Cronaca
Dieci arresti tra Cerignola ed Andria: sgominata banda criminosa
Oltre 100 gli uomini della Polizia impegnati nell'operazione di questa mattina. Tre uomini andriesi coinvolti in un'organizzazione dedita a diverse attività di furto e rapina
Andria - lunedì 19 novembre 2012
12.03
Un efferato sodalizio criminoso che ha seminato terrore tra autotrasportatori e commercianti in transito nelle statali e provinciali del nostro territorio. Alle prime ore dell'alba di oggi, oltre 100 agenti delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Puglia ed unità cinofile della Polizia di Stato di Bari, hanno tratto in arresto nove persone e restano attivamente alla ricerca di una decima irreperibile, con l'accusa a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla consumazione di una serie indeterminata di delitti contro il patrimonio, rapine ai danni di commercianti ed autotrasportatori con sequestro di persona, furti all'interno di abitazioni ed esercizi commerciali.
Le indagini, avviate già nell'estate dello scorso anno, e coordinate dal Procuratore della Repubblica di Trani con il Sostituto Procuratore Fabio Buquicchio, sono state condotte dalla squadra di polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale per la Puglia, diretto dal Dott. Paolo Fassari, attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali nonché con un approfondito servizio di osservazione e pedinamento operati sul territorio provinciale. Alla fine i nove arrestati sono: Emilio Vurchio cerignolano di 41 anni, Felice Todisco cerignolano di 54 anni, Michele Genchi barese di 44 anni, Massimo Mariani di Capurso di 23 anni, Giuseppe Gataleta coratino di 33 anni, Elena Dragusin rumena di 27 anni unica donna ed agli arresti domiciliari. Completano l'elenco i tre arrestati andriesi: Giuseppe Beneloucif di 43 anni, Vincenzo Scamarcio di 53 anni e Giovanni Di Vincenzo di 30 anni.
Per loro una serie di reati commessi a partire dal mese di settembre dello scorso anno tra cui una rapina commessa ad un autoarticolato di 300 quintali di rame sulla SS 16 nei pressi di Cerignola; successivamente una rapina ad un rappresentante di preziosi con 2,100 chili di oro sottratti per un valore di 74.000 euro nello stesso punto dell'autoarticolato. Ancora due furti, il primo in un'abitazione di Barletta con l'asportazione di infissi ed elettrodomestici, ed il secondo in un supermercato di Corato con un bottino di 610 euro.
Di particolare rilevanza, come illustrato nella conferenza stampa in Procura a Trani di questa mattina, l'indiscussa caratura delinquenziale dei destinatari della misura e la loro precisa e puntuale organizzazione corroborata da linguaggio criptato e codificato («toc-toc» sono i telefoni cellulari, «chiacchiarosa» le ricetrasmittenti, fare il biglietto equivale a «localizzazione tramite numero di targa del veicolo da pedinare sulla quale viaggia la vittima»), disponibilità ed impiego di autovetture di grossa cilindrata provento di reato (Audi), di schede telefoniche d'illecita provenienza usa e getta utilizzate per ogni singolo evento delittuoso, di inibitori di segnali gps ed all'uso spregiudicato di armi vere. Quanto sopra conferma a pieno il forte valore deterrente dell'operazione e le positive refluenze sulla percezione della sicurezza. II coinvolgimento di appartenenti sia all'area cerignolana che a quella andriese esalta la connotazione trasversale dell'associazione e, conseguentemente, il radicato controllo dell' area geografica.
Le indagini, avviate già nell'estate dello scorso anno, e coordinate dal Procuratore della Repubblica di Trani con il Sostituto Procuratore Fabio Buquicchio, sono state condotte dalla squadra di polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale per la Puglia, diretto dal Dott. Paolo Fassari, attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali nonché con un approfondito servizio di osservazione e pedinamento operati sul territorio provinciale. Alla fine i nove arrestati sono: Emilio Vurchio cerignolano di 41 anni, Felice Todisco cerignolano di 54 anni, Michele Genchi barese di 44 anni, Massimo Mariani di Capurso di 23 anni, Giuseppe Gataleta coratino di 33 anni, Elena Dragusin rumena di 27 anni unica donna ed agli arresti domiciliari. Completano l'elenco i tre arrestati andriesi: Giuseppe Beneloucif di 43 anni, Vincenzo Scamarcio di 53 anni e Giovanni Di Vincenzo di 30 anni.
Per loro una serie di reati commessi a partire dal mese di settembre dello scorso anno tra cui una rapina commessa ad un autoarticolato di 300 quintali di rame sulla SS 16 nei pressi di Cerignola; successivamente una rapina ad un rappresentante di preziosi con 2,100 chili di oro sottratti per un valore di 74.000 euro nello stesso punto dell'autoarticolato. Ancora due furti, il primo in un'abitazione di Barletta con l'asportazione di infissi ed elettrodomestici, ed il secondo in un supermercato di Corato con un bottino di 610 euro.
Di particolare rilevanza, come illustrato nella conferenza stampa in Procura a Trani di questa mattina, l'indiscussa caratura delinquenziale dei destinatari della misura e la loro precisa e puntuale organizzazione corroborata da linguaggio criptato e codificato («toc-toc» sono i telefoni cellulari, «chiacchiarosa» le ricetrasmittenti, fare il biglietto equivale a «localizzazione tramite numero di targa del veicolo da pedinare sulla quale viaggia la vittima»), disponibilità ed impiego di autovetture di grossa cilindrata provento di reato (Audi), di schede telefoniche d'illecita provenienza usa e getta utilizzate per ogni singolo evento delittuoso, di inibitori di segnali gps ed all'uso spregiudicato di armi vere. Quanto sopra conferma a pieno il forte valore deterrente dell'operazione e le positive refluenze sulla percezione della sicurezza. II coinvolgimento di appartenenti sia all'area cerignolana che a quella andriese esalta la connotazione trasversale dell'associazione e, conseguentemente, il radicato controllo dell' area geografica.