un bel problema, insomma, che l'Assessore Sasso sembra non voler più riaprire per questa annata.