Cronaca
Diecimila prodotti di cosmetica sequestrati ad Andria
Operazione della Guardia di Finanza in un capannone di periferia: due persone denunciate. Prezzi stracciati per i profumi di note griffe: le indagini proseguono per appurare se si tratta di falsi o furti
Andria - venerdì 14 dicembre 2012
14.15
Un semplice controllo di routine ad un'autovettura nella Città di Monopoli, ha avviato le indagini della Guardia di Finanza per scoprire nella Città di Andria un capannone pieno di 10 mila prodotti per la cosmetica di note griffe, tutti venduti a prezzi bassissimi.
L'ispezione dell'autovettura di una parrucchiera del comune barese, infatti, ha permesso di rinvenire decine di confezioni di profumi delle migliori marche in commercio. La signora non è riuscita a dimostrare la provenienza del materiale e così sono scattate le indagini sino a giungere ad un capannone nella periferia della Città di Andria. La successiva perquisizione ha permesso di sequestrare oltre 10 mila prodotti di marche quali Armani, Channel, D&G, Cavalli, Ferrari e Burberry, di illecita provenienza ancora da appurare. Infatti, le Fiamme Gialle stanno accertando se si tratta di prodotti falsi o di prodotti rubati. Ad insospettire gli inquirenti i prezzi stracciati con i quali erano venduti i prodotti stessi.
Due le denunce all'autorità giudiziaria: la parrucchiera ed il titolare del capannone. Identificati anche alcuni clienti provenienti dall'interland barese intenti ad acquistare i profumi.
L'ispezione dell'autovettura di una parrucchiera del comune barese, infatti, ha permesso di rinvenire decine di confezioni di profumi delle migliori marche in commercio. La signora non è riuscita a dimostrare la provenienza del materiale e così sono scattate le indagini sino a giungere ad un capannone nella periferia della Città di Andria. La successiva perquisizione ha permesso di sequestrare oltre 10 mila prodotti di marche quali Armani, Channel, D&G, Cavalli, Ferrari e Burberry, di illecita provenienza ancora da appurare. Infatti, le Fiamme Gialle stanno accertando se si tratta di prodotti falsi o di prodotti rubati. Ad insospettire gli inquirenti i prezzi stracciati con i quali erano venduti i prodotti stessi.
Due le denunce all'autorità giudiziaria: la parrucchiera ed il titolare del capannone. Identificati anche alcuni clienti provenienti dall'interland barese intenti ad acquistare i profumi.