
Vita di città
La differente disciplina della sosta agli incroci se parcheggio a pagamento o a libera sosta
L'ex consigliere di centro sinistra, Pasquale Colasuonno solleva un caso di circolazione stradale che farà discutere
Andria - giovedì 7 marzo 2019
21.27
"Il nostro Assessore alla pubblica sicurezza, con il corpo dei Vigili Urbani, nel tentativo di portare disciplina veicolare, mostra tutta la sua dedizione: centinaia, anzi migliaia le multe ai trasgressori del codice della strada".
E' l'ex consigliere di centro sinistra, il dottor Pasquale Colasuonno a sollevare un caso di differente regolamentazione della sosta cittadina, che certamente farà discutere.
"Certo non si può che essere d'accordo. Ci sta bene l'aforisma "Bene , Bravo, Bis".
Solo che negli ultimi tempi la dedizione nell'applicare il regolamento del codice della strada è diventata incredibilmente zelante, quasi parossistica, tanto da contestarmi, due giorni fa, l'infrazione dell'art. 158/1-f, cioè "sostava in prossimità di intersezione".
Area di intersezione: parte della intersezione a raso, nella quale si intersecano due o più correnti di traffico
In altre parole l'auto era parcheggiata a meno di 5 metri dall'incrocio, per questo motivo: multa!
E allora si dirà: dov'è il problema? Il problema sta nel fatto che invece i parcheggi a pagamento, ossia le strisce blu, arrivano eccome "in prossimità d'intersezione", senza fermarsi prima dei famigerati 5 metri dall'incrocio. Si citano a mo d'esempio: via Bari, via Principe Amedeo, via Vespucci via Torino, via Firenze così via.
Sembra quasi che la regola dei 5 metri valga a seconda che ci sia da prendere soldi dai cittadini: quando bisogna fare cassa con le multe vale, invece non vale quando c'è da fare cassa coi parcheggi. Insomma basta fare cassa.
Scrivo queste righe senza polemica, per spirito costruttivo, non vorrei che poi ci si ritrovasse sommersi da centinaia di ricorsi, Chiedo quindi: quale pensiero ha portato a far sì che la regola dei 5 metri a volte valga e a volte no?
In attesa di civile riscontro s'inviano distinti saluti".
A questo punto, attendiamo il necessario chiarimento da parte degli uffici comunali interessati.
E' l'ex consigliere di centro sinistra, il dottor Pasquale Colasuonno a sollevare un caso di differente regolamentazione della sosta cittadina, che certamente farà discutere.
"Certo non si può che essere d'accordo. Ci sta bene l'aforisma "Bene , Bravo, Bis".
Solo che negli ultimi tempi la dedizione nell'applicare il regolamento del codice della strada è diventata incredibilmente zelante, quasi parossistica, tanto da contestarmi, due giorni fa, l'infrazione dell'art. 158/1-f, cioè "sostava in prossimità di intersezione".
Area di intersezione: parte della intersezione a raso, nella quale si intersecano due o più correnti di traffico
In altre parole l'auto era parcheggiata a meno di 5 metri dall'incrocio, per questo motivo: multa!
E allora si dirà: dov'è il problema? Il problema sta nel fatto che invece i parcheggi a pagamento, ossia le strisce blu, arrivano eccome "in prossimità d'intersezione", senza fermarsi prima dei famigerati 5 metri dall'incrocio. Si citano a mo d'esempio: via Bari, via Principe Amedeo, via Vespucci via Torino, via Firenze così via.
Sembra quasi che la regola dei 5 metri valga a seconda che ci sia da prendere soldi dai cittadini: quando bisogna fare cassa con le multe vale, invece non vale quando c'è da fare cassa coi parcheggi. Insomma basta fare cassa.
Scrivo queste righe senza polemica, per spirito costruttivo, non vorrei che poi ci si ritrovasse sommersi da centinaia di ricorsi, Chiedo quindi: quale pensiero ha portato a far sì che la regola dei 5 metri a volte valga e a volte no?
In attesa di civile riscontro s'inviano distinti saluti".
A questo punto, attendiamo il necessario chiarimento da parte degli uffici comunali interessati.