Politica
Dimensionamento ad Andria, Dell’Olio scrive a Emiliano e Leo: «Totale dissenso»
Dell'Olio «La città aveva già dato, le scelte fatte sui comprensivi Verdi-Cafaro e Cotugno non aiutano nessuno»
Andria - lunedì 27 gennaio 2025
15.15
Totale disapprovazione verso la decisione presa dalla Regione relativamente al piano di dimensionamento scolastico che riguarda il primo ciclo delle scuole di Andria in cui viene stabilito un accorpamento del plesso della scuola dell'infanzia "Carella", ora di pertinenza dell'IC "Verdi – Cafaro" all'IC "Cotugno" del Comune di Andria.
Lo scrive la Segretaria generale della Flc Cgil Bat, l'insegnante Angela Dell'Olio in una lettera indirizzata al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e all'assessore all'istruzione Sebastiano Leo.
Nella missiva si sottolinea che «il Consiglio del Comune di Andria non si è pronunciato in merito alla modifica dell'attuale assetto dei nove istituti comprensivi deciso lo scorso anno e attuato nell'A.S.2024/2025, motivo per cui la delibera regionale emanata il 30 dicembre scorso è risultata una decisione presa arbitrariamente senza tener conto del parere della Giunta comunale di Andria, né degli organi collegiali delle scuole interessate e non certamente della Provincia Bat che nell'incontro tenuto con le parti sindacali in ottobre non aveva affatto menzionato la possibilità di rivedere l'assetto dei comprensivi di Andria, visto che la Provincia ha competenza solo sulle scuole secondarie di secondo grado e non sugli istituti comprensivi. Se ne deduce dunque che mancano dei passaggi essenziali perché questa decisione venga validata e attuata fermo restando che in qualsiasi manovra riguardante il dimensionamento scolastico è opportuno valutare attentamente la fattibilità sulla base di una lungimiranza di effetti», sostiene Dell'Olio.
«Certamente lo scorporo della scuola dell'Infanzia "Carella" non apporterà grandi vantaggi, se non in termini numerici, al nascente IC "Cotugno" di Andria essendo la Carella ubicata a pochi metri dalla scuola primaria Verdi, motivo per cui sicuramente i genitori continuerebbero a iscrivere i propri figli all'IC "Verdi-Cafaro". Alla luce di quanto sopra esposto si invita, pertanto, il presidente regionale Emiliano, e l'assessore all'Istruzione Leo, a rivedere la delibera regionale su citata nel rispetto di criteri di razionalità e territorialità. Si sottolinea la profonda differenza tra il dimensionamento scolastico ottimale previsto dalle norme vigenti, che dovrebbe consistere in una riorganizzazione della rete scolastica rispondente ai bisogni dei territori, e il pesante taglio di autonomie scolastiche operato dalla legge di bilancio al solo fine di ottenere risparmi di spesa programmati», aggiunge la segretaria generale della Flc Cgil Bat.
«Indubbiamente il IX comprensivo "Cotugno" nasce con molte criticità e punti deboli che richiedono altri tipi di interventi strutturali e organizzativi ed è quello che si richiede alla politica locale e regionale. Qualsiasi logica utilizzata in questo riordino scolastico sicuramente non apporta alcun supporto al neo nascente comprensivo "Cotugno" al quale va tutto il nostro appoggio come O.S. e per il quale si richiedono opportuni interventi di riorganizzazione razionale e non certo di accorpamenti illogici e soluzioni deboli che porterebbero di qui a qualche anno a ulteriori "strappi" penalizzanti per l'utenza e i lavoratori. La scuola è fatta di esseri umani, di relazioni continue ed efficaci non di carte da spostare all'occorrenza da uno scaffale ad un altro. Che il dimensionamento scolastico è una mannaia caduta sulla scuola pubblica italiana è sotto gli occhi di tutti e a questo la Flc Cgil ha sempre mostrato una decisa contrarietà ritenendo che il decremento demografico con un maggior impegno di risorse economiche poteva essere un'occasione per migliorare il sistema scolastico italiano, ma che si continui a ridurre a brandelli le varie realtà scolastiche è assolutamente inammissibile!», conclude Dell'Olio.
Lo scrive la Segretaria generale della Flc Cgil Bat, l'insegnante Angela Dell'Olio in una lettera indirizzata al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e all'assessore all'istruzione Sebastiano Leo.
Nella missiva si sottolinea che «il Consiglio del Comune di Andria non si è pronunciato in merito alla modifica dell'attuale assetto dei nove istituti comprensivi deciso lo scorso anno e attuato nell'A.S.2024/2025, motivo per cui la delibera regionale emanata il 30 dicembre scorso è risultata una decisione presa arbitrariamente senza tener conto del parere della Giunta comunale di Andria, né degli organi collegiali delle scuole interessate e non certamente della Provincia Bat che nell'incontro tenuto con le parti sindacali in ottobre non aveva affatto menzionato la possibilità di rivedere l'assetto dei comprensivi di Andria, visto che la Provincia ha competenza solo sulle scuole secondarie di secondo grado e non sugli istituti comprensivi. Se ne deduce dunque che mancano dei passaggi essenziali perché questa decisione venga validata e attuata fermo restando che in qualsiasi manovra riguardante il dimensionamento scolastico è opportuno valutare attentamente la fattibilità sulla base di una lungimiranza di effetti», sostiene Dell'Olio.
«Certamente lo scorporo della scuola dell'Infanzia "Carella" non apporterà grandi vantaggi, se non in termini numerici, al nascente IC "Cotugno" di Andria essendo la Carella ubicata a pochi metri dalla scuola primaria Verdi, motivo per cui sicuramente i genitori continuerebbero a iscrivere i propri figli all'IC "Verdi-Cafaro". Alla luce di quanto sopra esposto si invita, pertanto, il presidente regionale Emiliano, e l'assessore all'Istruzione Leo, a rivedere la delibera regionale su citata nel rispetto di criteri di razionalità e territorialità. Si sottolinea la profonda differenza tra il dimensionamento scolastico ottimale previsto dalle norme vigenti, che dovrebbe consistere in una riorganizzazione della rete scolastica rispondente ai bisogni dei territori, e il pesante taglio di autonomie scolastiche operato dalla legge di bilancio al solo fine di ottenere risparmi di spesa programmati», aggiunge la segretaria generale della Flc Cgil Bat.
«Indubbiamente il IX comprensivo "Cotugno" nasce con molte criticità e punti deboli che richiedono altri tipi di interventi strutturali e organizzativi ed è quello che si richiede alla politica locale e regionale. Qualsiasi logica utilizzata in questo riordino scolastico sicuramente non apporta alcun supporto al neo nascente comprensivo "Cotugno" al quale va tutto il nostro appoggio come O.S. e per il quale si richiedono opportuni interventi di riorganizzazione razionale e non certo di accorpamenti illogici e soluzioni deboli che porterebbero di qui a qualche anno a ulteriori "strappi" penalizzanti per l'utenza e i lavoratori. La scuola è fatta di esseri umani, di relazioni continue ed efficaci non di carte da spostare all'occorrenza da uno scaffale ad un altro. Che il dimensionamento scolastico è una mannaia caduta sulla scuola pubblica italiana è sotto gli occhi di tutti e a questo la Flc Cgil ha sempre mostrato una decisa contrarietà ritenendo che il decremento demografico con un maggior impegno di risorse economiche poteva essere un'occasione per migliorare il sistema scolastico italiano, ma che si continui a ridurre a brandelli le varie realtà scolastiche è assolutamente inammissibile!», conclude Dell'Olio.